Diario di bordo

Nefer...


Sacerdotesse, regine, imprenditrici, colte e in carriera. Ritratto della donna egizia in duecento reperti nel segno del culto per la bellezza. Tra gioia di vivere e sguardi malinconici verso l’aldilà...La mostra Nefer. La donna nell’Antico Egitto, che ha appena aperto i battenti a Milano. Si viaggia indietro nei secoli, fino all’epoca remota dei Faraoni, ma quella che si incontra osservando i gioielli, i sarcofagi, le parrucche, le statue esposte è una donna a tutti gli effetti “moderna”, capace di organizzarsi per tener casa e accudire i figli ma anche per far “carriera”, conscia del potere della sua bellezza. Questo ritratto rassicurante si riferisce soprattutto alle élite del tempo, alle sacerdotesse e alle regine, alle mogli degli scribi e alle compagne dei funzionari di corte. Ma se le first ladies godevano di un trattamento speciale, anche le donne delle classi meno abbienti potevano far valere diritti che le rendevano privilegiate rispetto alle loro cugine dell’antichità. La legge egizia poneva la donna sullo stesso piano dell’uomo, quindi poteva esercitare il possesso di beni e disporne a piacimento: ecco allora imprenditrici ante litteram porsi alla testa di aziende commerciali, comprare e vendere prodotti e spedire per il Mediterraneo agenti per aumentare il giro d’affari. Del resto, le egiziane sapevano leggere, scrivere e far di conto, studiavano quanto i maschi e a volte riuscivano a soffiar loro il posto nella casta degli scribi o dei sacerdoti.A Palazzo Reale a Milano fino all'8 Aprile - Ingresso 8 EuroDa: Exibart