la bradipessa

DISGRAZIA? PER FORTUNA SOLO DI NOME!


Forse l'ho già detto. Da quando ho picchiato la testa vivo tutto in modo più intenso. Il piacere di camminare e a fine giornata scopreire quanta strada si è fatta, la gioia di condividere aun'avventura con gli amici, la paura di nn farcela (anche perchè mercole sono stata morsicata da un gatto e la mia mano sinistra nn è che fosse proprio in condizioni perfette...) e le gioia e la soddisfazione della vetta. Forse sarebbe stato il caso di iniziare la stagione con qualcosa di più soft (la cresta è davvero molto impegnativa!) ma è stata una bellissima avventura.I GIORNO: SALITA AL RIFUGIORegione: Lombradia, provincia di SondrioLocalità di partenza: da Milano SS36 fino a Colico, poi SS38 fino a Ardenno dove si svolta a sinistra per la val masino che si risale fino a Cataeggio dove si prosegue dritto imboccando la strada che, in parte sterrata, conduce alla Piana di Predarossa (1955m)Meta: rifugio Ponti (2559m)Dislivello: 600m Punti di appoggio: rifugio Ponti: di proprietà del CAI Milano, dispone di 85 posti letto ed è aperto con servizio di alberghetto nei we da Pasqua a metà giugno e continuativamente da fine giugno a fine settembre; standard di pulizia discreti, cena ok, forse un po' caro (42€ la mezza pensione). E' gestito dalla stessa famiglia fin dai tempi della fondazione. 0342-611455, casa 0342-640138Periodo:l'itinerario è percorribile da maggio a ottobre; io l'ho fatto sabato 25-6-11tempo di percorrenza: 1h30 solo salitacartografia Kompass Tipo di percorso: traversata su sentieri  ben segnatiDifficoltà: EPresenza di acqua lungo il percorso: noItinerario: parcheggiata l'auto si attraversa la piana di predarossa talvolta agevolati da alcune passerelle. Si supera quindi un primo gradino, in un bosco rado di larici avendo accessa ad un'altra piana. La si costeggia, poi si affronta un tratto ripido a cui segue un traverso verso destra e un ultimo tratto su blocchi granitici conduce infine al rifugio.II GIORNO: SALITA ALLA VETTALocalità di partenza: rifugio Ponti (2559m)Meta: Disgrazia (3668M)Dislivello: 1100m circaPunti di appoggio: nessunoPeriodo: itinerario da percorrere a inizio stagione; io l'ho fatto domenica 26-6-11: condizioni molto buone, ghiacciaio chiuso; purtroppo nella notte nn aveva gelato e si sprofondava parecchiotempo di percorrenza: 4h30 solo salitaTipo di percorso: ascensione su ghiacciaioDifficoltà: PD+ (max 40°, cresta aerea con passaggi di II)Equipaggiamento: normale da ghiacciaio (imbrago, corda, ramponi, picozza)Presenza di acqua lungo il percorso: noItinerario: dal rifugio si imbocca il senitero che, pressochè pianeggiante, si dirige verso nord est puntando all'evidente morena. La si risale e la si percorre sul filo fino a raggiungere il ghiacciaio. Legatisi in cordata, risalirlo tenendosi dapprima sulla sinistra, nei pressi della bastionata rocciosa. Si compie quindi un traverso e si giunge al platea sovrastante, nei pressi del colle che però nn si raggiunge: si risale invece un canalino (max 40°) che porta in cresta. La si percorre integralmente, affrontando tratti nevosi e alcuni passaggi rossiosi fino in vetta. Discesa per la via di salita.In FOTO (MIA): la vetta