la bradipessa

BUFERA E POLENTA A DONDENA


Dom si parte come sempre di buon'ora per una meta ambiziosa: la Tour de Ponton, 1400m di dislivello, sviluppo infinito. Le previsioni danno vento forte, in calo durante la giornata. Quando arriviamo a petit Mont Blanc fa caldo, nemmeno un refolo di vento. Ci incamminiamo commentando l'incapacità dei metereologi. Nei tempi canonici arriviamo al parcheggio estivo di Dondena e lì troviamo il vento. Raffiche rabbiose che mi costringono a puntellarmi sui bastoncini per nn essere buttata a terra. La neve viene sollevata in nubi che oscurano il sole e che mi sferzano ovunque. Faticosamente copro i 100m che mi separano dal rifugio, lottando contro il vento per un tempo che mi pare infinito. Gita dunque finita. Ci rifugiamo all'interno e ci consoliamo con polenta e salsiccia. Come da previsione poi il vento si calma un po', ma ormai è troppo tardi anche per la scalata al vicino Rascias. Così leviamo le pelli e scendiamo. Peccato, perchè la neve era davvero bella. Quella deve essere una zona che nn mi vuole, seconda volta in invernale, seconda volta un nulla di fatto. Pazienza, sarà per la prossima. La montagna è anche questo, ti insegna ad accettare le sconfitte. E cmq è stata una giornata divertente, con I e S che scendevano in tandem sugli sci.La relazione la trovate più o meno qui, nn sto a riscriverla (anche perchè c'è davvero poco da dire, basta seguire la strada!)In FOTO (MIA): ecco come si presentava la conca di Dondena sferzata dal vento.