la bradipessa

FERRAGOSTO SUL LAGO MAGGIORE


Il lago in realtà lo abbiamo visto pochissimo, giusto dalla terrazza della villa di famiglia dove cenavamo. Ci sarebbe piaciuto scendere in spiaggia la sera ad osservare le stelle cadenti dopo cena, ma eravamo così stanchi che collassavamo sul letto. Sono stati 3 giorni intensi, bellissimi, in uno dei posti della mia infanzia. Già stiamo pensando quando tornarci...I GIORNO (13-8-11): SUGLI SPERONI DI PONTE BROLLAUna scalata facile, considerato il fatto che quando ero stata a Ponte Brolla col corso CAI era stato un disastro. Invece è stata una bellissima giornata, in stile plasir. Giusto per dimostrarmi, ancora una volta, che spesso basta crederci. E fa piacere vedere che col passare del tempo miglioro anch'io.Relazione qui: fatta Nika; difficile trovare da dove parte il sentiero. Occorre parcheggiare nei primi parcheggi che si trovano dopo aver passato il passaggio a livello di Tegna, a sinistra, in corrispondenza di un ponte di ferro. Attraversare la strada e, in corrispondenza di uno slargo, si nota la mulattiera lastricata che sale all'attacco delle vie.II GIORNO (14-8-11): UN ITINERARIO VETERINARIO: NELLA VALLE DEI CANIUn itinerario lungo ma bellissimo che regala grandi solitudini (nn sembrava fosse il giorno prima di ferragosto, in giro nn c'era nessuno!) e permette di vedere 2 laghetti diversissimi fra loro, accomunati solo dal fascino della natura: quello dei Cani, piccolo, blu ghiaccio, residuo di un antico ghiacciaio; e quello di Tremorgio, grande, blu intenso che pare essersi formato per l'impatto di un meteorite (in FOTO; MIA).Regione: Svizzera, Canton TicinoLocalità di partenza: A9 per Chiasso; proseguire sull'autostrada svizzera in direzione del Gottardo fino a Quinto. Risalire fino a Ambri di sopra, dove si prende a destra per Giof (1386m): prestare attenzione perchè il bivio ha solo un cartello escursionistico come indicazione!Meta: passo dei Cani (2534m)Dislivello: itinerario con alcuni saliscendi per un totale di 1250mPunti di appoggio: capanna Garzonera (1970m): di proprietà del SAT Ritorm, è sempre aperta ma nn custodita; dispone di 20 posti letto e cucina attrezzataCapanna tremorgio (1875m): di proprietà della comunità del Tremorgio, dispone di 42 posti letto ed è aperta con servizio di alberghetto da giugno a ottobrePeriodo:l'itinerario è percorribile da giugno a ottobre. Io l'ho fatta domenica 14-8-11tempo di percorrenza: 7h per l'intero girocartografia ICNTipo di percorso: itinerario ad anello su sentieri e tracce ben segnati con alccuni tratti un po' disagevoli (pietraia)Difficoltà: E/EEPresenza di acqua lungo il percorso: sìItinerario: parcheggiata l'auto, si sale lungo la strada asfaltata per poche centinaia di metri. Dopo un tornante si prende a destra il sentiero che sale nel bosco di larici e in breve porta a pian Taioi (1669m). Qui si imbocca la sterrata che sale a destra. Al bivio successivo occcorre invece tenere la sinistra, sempre su sterrata che si abbandona ben presto per un sentiero sempre sulla sinistra. Questo rimonta un costone erboso, nel bosco ora rado, fino a raggiungere la capanna garzonera (1h20; fontana). Ci si incammina ora in direzione del lago valletta, ma nei pressi di una stalla si prende una traccia a sinistra all'inizio poco evidente ma segnalata da ometti e bolli bianchi e blu. La si segue su per il costone, poi si attraversa una zona umida e infine si avanza su pietraia puntando a una selletta lungo la cresta del Pizzo Massari. da qui si vede il sottostante lago dei Cani che si raggiunge in discesa (2395m). Si risale lungo un canalone arrivando in breve al passo dei Cani (2h). Si scende sul versante opposto, poi si compie un lungo traverso sopra il lago di Leiarozza e ci si ricongiunge al percorso che viene dal passo di Campolungo. Si ignora il bivio a destra per la Capanna Leit, ma si prende a sinistra, in discesa. Si passa nei pressi di una stalla, poi si discende un costone al limitar del bosco e si raggiunge la capanna Tremorgio (1h30; fontana). Da qui occorre risalire verso la Brusada (2031m), ignorando il sentiero che scende a Rodi. Rimontato il costone del rado bosco, segue un tratto in falsopiano, poi la discesa si fa più ripida e conduce a Pian Mott (1817m; fontana). Si continua su strada sterrata che termina a Cassin dove si trova l'asfalto. Lo si abbandaona però molto presto, per una sterrata pianeggiante. Al bivio successivo tenere la destra e proseguire lungamente sulla strada, a tratti asfaltata a tratti sterrata, fino a tornare a Giof.III GIORNO (15-8-11): IN MTB SUL SETTE TERMINIUn giro davvero molto bello dal punto di vista paesaggistico. Un giro nn troppo difficile ma di gran soddisfazione perchè per una volta sono riuscita a farlo quasi tutto in sella!Lunghezza: 27km e 900m di dislivelloTipo di itinerario: itinerario su asfalto e sterrato (circa 30%; mulattiere): necessaria la MTBPeriodo consigliato: L'itinerario è in genere percorribile da marzo a novembre. Io l'ho fatto lune 15-8-11Tempi di percorrenza: 3hDescrizione: si parte da Fabiasco,parcheggiando nei pressi della scuola materna. Si prosegue su una strada che si addentra nel bosco con alcuni saliscendi. Nei pressi di Castendallo si prende la v. Campagna (chiusa al traffico per smottamenti) e si entra in paese. Lo si attraversa, a un quadrivio si prende la v. Roverpiano a destra e si seguono le indicazioni per il Mte Settermini. La strada sale nel bosco con pendenza costante. Dopo 4km si incontra un bivio dove occorre proseguire a destra, in salita. Ancora 2km e si raggiunge il rifugio Sette Termini alla fine della salita. Al primo tornante in discesa proseguire dritto per una mulattiera spesso invasa da felci che conduce sulla vetta del monte. Discendere sul versante opposto per sterrata. Si sbuca appena prima del rifugio e ora si prosegue in discesa per 2km, sino al Pian della nave. Qui si prende la sterrata che diviene ben presto mulattiera. Occorre tenere la destra seguendo le indicazioni per S. Paolo. Si affronta un tratto ripido, poi uno più pianeggiante. Qui occorre prendere a destra e al bivio successivo proseguire dritto passando nei pressi della cascina perdomi. Quindi a sinistra, in discesa, si arriva alla chiesa S. Paolo. Proseguire sulla sterrata che porta all'alpe Paci e, giunti ad alcune abitazioni, prendere a destra l'ampia mulattiera lastricata che sale sul Mte La Nave. Si scende per il medesimo itinerario, poi girando a destra si raggiunge la strada asfaltata che in veloce discesa riporta al punto di partenza.