la bradipessa

PROVE TECNICHE PER LA PATAGONIA SULL'APPENNINO TOSCO-EMILIANO


In realtà la prova l'ha fatta S che ha messo nello zaino l'inverosimile; ho temuto che ci mettesse anche picca e ramponi giusto per far peso. Il mio zaino invece era tollerabile, anzi, ne ho portati di più pesanti. Cmq il giro è andato bene: 47km tra panorami diversissimi. Abbiamo camminato tra boschi di faggio vestiti d'autunno e tra pinete, su crinali e per praterie. Ci volevano proprio 2gg così per riprendersi dalla settimana precedente che era stata davvero faticosa. Bello ritrovare il senso del tempo nella solitudine e nel silenzio.I giorno: Ligonchio, Porraie, sentiero 00Regione: Emilia Romagna, provincia di Reggio EmiliaLocalità di partenza: A1 fino a parma, poi risalire la val d'Enza fino a castelnuovo nei Monti, quindi prendere a sinistra per Ligonchio (1277m)Meta: passo delle Forbici (1575m)Dislivello: itinerario con saliscendi per un totale di 1200m circaPunti di appoggio: Bivacco Al Piano (1440m): ricovero di emergenza con cucina a gas e a legna; no letti, no acquaRifugio Bargetana (1750m): Dispone di 37 posti letto, servizi con acqua calda ed è aperto con servizio di alberghetto da giungo a ottoreperiodo: l'itinerario è percorribile da aprile a novembre; io l'ho fatto sab 20-10-12tempo di percorrenza: 7h30Tipo di percorso: traversata su sentieri ben segnaticartografia Multigraphicdifficoltà: EPresenza di acqua lungo il percorso: pocaItinerario: Si parcheggia l'auto appena a monte del paese e ci si incammina per una strada asfaltata a sinistra (indicazioni per il rifugio Bargetana; sentiero 633). La si lascia quasi subito per una strada cementata a sinistra che ben presto diventa sentiero che sale nel bosco deciduo (fontana). Poco sopra si ritrova l'asfalto che si segue a sinistra in salita per alcune centinaia di metri, fino a trovare una strada sterrata a destra (indicazioni per il Monte Sillano). La si segue brevemente in piano e poi si prende una mulattiera a sinistra. Questa raggiunge il bivacci Il Piano e continua a salire. Si trascura un bivio a destra per il valico della Comunella e si prosegue dritto. Al bivio successivo ancora dritto, in discesa. Poco oltre occorrerebbe seguire a sinistra per la presa Alta, noi invece abbiamo continuato dritto per una sterrata che va a perdersi. Cmq proseguendo dritto e mantenendo la quota, si confluisce nuovamente sul sentiero 629a che esce dal bosco e sale verso il crinale. Qui piega bruscamente a destra andando a immettersi sulla gea (segnavia 00) poco oltre il passo delle porraie (1800m). Si prosegue dritto, sulla dorsale ampia e pratosa raggiungendo in breve la cappelletta di S. bartolomeo posta a poca distanza dal passo di Romecchio (1655m). Qui ci sono 2 possibilità. Noi abbiamo scelto la variante bassa che, ignorato un bivio a sinistra per Ligonchio, prosegue nel bosco e raggiunge il rifugio Bargetana (acqua). Si continua sulla sterrata alle spalle del rifugio per lasciarla ben presto per un sentiero che si stacca a destra. In beve si raggiunge il lago della Bargetana (1762m). Si passa sopra l'emissario su di un ponticello e si prosegue in salita guadagnando la cresta nord ovest del Prado. la si segue verso sinistra arrivando in vetta (2054m). Ancora lungo il crinale, lasciando sulla destra le modeste elevazioni di Monte Vecchio e Monte cella arrivando infine alla Bocca di massa (1816m). Qui si piega a sinistra, ancora sul crinale per circa 2km, per poi tuffarsi nel bosco e, con discesa un po' più ripida, si raggiunge il passo delle Forbici.MANGIARE E DORMIRE: ovviamente in tenda! L'abbiamo montata a lato della cappelletta. L'unico problema è che nn c'è acqua, ma S. per far carico ne aveva portata in abbondanza. per cena risotto liofilizzato arricchito con un porcino trovato per strada.II giorno: Passo delle Forbici - Rifugio Leonardo - passo lama Lite - Cusna e rientro a LigonchioLocalità di partenza: passo delle forbici  (1575m)Meta: Monte Cusna (2121m)Dislivello: itinerario con saliscendi per un totale di 800m circaPunti di appoggio: Rifugio S. Leonardo (1240m): dispone di 12 posti letto ed è sempre aperto per autogestione previo ritiro chiaviRifugio Segheria (1410m): è aperto con servizio di alberghetto nei we durante tutto l'anno e continuativamente da giugno a settembreRifugio Battisti (1761m): di proprietà del CAI di reggio Emilia, dispone di 27 posti letto ed è aperto con servizio di alberghetto nei we durante tutto l'anno e continuativamente in luglio e agosto Rifugio Emilia 2000: posto all'arrivo di una seggiovia, verte in stato di grave abbandono. Si salva solo la sala da pranzo con tavoli e panche in legnoperiodo: io l'ho fatta domenica 21-10-12tempo di percorrenza: 5h30Tipo di percorso: traversata su sentieri ben segnatidifficoltà: E (EE la salita per la via diretta al Cusna, cmq evitabile)Presenza di acqua lungo il percorso: pocaItinerario: Dal passo si prende il sentiero 603 che scende a destra nel bosco. Poco sotto si incontra un ruscelletto e al bivio successivo si tiene la sinistra sul sentiero 691 che si abbassa fino al fondo valle. Si attraversa un torrente su di una passerella in legno e subito dopo si volge a sinistra sul sentiero 605a che, lungo il corso del Dolo sale a confluire sul 605. Si ignora il 605b e si continua fino al rifugio Segheria (acqua). Qui si prosegue sul medesimo segnavia seguendo le indicazioni per il passo Lama Lite. Si esce dal bosco e, per prati, si raggiunge il passo. Si confluisce su una sterrata che si segue verso destra passando nei pressi del rif. Battisti. Continuiamo dritto, in direzione del Passone. Al bivio successivo tenere la sinistra e poi la destra (segnavia 607) camminando tra le praterie del Cusna. Si raggiunge lo spartiacque e, con alcuni saliscendi, si raggiunge la stazione a monte di una vecchia seggiovia. Ancora dritto fino al pendio terminale del Cusna che si risale con alcuni facili passaggi su roccette.per la discesa, ci si abbassa sul versante opposto (segnavia 627), a sinistra, per ripidi prati fino al dosso delle Veline. Qui prendere a destra (segnavia 623) in falsopiano. Poco oltre ancora a sinistra (segnavia 625), in ripida discesa nel bosco. In corrispondenza di una radura il sentiero tende a perdersi, ma i segnavia bianco/rossi ci indicano con sicurezza la strada da seguire. Di nuovo nel bosco fino a confluire in una sterrata che si imbocca a destra in discesa. Si passa un ponte e una sbarra (acqua), si arriva al lago Presa Alta e si continua a seguirla per oltre 1km. Poco prima di un ponte, in corrispondenza di alcuni tavoli da picnic, prendere a destra. Passare il fiume su di un ponte e proseguire lungamente su sentiero pianeggiante, a tratti protetto da parapetto (acqua), fino a sbucare sulla strada asfaltata percorsa il giorno prima. Da qui all'auto per il percorso di salita.In FOTO (MIA): la nostra tenda al passo delle forbici