Alla rabbia dei puri

Una collezione di cuori...


Non lo so quand'è che ho cominciato a raccogliere cuori, o meglio, cose con la forma di un cuore: sassi, cortecce, carta colorata, stoffa, foglie, insomma tutta una serie di oggetti con la forma deputata alla raccolta dell'amore.Il primo che trovai fu mentre accatastavo la legna per l'inverno, impossibile non notarlo, impossibile non sentirsi attratti da un'oggetto così, un piccolo pezzo di Faggio rotondo, un inserto di ramo, con la corteccia argentea e l'alburno con la forma di un cuore perfettamente disegnato da Madre Natura.Una vera bellezza.Da quel giorno è nata la mia relazione col simbolo del cuore. Ne ho trovati tanti nel corso della vita ed ognuno di loro composto da un materiale diverso, come se l'Universo si sbizzarrisse a crearli con tutti i composti a sua disposizione; persino uno fatto ad uncinetto, di un verde brillante, caduto a chissà chi sull'asfalto di un marciapiede.L'ho raccolto io ed ora è mio quel cuore.Li raccatto ovunque li veda e li ripongo in una scatola di vetro affinché non solo trovino un posto definitivo, ma siano ben visibili attraverso le trasparenze di quelle pareti: i cuori non vanno nascosti.Un altro lo ritrovai mentre lavoravo nel mio giardino, affondando le mani nella terra; un cuore di sasso, delicato gioiello.Non si fanno trovare quando lo desidero io, nè quando attenta li cerco sperando di trovarli; non funziona così. Arrivano quando è il momento giusto, quando sento affievolirsi la speranza, quando sono malinconica, quando l'armonia interiore vacilla sotto i violenti colpi della vita. Ecco che allora nel mio cammino individuo un cuore.Non sono perfetti nè sempre costituiti da materiali nobili, ma si fanno trovare. E' come se l'Universo, sapendo che per noi umani i sentimenti vengono raffigurati dal simbolo del cuore, si manifesti a me proprio con quel simbolo.E il senso delle cose ritorna, come per magia, ritorna il sorriso, la fiducia, il passo svelto.Poichè le cose debbono avere un senso, altrimenti lo sgomento diventa padrone e io non tollero padroni di sorta.