la bradipessa

AL COSPETTO DEL RE DI PIETRA, IL MONVISO


Chissà perchè nn avevo mai pensato di salire in vetta al Monviso. In fondo è una bella montagna, dalla forma inconfondibile, che si vede spesso dalle altre cime dell'arco alpino. A LS invece ispirava, era tutto estate che la tirava fuori. Così, passata l'alta stagione, la cordata delle 3S ha affrontato anche questa cima in condizioni quasi invernali. Siamo stati fortunati col tempo: ancora una volta un mare di nubi si stendeva sotto di noi e contrastava con il cielo azzurro. L'arrampicata coi ramponi è stata divertente. Interminabile la discesa e poi eravamo così stanchi che nella terra del tartufo siamo finiti a mangiare in una pizzeria. Cmq una grandissima soddisfazione.I GIORNO: SALITA AL BIVACCORegione: Piemonte, provincia di cuneoLocalità di partenza: da Milano A7, poi A21 uscita Asti; seguire per Alba e  poi per la Val Varaita. Risalirla fino a raggiungere Castello (1600m)Meta: Bivacco Boarelli (2835m): di proprietà della comunità montana val varaita, è sempre aperto e dispone di 12 posti letto (sono decisamente pochi per la frequentazione: sab c'eravamo dentro in 25!!! Per cui se nn si pensa di arrivare molto presto, conviene pensare di aver dietro sacco a pelo e materassino). Acqua dal lago nelle vicinanze (farla bollire!!! Sarebbe inoltre buona norma che gli utilizzatori del bivacco avessero cura di fare i bisogni almeno a 100m di distanza dall'acqua!), illuminazione con pannelli fotovoltaici, no fornello a gas nè materiale da cucinaDislivello: 1200m circa Punti di appoggio: nessunoPeriodo:l'itinerario è percorribile da giugno a ottobre; io l'ho fatto sabato 22-9-12 tempo di percorrenza: 3h45 solo salitacartografia IGC Tipo di percorso: traversata su sentieri ben segnatiDifficoltà: EE (il canalone delle Forciolline è molto ripido e in alcuni tratti attrezzato con corde fisse)Presenza di acqua lungo il percorso: alcune sorgentiItinerario: parcheggiata l'auto nei pressi del rifugio Alevè, ci si incammina lungo una sterrata che risale ripida il vallone di Vallanta. Si ignorano i vari bivi che si staccano a sinistra e anche il primo sulla destra, ma si continua a salire lungo il torrente. Nei pressi di alcune baite con un ponte si passa sulla sinistra idrografica e poco oltre, dopo l'isolata grange del Rio, si prende il sentiero che si stacca a destra (segnavia U11; 1h15). Si entra nel bosco e al bivio successivo si prosegue dritto. Poco oltre si incontra una sorgente e si esce dal bosco. Ora il paesaggio si fa più aspro fino a raggiungere una stretta forra che si risale su sentiero ripido e in parte attrezzato. Al suo termine si incontra un'altra sorgente, il vallone si apre e su terreno pietroso e rocce montonate si raggiunge un colletto da cui si accede al vallone delle Forciolline con gli omonomi laghi dove sorge il bivacco.II GIORNO: SALITA ALLA VETTALocalità di partenza: Bivacco Boarelli (2835m)Meta: Monviso (3841m)Dislivello: 1000m circaPunti di appoggio: bivacco Andreotti (3200m): dispone di 6 posti letto un po' umidiPeriodo: l'itinerario è percorribile da fine giugno a settembre; io l'ho fatto domenica 23-9-12 tempo di percorrenza: 4h30 solo salitaTipo di percorso: mistoDifficoltà: PD (in genere II)Equipaggiamento: imbrago, corda (noi l'abbiamo usata solo in discesa), fettucce, casco e nelle condizioni attuali (neve da 3000m) picca e ramponiPresenza di acqua lungo il percorso: noItinerario: Dal bivacco incamminarsi verso il passo delle Sagnette. Si passa sopra il lago per poi svoltare verso sinistra. Si risale su pietraia fino a una paretina che sbarra la strada ma che si risale facilmente tramite una cengia. Si prosegue nella medesima direzione fino a raggiungere un ampio pianoro da cui è visibile il bivacco Andreotti. Qui noi abbiamo calzato i ramponi. Si raggiunge quindi il bivacco attraversando il pianoro e piegando verso destra. Si volge poi a sinistra risalendo un ripido pendio che porta alla base del primo saltino di roccia. Tutta la salita è un susseguirsi di salti di roccia alternati a fasce di raccordo su terreno detritico (ieri innevato). Basta seguire i numerosi bolli gialli che ci condurrano in vetta. Descrizioni più dettagliate si trovano facilmente in rete (per es qui)Discesa per la via di salita.In FOTO (MIA): gli ultimi metri prima di arrivare in vetta.