Pensieri sparsi

Oltre l'ineludibile parete


    … e la carne racchiude parole senza forma e colore cicaleccio indistinto  strepiti urla singhiozzi  che faticano a trovare l’uscita.   Scusate l’ignoranza la penuria di parole per definire l’essere creatura: è organo che sente oltre i conosciuti cinque sensi: è ventre e più non so che sia questo corpo abitato da ciascuno che s’espande oltre: questo grumo del sentire vuole toccare l’orizzonte che si fa più in là ad ogni colpo d’ala che il cuore compie.   Il  corpo coi suoi sensi trascina dentro il ventre bene e male in varie sfumature cerca una coerente narrazione per dare senso al ritorno d’eco dopo aver toccato con lo sguardo un fratello lungo il marciapiede: specchio di rimando di quel che sei e non lo puoi scordare e divelle recinzioni a scudo   narrazione che si espande in perenne equilibrio gravitazionale.