Alla rabbia dei puri

Acqua e Sale...


Si, lo faccio a volte di "scomparire", come se la mia stessa essenza si rintanassealtrove a cercare equilibri perduti; e così vago al buio dei miei stessi passi,con gli occhi chiusi come a dire: "Non voglio vedere altro, per favore, null'altro".Sale che brucia sulle ferite, sale che cura, che disinfetta sotto ai cerotti emotivi.Rendo invisibile anche me stessa, ologramma, fantasma, illusione.Non vorrei mai piangere ma piango; non vorrei rinchiudere tutto nel solito scrigno ma rinchiudo; non vorrei più indulgere nel non reale e invece indulgo.Mi rendo conto di tutto ciò che ho attorno e, aimè, non è poi molto; ma un' anima antica abbisogna di poesia e magia e mi accorgo di "pretenderla" allontanando chi non è come me. E vorrei vicino proprio chi non è come me.Lo spazio diventa innegabilmente vischioso e scivolo; il viso di mio padre, alternativa ad una solitudine che pregna persino i sensi remoti, quelli usati nel pericolo, quei sensi che fanno di te una speciale, una che manca se non c'è.Intanto il tempo passa e dal buio fuoriesco.L'acqua della doccia mi ripota indietro.L'acqua mi riporta sempre indietro, ovunque io sia andata.