la bradipessa

PIZZO DEI TRE SIGNORI


Vediamo di tirarci un po' su (oggi nn è per niente una buona giornata) ricordando un'escursione dell'estate scorsa di cui sono andata particolarmente orgogliosa per il notevole dislivello affrontato.Regione: lombardia, provincia di BergamoLocalità di partenza: La vetta si può raggiungere seguendo diversi itinerari, tutti piuttosto lunghi. Noi abbiamo scelto di partire da Ornica (922m), in Val BrembanaMeta: Pizzo dei tre Signori (2554m), così chiamato perchè era il punto d'incontro del comune di Milano, della repubblica di Venezia e del cantone dei Grigioni; oggi vi si incontrano le province di lecco, Bergamo e Sondrio.Dislivello: 1632mPunti di appoggio: no.periodo: itinerario percorribile da luglio a settembre; io l'ho fatto una domenica di luglio 2005tempo di percorrenza: 3,30h di salitaTipo di percorso: A/R sulla stessa via; itinerario su sentieri ben segnati (segnavia 106)cartografia Kompass 91difficoltà: E Presenza di acqua lungo il percorso: sìItinerario: Lasciata l'auto nel parcheggio del paese, si percorre un breve tratto di strada asfaltata per poi imboccare la vecchia mulattiera, oggi in parte distrutta dai lavoro per la costruzione di una sterrata che conduce alla Baita Casta (1279m). Qui il sentiero si fa quasi pianeggiante e si mantiene ai margini del bosco portandosi al pianoro dove sorge La Casera (1415m). Lo si attraversa e si inizia a risalire un dosso vicino al corso del fiume raggiungendo la Baita Ciarelli (sorgente). Si prosegue per pascoli fino alla caratteristica baita Pedroni, costruita sotto grossi massi. Poco sopra il sentiero si biforca: ignorando quello a sinistra che porta al rifugio Grassi, proseguiamo verso destra dove, poco prima di entrare in un vallone pietroso sotto il torrione della SDìfinge, paradiso dei rocciatori, incontriamo un'altra sorgente. Si percorre tutto il vallone, tralasciando una deviazione per il rifugio Benigni, e si arriva alla Bocchetta dell'Inferno (2306m): panorama sulla Val Gerola col lago dell'Inferno e il rifugio FALC. Si prosegue verso sinistra, su tracce di sentiero e per roccette e, superata l'ultima placchetta, eccoci finalmente in cima sormontata da una grande croce metallica.