rumore

..................................................la Rete


                                          
                                                           IO NOOggi è stato proclamato uno "sciopero dei blog" per protestare contro l'ennesima legge ridicola che secondo alcuni pareri autorevoli e non -il mio-   rischia di imbavagliare Internet in Italia.Iniziativa lodevole e interessante, ma non parteciperò. Per una ragione molto semplice: perché il silenzio e l'adunata in piazza sono la negazione della cultura della Rete.La Rete non è mai riuscita a contrastare efficacemente gli attacchi alla libertà andando in piazza e strillando. Perché i politici di ogni schieramento che non capiscono nulla di Internet non fanno fatica a ignorare il baccano in piazza che dura un giorno. Si fa una bella giornata di fraterna lotta al sistema, ci si sente eroi per un giorno... e il giorno dopo ci si rende conto che non s'è concluso nulla, perché si è rimasti alla mercé degli stessi politici inetti di prima.No, non è con gli scioperi che si sensibilizzeranno i politici che hanno in mano il pallino delle leggi. Non si può sensibilizzare chi è ottusamente insensibile e manco sa cosa sia ciò su cui vorreste sensibilizzarlo.La rete è come un organismo vivente ed anche tu ne fai parte.Un organismo che quando subisce una minaccia non la affronta frontalmente ma la aggira modificando le sue cellule, adattando i suoi sistemi di difesa al nuovo nemico.Impariamo le tecniche di anonimizzazione e di occultamento. Impariamo la crittografia, lo scambio di file non tracciabile, l'hacking dei dispositivi che ci circondano, il blogging anonimo, l'hosting sicuro. Impariamo a difenderci dai soprusi e a far valere il nostro diritto di esprimerci civilmente, usando le tecniche che il nostro ottuso antagonista non ha speranza di capire. Portiamo la contesa su un terreno che ci è familiare, invece di camminare allegramente sul campo minato dell'avversario.Il contrasto alla stupidità non si fa adottando le regole degli stupidi. Si fa diventando più intelligenti, più svelti, più preparati. Si fa sfruttando le debolezze dell'avversario.                                 Si fa diffondendo e condividendo la conoscenza.