Alla rabbia dei puri

Human...


Settimana scorsa ho visto uno splendido film/documentario intitolato Human del regista Yann Arthus-Bertrand, noto ambientalista, fotografo e persona assai accorta.Attraverso innumerevoli interviste a persone delle razze più svariate, in paesi lontani, poveri, minacciati dalle guerre, dalla fame, dalle carestie, dalla violenza, egli sintetizza le condizioni di questo pianeta e dell'essere umano.E' un film che fa riflettere, che tocca corde stonate, che fa piangere e commuove, che fa rizzare i peli e contorce le budella; è un documento prezioso sull'essere umano e sulla sua capacità di adattamento, ma soprattutto non è un film "facile" e non è per tutti.Ci pone di fronte alla cruda realtà e alle diversità della nostra condizione umana.Monologhi struggenti e di rara sincerità, assieme ad immagini aeree di una tale bellezza da togliere il fiato e una voce in sottofondo che si domanda: "Che persona voglio essere?"Dinanzi alla domanda su che senso abbia la vita uno degli intervistati inizialmente si ritrae e poi trova una sintesi perfetta: "Far sì che, il messaggio che ognuno di noi bambino porta in sé, arrivi all’adulto che diverrà, senza disperdersi".E come lo stesso regista dice: " Sono un uomo fra sette miliardi di altri uomini. Negli ultimi anni ho fotografato il nostro pianeta e la diversità umana e, ho l'impressione, che l'umanità non stia facendo alcun progresso. Perchè? Non ho cercato una risposta nelle statistiche o nelle analisi, ma nell'uomo stesso. Nei visi, negli sguardi e nelle parole, trovo un potente mezzo per arrivare alle profondità dell'animo umano. Ad ogni incontro ci si avvicina di un passo. Ogni storia è unica. Nell'esplorare le esperienze dell'Altro ero in cerca di comprensione." Davvero bellissimo...