la bradipessa

INTENSO WE


Da dove comincio? Cerchiamo di farlo dall'inizio, da sab mattine: sveglia alle 6, carica le bici sull'auto, vai a recuperare I e si parte alla volta di Casalzuigno per un giro in MTB. La provincia di Varese è un paradiso per i principianti della MTB. O forse sono io che sto migliorando. Fatto sta che questo sab dal sole tiepido nn ho quasi mai spinto e anche queste son soddisfazioni. Oltre al piacere di scoprire finalmente Arcumeggia e i suoi affreschi di cui avevo sentito parlare ma che nn ero mai riuscita ad andare a vedere di persona.Pedalando in compagnia di San Michele e San MartinoLunghezza: 35km con 800m di dislivelloTipo di itinerario: itinerario su asfalto (60%) e sterrato (40%; strade militari): necessaria la MTBPeriodo consigliato: L'itinerario è in genere percorribile da marzo a dicembre. Io l'ho fatto sabato 8-10-11Tempi di percorrenza: 3h15 per l'intero giroDescrizione: si parcheggia a Casalzuigno (358m), dei pressi di un torrentello all'inizio della salita che porta ad Arcumeggia (580m). Passato il paese, si prosegue fino a breve distanza da S. Antonio, dove si prende a destra per S. Michele (824m). Appena prima del paese prendere a destra la pista tagliafuoco (in inverno sentiero del Fondista) che con alcuni saliscendi (al primo bivio tenere la sx, al secondo la dx in salita) porta nei pressi del forte di Vallalta. Tornati su asfalto, svoltare a destra e in salita raggiungere s. Martino in Culmine (1087m). Si torna indietro 700m e si prende la strada militare a dx in corrispondenza di un tornante. Si affronta un primo tratto in falso piano, poi si passa sotto la linea dell'alta tensione e si affronta la discesa lunga e sconnessa che termina su asfalto a monte di Arcumeggia. Da qui a Casalzuigno lungo l'itinerario di salita.Corsa a casa, doccia e poi si riparte. Mercole ci sarà la luna piena: vuoi perdere l'occasione di fare un giretto in notturna ora che le giornate si stanno accorciando? La meta era Monteviasco, raggiungibile da Curiglia con una mulattiera lastricata e 400m di dislivello. Peccato che il bosco fosse molto fitto, per cui la luna l'abbiamo vista poco. Ma era la compagnia a far la differenza, visto che ne ho approfittato per incontrare Lolay e Mirko. NN so quanto siano stati felici della trovata ma mi hanno regalato una serata piacevolissima di chiacchiere. Concordo quando lei dice che nn sappiamo nemmeno di cosa abbiano parlato i nostri compagni, noi ci siamo estraniate nel nostro mondo. Anche la salita a mio avviso è andata benissimo, spero solo di nn averla istupidita con le mie chiacchiere. E lei è una persona davvero piacevole. Esperienza da ripetere, va benissimo anche la pizzeria a bordo lago. O un posto dove gustare il pesce di lago. Ora che la casa al lago viene usata un po' più spesso, nn perderò occasione di segnalarle i miei passaggi in zona. Spero che come è successo con la Pink, il passo dal virtuale al reale sia brevissimo e ne nasca una bella amicizia. Quello che mi dispiace è che sia I che S erano muniti di macchina fotografica e nn abbiano fatto nemmeno una foto alla tavolata per poter avere anche un ricordo tangibile della serata.Domenica vuoi che abbia dormito? Ma neanche per idea! E' vero che abbiamo scartato l'idea dell'arrampicata al Mottarone perchè ci sembrava di correre un po' troppo, ma siamo cmq passati sull'altra sponda del lago, abbiamo recuperato Y e siamo saliti in Valle Strona. Sarà stato che l'anno scorso il tempo è stato davvero orribile, ma sto riscoprendo il piacere del camminare e del tornare il luoghi da cui mancavo da troppo tempo. Campello Monti, assolato fino nel tardo pomeriggio, mi è sembrato una piccola perla incastonata tra le montagne che iniziavano a tingersi dei colori dell'autunno. il Capio nn è certo un'impresa, ma dalla cima il panorama è splendido, con la parete est del Rosa in primo piano e tutte le Alpi svizzere a fare da corona e il Monviso che occhieggia in lontananza; e sa cmq regalare emozioni.Mte CapioRegione: Piemonte, VCOLocalità di partenza: A26 uscita Stresa. Ci si dirige verso Omegna dove si prende la strada che risale la Valle Strona e termina a Campello Monti (1305m)Meta: Mte Capio (2172m)Dislivello: 900mPunti di appoggio: nessunoperiodo: l'itinerario è percorribile da maggio a novembre: prestare attenzione al canalino di discesa dove la neve rimane a lungo. io l'ho fatto dom 09-10-11tempo di percorrenza: 4h40 per l'intero giroTipo di percorso: itinerario ad anello su sentieri e tracce nn sempre ben segnati, con tratti esposti/attrezzaticartografia IGCdifficoltà: EEPresenza di acqua lungo il percorso: pocaItinerario: dalla piazzetta di Campello Monti ci si abbassa verso il torrente Strona che si passa con un ponticello. Si imbocca quindi una sterrata e al primo bivio ci si incammina in salita. La sterrata (sorgente) termina in corrispondenza di uno spiazzo erboso dove si prosegue su sentiero a destra che dapprima in salita e poi con un traverso, conduce all'Alpe Pennino Grande (1498m; 30'; acqua). Ci si inoltra ora nel vallone dei Dannati con un traverso a mezza costa che conduce all'alpe Balma (1671m). Si prosegue a monte dei ruderi (sorgente) fino a un ripiano con un grosso masso. Qui si piega a destra seguendo gli ometti, inerpicandosi tra rododendri fino a una palina segnaletica. Si prende a sinistra e con lungo traverso si raggiune il passo di Rossi (2056m; 2h). Si sale pre un breve tratto la cresta a destra, poi si traversa a sinistra raggiungendo un'altra selletta da dove seguendo il crestone, si raggiunge l'antecima (croce) e con un passaggio leggermente esposto la vetta vera e propria (2h20).Per la discesa, ci si riporta alla selletta e ci si canala nel canalino a destra attrezzato con catene. Se ne esce quindi sulla destra e ci si porta su un terrazzino. Segue un tratto su ghiaione ove occorre prestare attenzione a lasciare i segnava bianco/rossi, ma bisogna piegare a destra (seganvia rossi nn sempre evidenti) portandosi con un traverso a una costa erbosa e rocciosa che occorre superare tramite una cengia. Si prosegue sempre a mezza costa raggiungendo infine la bocchetta di Rimella ( 1924m; 1h15). Si scende a destra, dritti, puntando verso l'alpe Scarpia che si lambisce. Ancora in discesa passando il pianoro che ospita l'alpe del Vecchio (1465m) e raggiungendo in breve il ponte sullo Strona e Campello Monti.In FOTO (MIA): la discesa dalla cresta del Capio, con le montagne della Valsesia ad incorniciarla. Se dovessi usare una parola per descrivere questo we, credo che la più appropriata sia amicizia. Che vorrei durassero per sempre.