la bradipessa

SVEZIA 1, STOCCOLMA


Stoccolma è una bellissima città. E’ una città d’acqua, dove palazzi colorati si specchiano in numerosi corsi d’acqua. E’ una città con tanti musei particolari. E’ una città rilassata e tranquilla. E’ una città luminosa, con un cielo bellissimo dove corrono nuvole che sembrano disegnate.Come andare: Stoccolma ha 4 aeroporti. All’andata abbiamo usato Ryan Air, al ritorno la SAS. Prenotando con buon anticipo le 2 tariffe nn si differenziano poi tanto.Quando andare: credo che tutte le stagioni abbiano il loro fascino. Noi abbiamo scelto la primavera per avere giornate nn troppo corte ma avere ancora la neve in Lapponia. Siamo stati fortunati col meteo: sempre bel tempo e temperature gradevoli.Mangiare e dormire: la gastronomia è stata una piacevolissima sorpresa: nn pensavo si mangiasse così bene. Mangiare fuori è caro (40-50€ a testa alla sera, 30 a pranzo), ma i piatti sono così particolari e curati che secondo me ne vale la pena. Cmq per risparmiare un po’ (anche gli hotel sono parecchio cari e di dormire in ostello nn mi andava)  noi abbiamo preso un appartamento: centralissimo, nel Sodermalm a pochi passi da Katarina Kyrka, silenzioso e ben accessoriato (c’era addirittura il forno e la lavastoviglie!). Per cena dunque cucinavamo noi (i supermercati sono aperti 7 giorni su 7, dalle 10 alle 21, in genere), mentre per pranzo abbiamo provato:- Black & White: un pub a mariatorget; ha una buona selezione di birre (comprese la Anchor Steam e la Sierra nevada pale Ale, americane, introvabili in Italia), mentre come cibo nn offre granchè- Fenix: ancora un pub a Sodermalm; offre un buon brunch fino alle 17- Operakallaren Bakfikan: più informale del vicino Operakallaren (si mangia su lunghi tavoli), offre una cucina curata (io ho preso un’ottima tartar di manzo, Simone del carpaccio di salmone con patate in salsa all’aneto)- KB: ristorante aperto dal 1931, offre una buona cucina locale (deliziose le aringhe al curry e al cetriolo, divino il merluzzo su crema di zucca)Ci sono poi tante altre possibilità tra pasticcerie e street food (per es a Skansen abbiamo mangiato nel parco aringhe fritte su purè di patate).Come muoversi: con la metrò o gli autobus ; tutte le zone sono ben servite. Noi abbiamo fato una tessera con validità 3gg (240SEK) che poi abbiamo integrato con altri 2 biglietti giornalieriSAB 10-3-12, la cityPreso possesso del nostro appartamento, abbiamo subito optato per una passeggiata nella city. Scesi dalla metrò a Hotorget, abbiamo raggiunto il Kunglinga Humlegarden e poi abbiamo percorso Karlavagen, viale aggiunto alla città nel 1860, fino all’omonima piazza. Lungo Narvagen abbiamo raggiunto Standvagen, uno dei viali più eleganti della città lungo il canale. Si raggiune il Dramatens teatren e la vicina opera. La zona è poi ricca di centri commerciali, in particolare Galerian e KP il cui orologio è uno dei simboli della città. C’è da ricordare che il sabato tutti i negozi (centri commerciali compresi) chiudono presto e hanno un orario molto ridotto. Abbiamo ripreso la metrò a Sergels Torg, ai piedi di un obelisco abbastanza brutto,ma luogo di ritrovo per i nottambuli.DOM 11-3-12, DjugardenVi si arriva col tram 7. Scesi al capolinea abbiamo iniziato con la Waldemarsudde e il mulino per l’olio dei semi di lino. Poi ci siamo addentrati nel parco (che credo sarebbe molto bello da girare in bicicletta) fino al Rosendals Tradgard, dove nelle serre si trova un ristorante e un negozietto con prodotti biologici. Fatta merenda con uno dei dolci tipici della quaresima (un trionfo di panna e cannella), siamo andati a Skansen, il primo museo a cielo aperto dove si trova la ricostruzione di un villaggio con gli antichi mestieri (il vasaio, il fabbro, ecc), diverse fattorie, una chiesa, una scuola e un piccolo zoo (che a me mette sempre tristezza). Infine ci siamo spostati al vicino museo Vasa che contiene un galeone affondato il giorno del varo e completamente recuperato e resaurato; peccato che l’acqua del mare si sia mangiata tutti i colori perché doveva essere uno spettacolo davvero impressionante (già così lo è).LUNE 12-3-12, il municipio e il SodermalmIl municipio si raggiunge con il metrò fermata Fridhemsplan e una breve passeggiata  a Kungsholmen. L’edificio, in mattoni rossi, è imponente e vi si può accedere solo tramite visite guidate in inglese, una ogni ora dalle 10 alle 15. L’interno è molto bello, con la sala blu dove si tiene il banchetto dei nobel, la sala del consiglio con il soffitto in legno che ricorda una casa vichinga e la sala d’oro, completamente rivestita da mosaici. Abbiamo camminato per un po’ lungo il Norr Malastrand, poi abbiamo preso il bus 4 che ci ha portato nel Sodermalm. Abbiamo iniziato la nostra visita con la piazza Maria Torget, animata e con una bella fontana, poi ci siamo diretti verso il Soder malastrand, tra vicoli lastricati, discese e un sentiero che regala un bel panorama sulla città al di là del canale (in FOTO, MIA). Superato il caos di slussen, siamo saliti  con il Katarina Hiss, ascensore dei primi del novecento che regala un bel panorama e poi abbiamo esplorato Fjallgatan, con le casette colorate e le vie silenziose, per poi arrampicarci su Vita bergen dominata dall’imponente chiesa. Scesi dall’altra parte tra le abitazioni cinte da steccati rossi dei lavoratori del porto, abbiamo raggiunto Katarina Kyrka con il piccolo cimitero e il tranquillo parco. Presa la metrò, abbiamo concluso la giornata a Skoskyrkograden, un cimitero dichiarato patrimonio dell’Unesco dove si trova anche la tomba di Greta Garbo. E’ un giardino dove, tra scuri pini e altri alberi, si trovano distese disrcete di tombe e alcune cappelle che si fondono col paesaggio circostante; è sempre aperto, ma per la visita alle cappelle occorre prenotare una visita guidata.MARTE 13-3-12, Gamla Stan, Skeppsholmen e il central BadetGamla Stan è il centro storico della città ed è stato una delusione. Vicoli stretti con case colorate dove troppo spesso si trovano negozi chiusi o che vendono souvenir di dubbio gusto. Bella la cattedrale, luminosa, con l’altare in ebano e argento e una statua originale di S. Giorgio e il Drago fatta con corna di alce. La chiesa tedesca invece era chiusa, è aperta dal giovedì alla domenica. Era chiusa anche l’armeria del palazzo reale perché siamo incappati nei preparativi della finale di sci da fondo; in pratica stavano approntando una pista (portando la neve coi camion) intorno al palazzo reale, la qualc osa mi ha lasciata quanto meno perplessa. NN siamo stati fortunati nemmeno col Moderna Museet perché stavano riallestendo le collezioni, quindi erano visibili solo delle copie digitali. Siccome mi sembrava idiota pagare 100SEK per vedere delle copie, abbiamo ripiegato sul National Museet che è stato una piacevole sorpresa: opere di Cranach, Rembrandt, Rubens e 2 esposizioni temporanee decisamente originali. Abbiamo concluso la giornata al Central Badet, custodito in un bel palazzo art nouveau. Il centro nn ha nulla di diverso dalle terme che troviamo anche qua (offre una piscina di circa 20m, idromassaggio, kneipp, sauna e bagno turco; 220SEK l’ingresso, 30SEK il noleggio dell’asciugamano), ma è stato un ebl modo per immergersi ancora di più nella città e per rilassarsi un po’ dopo tanto camminare.