Diario di bordo

Concordo pienamente... lavorare in Italia (dal più estremo nord al più torrido sud) è frustrante soprattutto in ambito artistico, ma non solo. Pensa ai medici, ai ricercatori, tutti che scappano all'estero per trovare qualcuno che gli renda onore del proprio pensiero. In Italia invece devi essere "figlio d'arte" in tutti i campi, dal notaio all'insegnante di scuola guida, è un circolo vizioso e non arginato di interessi, totalmente a scopo di lucro, la bravura o il talento centrano ben poco. Ma perchè in Svezia i vigili urbani nella pausa pranzo si leggono un romanzo d'autore e da noi la Gazzetta dello sport (bello sport oltretutto... meritevole, complimenti...), perchè nel nord Europa TUTTI conoscono MINIMO 2 lingue e noi a malapena sbiascichiamo l'Italiano, perchè in Giappone si laureano tutti mentre in Italia solo un nostro connazionale su 5 legge libri? Perchè? L'Arte non può che soffrire ed agonizzare in un contesto così melmoso e abusivo. Proprio l'arte invece necessiterebbe sempre di respirare a pieni polmoni. Grazie del passaggio, ti auguro una buona settimana..