Alla rabbia dei puri

Lunedi cazzutissimo...


...in cui è festa qui a Trento, San Vigilio patrono della città e, io rimasta a casa come tutti i trentini, lascio che la giornata scorra a mo' di cascata, senza un senso preciso nè architetture calibrate; divano, caffè, pensieri sparsi (alcuni commoventi), lavoretti casalinghi, giardino e fiori, pelle al sole, rientro altro caffè ma con panna stavolta, così giusto per dare frizzantezza ai globuli rossi. Sigaretta di rito e di nuovo pensieri.Sarà ma questa mia mente non sosta mai, vietato trattenersi e trattenere; le cascate non si arrestano mica il giorno di festa...(mica, che strana parola è mai questa?).Pensando e ripensando tu c'eri e, se tu c'eri, mi toccava per forza di associazioni immaginarti e reclamare una sensazione; dolcezza si, sensualità si, ma anche una sorta di fermo immagine, che sposta i limiti altrove, in un altrove straniero e privo di fama, sconosciuto alla mia stessa mente.Ma ho 55 anni maledizione, che se ne avessi 30 sarei già li.A 30 anni mica lo sapevo che c'eri anche tu su questo pianeta (mica-continuo a trovarla strana questa parola) a 30 anni stavo divorziando, la mia vita cadeva a pezzi e il mio cuore la seguiva; quasi morta e non in senso figurato; ma che ne puoi sapere tu che eri bimbo mentre io morivo dentro? A 30 anni credevo fosse finita e quasi quasi lo era, eppure ora ne ho 55 e non è finito nulla.L'abitudine a non mentire e a non nascondere ciò che percepisco, sentimenti compresi, mi conduce per mano ed è una bella compagnia tutto sommato; mi impedisce di continuare ad inciampare visto che esponendomi, sono già salva. Anche cadessi, cazzo, mi risolleverei no?Iniqua è la vita a 55 anni, quando amare non è più così semplice, quando alla ricerca non ti ci metti più perchè sai che anime di tal fatta, delicate e complesse, non attendono te, tu che non versi lacrime perchè non hai amori perduti, ma solo vissuti. Mi innamoro così di rado che forse l'amore non fa per me, o forse sono io che non so rintracciarlo negli occhi altrui, fatto sta che non ce n'è mai a sufficienza; mai pago, mai rimasto a lungo,mai durato il tempo proporzionato al bisogno. Non credi tu che fidarsi sia una specie di magia? Una magia di quelle che da bimba fantasticavo osservando le forme del caleidoscopio, una ridda di colori e geometrie, superiori per intensità a qualunque realtà; già, nella realtà questa magia/fiducia è quasi inesistente. Sarà quello che la rende così magica? La sua stessa difficoltà?Le cose difficili sono le più evitate dai menbri di questo globo terracqueo, il cervello per sua stessa natura ricerca le scorciatoie, gli escamotage...Dunque mi chiedo: sono di questo mondo? Mah...:-)))