la bradipessa

SUI CORNI DI CANZO


Ieri il tempo nn era granchè e, visto che nn volevamo passare le ore in coda (era giorno di rientro...), abbiamo optato per un giretto vicino a casa. Indubbiamente ho fatto escursioni migliori (spt dal punto di vista panoramico, complice anche la foschia... in cima nn si vedeva un accidente), ma il pezzettino su roccia è stato divertente.Regione: LombardiaLocalità di partenza: Stazione ferrovie nord di Canzo (389m).Meta: Corno occidentale (1373m). I corni di Canzo sono un'altra delle mete preferite degli escursionisti milanesi per la facilità d'accesso e perchè ci sono diversi itinerari alla portata di tutti.Dislivello: circa 1000mPunti di appoggio: Rifugi SEV Pianezzo (aperto tutto agosto e i festivi nel resto dell'anno; tel rifugio: 338-5063747; tel gestore: 0341-593004) e Terz'alpe (aperto tutti i giorni da metà aprile a metà novembre, festivi nel resto dell'anno; tel 0386-409713)periodo: l'itinerario è percorribile tutto l'anno, ma visto che è soleggiato è l'ideale per l'inverno e le stagioni intermedie; io l'ho fatto lune 1-5-06tempo di percorrenza: 4h30' per l'intero giroTipo di percorso: itinerario ad anello su sentieri ben segnaticartografia Kompass 91difficoltà: E (EE la variante che porta sulla vetta del corno occidentale)Presenza di acqua lungo il percorso: sìItinerario: Lasciando la stazione alle nostre spalle, ci si incammina lungo v. Mazzini e successivamente si percorrono Vle delle Rimembranze e v. de Gasperi arrivando alle fonti di Gajum (485m) dove iniziano i sentieri. Si prende l'ampia mulattiera selciata sulla sinistra che sale dolcemente nel bosco fino all'alpeggio Prim'alpe. Si prosegue dritto e dopo poco la si lascia per imboccare il sentiero N.5 sulla sinistra. Questo si inoltra nel bosco dapprima con buona pendenza, poi alternando tratti di falso piano. Si passa nei pressi di una sorgente con una statuetta della madonna e si affronta l'ultimo tratto in salita aiutati da delle scalinate in legno. Si arriva così al rif Maderno e appena oltre al rif SEV (1225m; 2h). Si continua lungo il sentiero dietro alla costruzione che in breve ci porta alla Forcella dei Corni (1300m; 2h15') da cui si gode un bel panorama sui 2 rami del lago di Como. Qui inizia la deviazione con difficoltà EE per salire sulla sommità del corno occidentale: lo si fiancheggia sulla destra (segnavia1), per poi affrontare un canalino e un caminetto su facili roccette (II grado). La cima (1373m; 2h30') è erbosa e occupata da una croce metallica. Credo si possa scendere anche dall'altra parte, ma visto che Fausto mi aspettava alla Forcella, sono tornata sui miei passi. Una breve pausa e si inizia la discesa sull'altro versante, con ripidi tornanti (sorgente) che ci conducono in breve alla Colma di Val Ravella (997m; 3h), crocevia di diversi sentieri. Continuiamo a scendere sulla destra, seguendo le indicazioni per il rifugio Terz'alpe (800m) dove arriviamo poco dopo. Da qui si imbocca il bel sentiero geologico che passa più volte da un lato all'altro del tornente Ravella su bei ponticelli di legno concludendosi infine su una strada lastricata: a sinistra si va alla cappelletta di S. Miro al Monte, a destra in breve si è nuovamente alle fonti di Gajum.