rumore

FASCISTA.


Riflessioni . . .             
Pensieri che nascono spontanei, già ripetuti ormai troppe volte negli anni, ma nauseato dall'abuso che in questi ultimi giorni sento fare della parola FASCISTA nei vari blog, sui giornali, in televisione, e non ultimo in messaggi ricevuti in privato da grand'uomini forti di nascondersi dietro un monitor utilizzo questo spazio non tanto per rispondere a miserevoli individuii ma come piccolo sfogo personale. Ricordo che i Fascisti ed il Fascismo è un periodo storico della nostra Italia ben definito nel tempo ed è finito nel 1945. I valori di questo movimento rivoluzionario non moriranno mai fin'anche un Italiano vivrà orgoglioso di esserlo.A chi si "scandalizza" di vedere una croce celtica, la fiamma tricolore, a chi crede di avere il diritto di togliermi la parola arrampicandosi su specchi costituzionali che non conosce... Almirante Camera dei deputati Seduta del 6 giugno 1952."Quanto a noi, ringraziamo Iddio di averci messo al centro di una battaglia di questo genere della quale siamo fieri, che abbiamo condotto, nella povertà delle nostre forze, aspramente e duramente fino in fondo; e vi diciamo che riconfermiamo, in questa occasione, l'impegno di continuare a combattere, impegno che abbiamo preso con i nostri elettori. Soprattutto vi diciamo che, qualunque cosa accada, dalle nostre bocche nessuno sentirà mai ripetere il detto veramente nefando: «Perisca la patria, purché crolli un regime». Anche se voi instaurate e tenete in piedi questo regime che per noi è di eccezione; anche se fate questa politica che per noi è di fazione, la patria rimane sempre più grande di voi e di noi. Continueremo a servirla e quando essa ci chiamerà, da chiunque sia rappresentata, ci troverà ai suoi ordini. Questa è la più alta risposta che vi si possa dare; ed è per questo che mi sento di poter concludere questa penosa, dura, faticosa e talvolta ossessionante e umiliante discussione col nostro e, spero, vostro grido:                                                         «Viva l'Italia!»  A quanti presunti "comunisti" presunti "antifascisti" si strappano le vesti vedendo??? il ritorno di orde di camicie nere, a quanti vogliono venire a bastonarmi,salvo poi non volere l'indirizzo, a quanti fomentano l'odio e il disprezzo verso l'altrui pensiero, a quanti non conoscono....Almirante Camera dei deputati seduta del 23 maggio 1973Voi ci accusate di istigazione alla violenza? La destra nazionale ha in questi anni, la mia persona ha in questi anni trascorso momenti durissimi, che non auguro ai peggiori dei nostri nemici.Non ero altrove, ero a Genova, su un palco da comizio, quando ilnostro giovane militante Ugo Venturini è stato assassinato accanto a me perché mi difendeva da coloro che volevano colpirmi. Ero a Livorno con Giuseppe Niccolai quando insieme fummo aggrediti da una turba di avversari politici che stavano per far rimettere la pelle ad entrambi, nell'assenza, durata parecchi minuti, della forza pubblica. Ero a Parma nel 1970, durante la campagna elettorale regionale, quan­do aprirono persino i tombini del gas per cercare di far saltare il palco e, con esso, la mia modesta persona.Ero a Salerno quando hanno assassinato il giovane diciannovenne Carlo Falvella e ho recitato per lui l'elogio funebre durante le esequie.Ero a Roma nei giorni del rogo di Primavalle, ed ho già avuto modo di esternare in quest' aula il mio sentimento. In nessuna di queste occasioni la destra nazionale ha ritenuto, responsabilmente, di accettare che fosse parlato il linguaggio dell'odio, della vendetta, del risentimento.Abbiamo serrato le labbra per non dire parole che suonassero come una minaccia di rappresaglia, e sarebbe stato umano profferirle, avrebbe potuto anzi sembrare inumano non pronunciarle di fronte ai genitori, ai parenti, ai figli delle vittime; eppure abbiamo taciuto.Ci siamo anzi inchinati di fronte alle vittime appartenenti alle altre parti politiche che purtroppo la violenza ha falciato senza alcune discriminazione, e siamo sempre pronti a rifarlo, proprio perché siamo la destra nazionale; perché al di là dei programmi politici, al di là dei programmi sociali ed economici, c'è fra noi questa volontà di coesione per gli italiani e tra gli italiani.Questo è il significato della destra nazionale, questo è il discorsoche abbiamo portato avanti. Ed è proprio grazie a questo discorso che abbiamo raccolto 3 milioni di voti; è proprio per aver portato avanti questo discorso che vi abbiamo fatto paura; contro questo tipo di discorso avete sollevato nel corso della campagna elettorale del 1972 i fantasmi della guerra civile, dicendo agli italiani di fare attenzione perché la destra nazionale avrebbe portato avanti la guerra civile.Questo stesso tipo di discorso provocatorio state facendo contro di noi in questo momento; ma come vi siete sbagliatiallora credendo di provocarci all'intolleranza, così vi sbagliate adesso anche nei miei personali confronti se credete di provocarmi all'intolleranza. Il programma morale della destra nazionale esce più saldo che mai da questa prova e le componenti della destra nazionale si riconoscono in noi più salde dopo questa prova. Quant'acqua è passata...non è il momento per tutti...    di imparare e andare avanti?