la bradipessa

UN NOME AZZECCATO: LA CICLOVIA DEI SALTI DEL DIAVOLO


Lo Zumstein nn ci vuole. Era saltato l'anno scorso a fine agosto causa caduta di mio padre. Di nuovo annullato questa primavera per maltempo. Idem questo we. Ma di stare a casa la domenica proprio nn sono capace, è una cosa che mi mette una tristezza infinita. E allora si va acercare il sole in Appennino! Ne è risultato un giro in MTB molto bello dal punto di vista panoramico ma anche molto difficile tecnicamente e impegnativo fisicamente che mi ha definitivamente chiarito che gli itinerari classificati come BC nn sono alla mia portata. Però è stata una bellissima giornata. Un grazie infinito ai miei compagni di avventura che con un ottimo gioco di squadra mi hanno aiutato a spingere la bici sull'ultima salita per me assolutamente nn ciclabile. E forse nn solo per me, visto che alla fine eravamo tutti e 4 a spingere! Ma anche questo fa parte del gioco.Lunghezza: 30km con numerosi saliscendi per un totale di 1300m di dislivelloTipo di itinerario: itinerario su sterrato (80%; per lo più sentieri e carrarecce) e asfalto; indispensabile la MTBItinerario recensito dal CAi di Parma e classificato come MC+/BCPeriodo consigliato: L'itinerario è in genere percorribile da aprile a novembre. Io l'ho fatto domenica 7-8-11Tempi di percorrenza: 4h30 per l'intero giroDescrizione: si parte dall'ostello di Cassio e si inbocca la SS della Cisa in direzione Parma. la si lascia dopo 1,7km per una sterrata in discesa sulla destra (segnavia 3) che termina a villa di Casola. Da qui per asfalto a castello di casola dove si prende una sterrata sulla sinistra che termina di nuovo sulla SS della Cisa.La si attraversa e si torna brevemente verso Cassio, per poi imboccare un sentiero sulla destra (segnavia 2 e 3) che conduce in un prato. Ancora un breve tratto sulla SS, poi a destra su sterrata. Lasciare il segnavia 3 e proseguire in discesa sul 2. L'idea era di rientrare a cassio tramite questo, ma abbiamo perso una svolta a sinistra e, sempre in discesa, siamo arrivati a una strada bianca che, imboccata verso destra, dapprima in discesa e poi in salita, ci ha riportati alla SS della Cisa con cui in circa 3km siamo rientrati a Cassio (15km).Dopo una pausa, abbiamo attraversato il paese, questa volta seguendo il segnavia 1, e, passati davanti alla chiesa, siamo usciti dall'abitato passando sotto una volta. Segue un tratto in discesa che, talvolta ripido e sconnesso, conduce al torrenta baganza che si attraversa su un ponte sospeso.Si risale lungo il sentiero 771. Dopo una sterrata, si prende un single track che porta al casino di caccia del Pallavicino. Da qui con comoda strada bianca si passa da gavazzolo e si arriva a Chiastre. Imboccare la SP a sinistra in discesa da lasciare per una ripida sterra a destra che termina nei pressi del Castello di Ravano. Si lascia subito l'asfalto per un sentiero panoramico che, con continui saliscendi e infine una rapida discesa, riconduce a Chiastre. Si ripercorre per un tratto il percorso dell'andata che si lascia per una comoda sterrata a destra. Quindi a sinistra per impegnativo single track (ripido e con gradini di legno!) si torna al ponte sul Baganza. Da qui a Cassio per la via dell'andata. In FOTO (MIA): i salti del diavolo. Geologicamente si tratta dell'emergenza di una formazione sedimentaria di età cretacica, ma la leggenda vuole che siano le orme del diavolo messo in fuga da un eremita abitante nella vallata.