la bradipessa

WE VENETO DI ROCCIA E ACQUA


Sab ad arrampicare a TessariQuello appena passato era il mio ultimo we di 2gg per un bel po' di tempo e quindi volevo sfruttarlo appieno, anche se il meteo nn era molto incoraggiante. Così sab, in una giornata fin troppo calda, ho deciso di andare alla scoperta delle pareti di calcare che si trovano vicino ad Affi: le vedo sempre quando passo sull'autostrada del Brennero e mi avevano sempre affascinato; credo che in quella zona abbiano messo spit su ogni sasso. La scelta è caduta sulla falesia di Tessari. Il posto nn è bellissimo, si arrampica vista autostrada il cui rumore rende difficoltosa la comunicazione tra compagni di cordata, ma ha il vantaggio di avere un avvicinamento quasi nullo e di essere poco affollata (oltre a noi c'erano altre 2 cordate su tutta la palestra). Abbiamo fatto la via del Porce e la Cipriani Sitta. Le 2 vie sono abbastanza simili, con passi di IV+ e alcuni tratti di trasferimento. La via del Porce, anche se più continua, mi è piaciuta meno; l'ho trovata nn particolarmente significativa. Molto belli invece L4 e L6 della Cipriani Sitta.Relazione qui.Dom coi roller nel delta del PoTrasferimento a Bovolenta dove abbiamo dormito all'agriturismo Venturato in camere silenziose e spaziose; un po' fredda la doccia; ottima la cena. Dom ci siamo spostati ancora più ad Est raggiungendo la zona del delta del Po nelle vicinanze di Chioggia. L'idea era di visitare le valli di Rosolina percorrendo 13km lungo un nastro di asfalto che si snoda nell'azzurro: azzurro del cielo che si riflette negli specchi d'acqua delle valli dove si possono avvistare numerosi uccelli tra cui anche i fenicotteri (in FOTO; MIA). Il percorso parte a circa 3km dalla strada che porta a Rosolina Mare e che si stacca dalla Romea. Si parcheggia nei pressi di una fermata dell'autobus e si prende la strada a destra (v. delle Valli). Il percorso nn presenta difficoltà di sorta, è pianeggiante e su buon asfalto: si tratta solo di seguire il nastro di asfalto tra eleganti casoni e zone paludose. Si arriva fino a incontrare la strada che porta ad Albarella e si torna indietro per il medesimo itinerario.Attenzione: in rete avevo letto che la strada era chiusa al traffico; in realtà nn è così: anche se per fortuna poco trafficata, occorre prestare attenzione all'incontro con auto e moto.Pomeriggio a visitare il museo dell'aria al castello di S. pelagio dove si teneva anche un raduno medievale.