la bradipessa

13 CIME? NO, SOLO 2!


Decisamente questo we lungo nn è andato come sperato. Già le 13 cime erano state ridotte a 10, ma alla fine ne abbiamo portate a casa solo 2, anche se abbiamo fatto avanti/indietro così tante volte che secondo me valgono per 4. Scherzi a parte, il primo giorno arrivare al Colombo è stato più lungo e faticoso del previsto e il secondo giorno sul Vioz siamo stati sorpresi dal mal tempo (nuvole basse) e il gestore ci ha sconsigliato di proseguire perchè la neve era troppo molle e quindi poteva essere pericolosa. Lì per lì mi sono detta che se ce l'avesse detto venerdì quando abbiamo tel per informarci sulle condizioni e sul meteo forse avremmo cambiato programma, ma alla fine penso che sia andata bene così: almeno so di cosa si tratta e nn credo proprio che tornerò per fare le cime che mancano. INfatti l'itinerario mi ha deluso parecchio: la parte di neve era banalotta, quella che doveva essere di roccia era in realtà su sfasciumi, quindi facile ma decisamente poco divertente. Bella invece la notte in bivacco: il silenzio, la solitudine assoluta, i colori della montagna all'alba e al tramonto. E lunedì ce lo siamo preso per noi. E' stata una giornata rilassante, coi genitori di S, proprio ai piedi di quelle montagne che mi fanno sempre sentire piccola piccola e mi sembra impossibile che ci sia stata in vetta. E' una cosa che capita di rado, visto quanto siamo sempre presi a correre dietro ai nostri sogni di gloria e ogni tanto ci vuole anche la riscoperta del tempo.I GIORNO: SALITA AL BIVACCORegione: Lombradia, provincia di SondrioLocalità di partenza: da Milano SS36 fino a Colico, poi SS38 fino a Bormio dove si prende a destra per S. Caterina Valfurva, quindi a sinistra per i Forni (2178m)Meta: bivacco Colombo (3485m)Dislivello: 1550m circaPunti di appoggio: bivacco Colombo: di proprietà del CAI di Seregno (impossibile contattarlo per avere info) dispone di 9 posti letto. Acqua di fusione (bisogna far sciogliere la neve, portatevi gas in abbondanza). Coperte disponibili. No fornellino, pentole, generi di prima necessitàPeriodo:l'itinerario è percorribile in luglio-agosto; io l'ho fatto sabato 9-7-11tempo di percorrenza: 6h solo salitacartografia Kompass 637Tipo di percorso: traversata alpinistica con tratti su ghiacciaioEquipaggiamento: normale dotazione da ghiacciaio (corda, imbrago, picozza, ramponi)Difficoltà: F+Presenza di acqua lungo il percorso: noItinerario: parcheggiata l'auto nei pressi dell'albergo dei Forni, risalire la sterrata che porta al rifugio Branca (2493m; 1h). Scendere leggermente verso il laghetto (noi ci siamo fatti tentare da una sterrata appena prima del rifugio che permette di nn perdere quota, ma il guado del torrente è un po' laborioso) e percorrere interamente la morena. Al termine di questa, la traccia svolta a sinistra e risale un costone accedendo a una valletta detritica dove una palina segnaletica ci invita a proseguire a sinistra su sfasciumi verso il Palon de la Mare. Si giunge così al ghiacciaio che si attacca a quota 3100m ca. Lo si risale fino al pianoro sottostante il pendio terminale (3400m ca) dove si traversa verso sinistra andando a prendere il crestone occidentale che si risale per sfasciumi fino a quota 3600m dove è possibile nuovamente traversare a sinistra andando a prendere la cresta che si abbassa verso il col de la Mare (3442m) sopra il quale è ben visibile il bivacco (in FOTO; MIA). Considerazioni: ho fatto questo percorso perchè è quello che ho trovato come accesso al bivacco, tuttavia mentre ravanavo sul terreno instabile del crestone occidentale del Palon de la Mare pensavo che se fossi salita dalla normale, forse avrei fatto 100m di dislivello in più, ma avrei risparmiato fatica e tempo. Inoltre una volta arrivati in vetta, forse la cosa più conveniente era puntare direttamente al monte Vioz.II GIORNO: PALON DE LA MARE E MONTE VIOZLocalità di partenza: bivacco Colombo (3485m)Meta: Monte Vioz (3645m)Dislivello: itinerario con saliscendi per un tot di 700mPunti di appoggio: rifugio Mantova al Vioz (3535m): di proprietà del SAT, dispone di 60 posti letto ed è aperto con servizio di alberghetto da fine giugno a fine settembre 0463751386. Periodo:luglio-agosto ; io l'ho fatto domenica 10-7-11: ghiacciaio ancora chiuso e ponti di neve per lo più portanti nonostante il gran caldo; neve tuttavia molto molle che rendeva la prograssione molto faticosatempo di percorrenza: 3h45 solo salitaTipo di percorso: ascensione su ghiacciaioDifficoltà: F+Equipaggiamento: normale da ghiacciaio (imbrago, corda, ramponi, picozza)Presenza di acqua lungo il percorso: noItinerario: dal bivacco Colombo ripercorrere la strada fatta la sera prima verso il Palon de la Mare che si raggiunge dopo una breve e facile cresta (3703m). Si scende quindi sul versante opposto, per cresta, su sfasciumi, fino al passo della Vedretta Rossa (3405m). Si risalgono quindi i facili e ampi pendii glaciali fino alla vetta del Monte Vioz (3645m), da cui si discende facilmente al rifugio.Per la discesa, si ritorna al passo della Vedretta Rossa e poi ci si abbassa lungo il ghiacciaio tenendosi sulla destra fino a notare, sempre sulla destra, un grande ometto di sassi. Si lascia quindi il ghiacciaio e si prosegue la discesa per rocce e sfasciumi fino a ricongiungersi con l'itinerario di salita nei pressi della palina segnaletica a quota 2800m ca. Da qui ai Forni per l'itinerario di salita.