silenzi assordanti

un convegno (parolone)


non è passato molto tempo da quando   ho sentito gelo in fondo al mio cuorenon passa tempo che io non possa far a meno di ascoltare il dolore che echeggia dentro mevorrei dimenticare o essere capace di far finta che è stato tutto un brutto sognosono stato ieri a un convegno sul carcere…ma in fondo sapevo che ci sarebbe stato chi avrebbe lucrato sul dolore altrui... ho incontrato gente che conoscevo direttrici, educatori, renato curcio come relatore...il titolo: “le narrazioni sostitutive”in effetti hanno sostituito le parole chiave con terminologie che non mi appartengonosolitudine, abbandono, abuso, sopruso, privazione, esclusione: tutte le parole che chi come me ha vissuto il carcere per la stragrande maggioranza della propria vita sa che andavano nominate…e invece il vuoto, non le hanno pronunciate.mentre parlavano, in testa mi echeggiavano le urla strazianti di uomini che devono essersi esclusi dalla propria esistenza...nessun codice penale determina tutto questo annientamento…annullamentolo so signori miei che quello che scrivo può apparire come difesa, come giustificazione per le mie colpe ma torno a ripetere che io non ho alcun bisogno di fare uso strumentale della mia storia... mi vergogno tremendamente di essere il risultato di quello che gli altri chiamano pena... faccio fatica a stare fuori…a riconoscermi come persona che fa parte di una società che ha ben pensato a questo punto di sbattermi fuori…lo so è un’eresia ma so anche che è eresia parlare di civiltà...non mi avete educato mi avete diseducato…non capisco chi siano i buoni chi i cattivi con il criterio di valutazione che hanno usato con metutto rimane fine a se stesso come il tempo che ho impiegato a ragionare su quello che dico e non cadere nel tornello del giudizionon giudicare se non vuoi essere giudicatonon condannare se non vuoi essere condannatol’ho sentito o meglio letto da qualche parte, se non erro lo ha detto un tizio chiamato gesù...ma a questo punto sono riusciti a screditare anche lui …che grande uomo…e l’uomo prega invoca predica bombarda in nome di qualcuno e poi con libero arbitrio decide a seconda dei casi se è giusto o sbagliato.