Pensieri sparsi

L'immeritato dono


 Davanti a una salmami sono visto esalare l’ultimo respiro:sarò pronto o mi soffocherà l’angosciaper l’alito che manca,tutto sarà buio, e poi…. non sentire degli uccelli il canto mattutinonon ammirare le pennellate dei tramonti le albe e il digradar delle notturne ombre …e il chiudere il portoneper un’inderogabile scadenzasenza aver messo un po’ d’ordinedentro quella casa che mi accogliee sovente non so neppure di abitare …lo sguardo mio passa radentesu un prato,da poco di pioggia inebriato:mi chino e ammiro gocce in bilicotrafitte da un raggio spiovente: …come una goccia sono cominciatostilla dopo stilla in un componimentoche mi fa esser quel che sonoma non credo d’averlo mai capito padrone di tale immeritato donomi son sempre visto come eterno