Signori si nasce!

Francesco Paolantoni: "So' cresciuto a pane e Totò"


Francesco Paolantoni attore italiano intervistato in esclusiva telefonica da Gianfranco Ponte
foto ildispariquotidiano.it 1) Quando nasce l'attore Francesco Paolantoni?Uno dei motivi che mi ha spinto a fare questo mestiere e' stato proprio quello di crescere con i film di Totò ed il teatro di Eduardo. Mi hanno fatto venire la voglia di fare questo mestiere. So' cresciuto a pane e Totò. Faccio una versione de 'A livella che vuole essere un omaggio al principe la faccio sin da giovanissimo. Ho avuto il privilegio di portare in scena "Miseria e nobiltà" dove ho fatto il personaggio di Totò ed è stato veramente gratificante e fantastico. 
2) Totò e Francesco Paolantoni cosa vi accomuna?Sicuramente la napoletanità ed il gusto un po' surreale del comico, i tempi della comicità.
foto mondi.it3) Il movimento del corpo era fondamentale per Totò. Lei altrettanto usa molto il linguaggio del corpo. Cosa mi dice a tal proposito?Si il linguaggio del corpo è veramente fondametale. La comicità sono sicuro che la comicità sia anche gestualità. Totò era un inventore pazzesco di battute formidabili ma era anche uno che faceva ridere a prescindere, come diceva lui. Il comico a mio parere deve essere capace di far ridere senza dove necesariamente dover recitare un pezzo di battute comiche. Con uno sguardo, il modo di dire una battuta, si puo' ridere di un silenzio di un movimeto impercettibile e Totò era maestro, geniale. Ed uno come me che ha assorbito tanto ne fa un modo di essere.4) Dove e come le venne l'idea appunto di parodiare 'A livella?Era una cosa che mi veniva spontanea. Come tutti i miei personaggi. Sono venuti spontanei non costruiti a tavolino come appunto 'A livella. Mi veniva di scomporre questa poesia, di ripetere alcune cose. Adesso mi sono fatto fatto passare lo sfizio di un corto della 'A livella vera. Dove faccio tutti e tre i personaggi. Dal narratore, al netturbino al marchese e alla fine in coda ho messo un pezzettino della mia 'A livella. E' stata un operazione straordinaria.5) Preferisce i ruoli drammatici o comici? E perchè?Io nasco come attore a teatro di ruoli drammatici. Ma ho avuto sempre l'attitudine al comico. Ha preso il sopravvento. Adoro anche i ruoli drammatici. Amo fare l'attore mi diverte molto.
foto identitainsorgenti.com6) Ripete battute del principe nel quotidiano?Mi capita, ma sopratutto mi capita di avere degli atteggiamenti senza accorgemene.7) Un film di Totò che vede spesso?Io Totò lo ho amato molto con Peppino. "Totò Peppino e la malafemmena" è straordinario. Ma tutti, perchè ogni qualvolta che rivedi un film di Totò rivedi sempre qualcosa di nuovo.8) Cosa le piace di Totò e cosa del principe?L'eleganza dell'uomo era straordinaria grande fascino e carisma, stile e generosità. Della maschera siamo ai livelli di Chaplin. Totò piu' invecchiava e piu' era grande straordinario nel minimale, nel muoversi impercittibilmente. 
9) Cosa rappresenta per lei Totò?Rappresenta il comico. Se non ci fosse stato Totò al di là di Eduardo, che è il teatro, la comicità e' Totò.10) A quali dei suoi personaggi e' piu' legato?Ognuno mi appartiene. Robertino è la mia infanzia. Ci sono personaggi femminili che interpreto che rappresentano la mia parte femminile.Gianfranco Ponte