SILENZIO DELLA NOTTE

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Quel giorno ho tirato un sospiro di sollievo credendo che l’allontanamento da te avrebbe favorito il ritrovamento di me stessa, del mio essere e della mia anima. E quel giorno sembrava davvero tutto possibile. Ma quando il giorno dopo sono uscita per una passeggiata ho visto la panchina su cui ci siamo baciati, ho udito la canzone che abbiamo ballato, ho sentito il profumo del tuo bagnoschiuma.Ho sentito improvvisamente scomparire tutta quella rabbia e quell’odio che credevo di nutrire, che allontanava da me la voglia di richiamarti. Sei il mio chiodo fisso, la mia silenziosa persecuzione, il virus venereo che ha avvelenato il mio corpo impossessandosi dei miei sentimenti e dei miei pensieri. Sei tu che 24 h su 24 ritorni come ossessione dentro di me risplendendo nelle cose che faccio, che sento, che dico; sei la mia costante incapacità di inspirare profondamente fino in fondo. Quando raggiungo il limite, mi ritraggo perché senza di te mi manca il respiro o forse mi manca la vera voglia di respirare. E’ pesante ogni giorno riaprire gli occhi nel letto, guardare il soffitto e ripercorrere su quel pezzo di muro confusi scorci di noi e della nostra storia. Sembra impossibile addormentarsi ogni notte senza rivolgere un ultimo pensiero al nostro dolce fare l’amore. Non trovo pace anche quando sembra che ci sia, non trovo la felicità anche quando sembra di averla incontrata perché la mia vita aveva senso quando tu eri con me. Non sei il semplice ricordo, ma la ragione della mia esistenza e hai portato via con te la possibilità per il mio cuore di tornare a battere per qualcun’altro. Non posso sperare di riaverti se tu eri la mia dannazione, la mia malata perversione, il mio oblio; voglio ritrovare la mia identità, la mia libertà, la mia voglia di vivere una vita tutta mia senza di te.(web)