la bradipessa

UN PICCOLO DESIDERIO AVVERATO: L'ADAMELLO


L'Adamello è senza dubbio una montagna affascinante, se nn altro perchè è il complesso glaciale più grande d'Italia. Era da un po' che ci facevo il filo, ma col fatto che in estate è classificato come F, ultimamente è stato messo da parte per itinerari più complessi. Finchè nn mi è venuta l'idea di farlo in sci. Dal punto di vista sciistico in effetti nn è che sia esaltante: a parte la discesa del Pisgana si tratta solo di traversi dove far correre gli sci, ma se nn altro gli sci aiutano a ridurre le distanze davvero importanti. Avevamo dietro 2 ciaspolatori che nn hanno nemmeno tentato la vetta, ma li abbiamo spediti diretti al Passo Venezia.Si parte prima dell'alba e sciare alla luce del frontalino è emozionante e pauroso insieme, con gli sci che stridono sulla neve dura. In vetta il panorama è mozzafiato. La salita al passo Venezia è una cosa che mi sarei volentieri evitata ma è andata meglio del previsto. La discesa del Pisgana è interminabile, con neve dura in alto e molle in basso. E la compagnia è stata ottima. Quasi quasi mi sa che li ho perdonati...I giorno: salita al rifugio Regione: Lombardia, provincia di BresciaLocalità di partenza: A4 uscita Bergamo. Risalire la val camonica fino al Passo del Tonale dove si prendono gli impianti. Volendo si può salire con le ancore fin nei pressi del Passo Presena; avendo i 2 ciaspolatori al seguito noi siamo partiti dalla stazione a monte della seggiova Paradiso (2738m)Meta: Rifugio Lobbia Alta (3040m)Dislivello: itinerario con saliscendi per un totale di 850m circaPunti di appoggio: Rifugio Lobbia Alta: appartenete al CAI di Brescia, dispone di 100 posti letto ed è aperto nei we da metà marzo a metà maggio e continuativamente da metà giugno a metà settembre con servizio di alberghetto; gestore gentile, standerd di pulizia ottimi, camere confortevoli, ma avevano problemi con l'acqua: no acqua corrente nei bagni; 46€ mezza pensione soci CAIRifugio città di Trento (2442m): di proprietà della SAT, dispone di 100 posti letto e condivide i periodi di apertura con il precedenteDifficoltà: BSPericoli: itinerario che necessita di neve assestataPeriodo consigliato: l'itinerario è percorribile dal marzo a maggio; io l'ho fatta sabato 09-04-11Tempo di percorrenza: 3h30Cartografia: KompassItinerario: dalla stazione della seggiovia, risalire a fianco delle ancore fino al Passo Presena (2997m; 40'), quindi si tolgono le pelli e si scende sul versante opposto in direzione sud ovest fino al rifugio Città di Trento e al sottostante lago (2403m). Qui si mettono nuovamente le pelli e si inizia la salita verso il rifugio Lobbia Alta con un lungo traverso dapprima in direzione sud ovest e poi in direzione sud est. Giunti a quota 2800m la salita si fa più ripida e si punta al passo Lobbia Alta. Poco prima di raggiungerlo si devia a sinistra e si raggiunge il rifugio.II giorno: l'Adamello, il Passo Venezia e il PisganaLocalità di partenza: rifugio Lobbia Alta (3040m)Meta: Adamello (3554m)Dislivello: itinerario con saliscendi per un totale di 750m circaPunti di appoggio: nessunoDifficoltà: BSAMateriale supplementare: utili i rampanti; consigliati corda, picozza, ramponi (a noi nn sono serviti ma è meglio averli dietro)Pericoli oggettivi: itinerario che necessita di neve assestataPeriodo consigliato: aprile-maggio; io l'ho fatta domenica 10-04-11: neve dura sull'Adamello e nella prima parte del Pisgana, firn nella parte centrale, poi molleTempo di percorrenza: 6h30 per l'intero giroCartografia: KompassTipo di itinerario: itinerario ad anelloItinerario: dal rifugio ci si abbassa con un traverso in direzione sud ovest aggirando la cresta che scende dal monte Croce e portandosi sul Pian di Neve. Percorrerlo passando sotto il Corno Bianco, poi svoltare a destra puntando al bivacco Ugolini senza raggiungerlo. Affrontare infatti con un traverso il pendio che porta a un colletto all'attacco dell'evidente cresta ovest. Percorrerla e affrontare il ripido pendio terminale che conduce in vetta (3h).Scendere di nuovo fino al colletto, poi compiere un lungo traverso poco più a monte dell'itinerario di salita. Attraversare un tratto pianeggiante e aggirare con giro destrorso i contrafforti del Corno Bianco portandosi alla vedretta del Mandrone (3000m). Rimettere le pelli e risalire verso il Passo Venezia puntando dapprima in direzione nord ovest verso il passo Brizio e poi svoltare a destra passando sotto il Monte Venerocolo. Dal Passo (3226m; 1h30) scendere sul versante opposto sul ghiacciaio del Pisgana. Seguire la valle fino ad un lago che si passa attraversandolo o con un traverso a sinistra (tratto valangoso, prestare attenzione). Continuando a scendere si incontra un ripido canalino, poi si passa sulla destra idrografica del torrente e si continua con tornanti fino a incontrare una mulattiera. Ieri la neve finiva a quota 1700m: con gli sci in spalla si scende su strada sterrata fino a Sozzine, dove si trova una pista che termina nei pressi della SS. Con autostop (o con gli impianti) tornare al Passo a recuperare l'auto.In FOTO (MIA): all'alba sotto il Corno Bianco