la bradipessa

SALITA AL GIOVO


Capita che sogni un viaggio in Patagonia e l'organizzazione di quello che per ora è solo un progetto molto campato per aria porti via così tanto tempo da dimenticarsi di pensare a cosa fare nel we. Così, complice il sab lavorativo, va a finire che si ripiega su un progetto vicino a casa che aspettava lì da un po'. Una bella salita che mi ha reso orgogliosa di me. Una discesa impegnativa, fatta molto a spinta (ma me l'aspettavo e va bene così). Un pisolino sul prato tra i canti degli alpini ubriachi e il belare delle pecore.Lunghezza: 30km, 1100m di dislivelloTipo di itinerario: percorso su asfalto e sterrato (50%; strade sterrate e mulattiere); necessaria la MTBPeriodo consigliato: l'itinerario è percorribile da maggio a novembre, buona ombreggiatura. Io l’ho fatto domenica 09-09-12Tempo di percorrenza: 4hItinerario: Si parte da Germasino (570m). La salita nn pone problemi di sorta: si tratta di raggiungere Garzeno e prendere a destra seguendo le indicazioni per il passo San Jorio. La strada sale a tornanti e con pendenze regolari nel bosco ceduo, asfaltata per circa 11km. Poi diviene sterrata poco prima del bivio per il rifugio Mottafoiada che si ignora sulla destra, ma si continua a salire con buon fondo fino a raggiungere il passo del Giovo e l'omonimo rifugio (di solito chiuso; 1714m).Più complessa la discesa, fatta su una strada militare/mulattiera che si abbassa sull'altro versante sotto la cappelletta. Il primo tratto presenta un fondo molto sconnesso nn facile. Si passa il dosso di Brento e si raggiunge Brenzeglio, oltre il quale il fondo migliora per tornare asfaltato nei pressi del santuario di Garzeno. Si attraversa il paese e si torna al punto di partenza.In FOTO (MIA): il rifugio visto dall'alto. S infatti è salito fino al soprastante rifugio san Jorio. Io invece, felice della mia prestazione, mi sono fermata a guardare le nuvole edormire sull'erba.