la bradipessa

PROVE TECNICHE PER LA PATAGONIA, II PARTE: INTORNO ALLA BECCA DI VIOU


Ormai sento la Patagonia sempre più vicina. Sett scorsa S. ha preso i sacchi a pelo e la tenda, quindi nel ponte nn potevamo certo esimerci dal fare la II prova tecnica. Ne è uscito un giro di 35km intorno alla Becca di Viou che ci ha regalato bellissimi panorami sulle montagne sopra Aosta e splendidi contrasti tra i larici rossi e gialli e il candore della prima neve. Girare in tenda mi piace tanto, dà una bellissima sensazione di libertà e l'incanto del mattino (in FOTO; MIA) ripaga di tutto, della fatica e del freddo.I giorno: da Vernosse all'alpe di ViouRegione: Valle d'Aosta, valpellineLocalità di partenza: A5 uscita aosta Est; si risale la valle del Gran S. Bernanrdo e poi si prende a destra lungo la valpelline che si risale fino a Vernosse. Attraversato il paese, si passa sul ponte di Bagneraz, poco oltre il quale termina la carrozzabile (1280m; sacrsissime possibilità di parcheggio)Meta: Alpe di Viou (2078m)Dislivello: itinerario con saliscendi per un totale di 1350m circaPunti di appoggio: nessuno; all'alpe di Viou c'è un locale che può servire da ricovero di emergenza con un tavolo, una cucina a legna e un gran casino; no posti lettoperiodo: l'itinerario è percorribile da metà giugno a metà ottobre; io l'ho fatto un po' fuori stagione, vene 2-11-12: utili le ghette, manto nevoso continuo da 2000mtempo di percorrenza: 5h45Tipo di percorso: traversata su sentieri ben segnati, a tratti disagevoli per alberi caduticartografia Kompassdifficoltà: EPresenza di acqua lungo il percorso: dovrebbero esserci diversi punti acqua, ma forse per la stagione ne abbiamo trovati meno di quelli che ci aspettavamoItinerario: dalla fine della strada asfaltata, si prosegue dritto su sterrata che con saliscendi si mantiene intorno a quota 1300me raggiunge l'alpe Verdignoletta (1379m; 45'). Ancora su poderale si raggiunge il caseggiato di Chez carmin dove si imbocca il segnavia 7, dapprima al margine dei prati, poi mulattiera evidente nel bosco che sale con una lunga diagonale verso sud. Si raggiunge quindi un costone alberato da risalire fino ad alcuni pascoli abbandonati a quota 1720m. Qui il sentiero si fa meno evidente, ma basta mantenere la quota e attraversare il prato per ritrovarlo nuovamente all'ingresso del bosco. Segue un'altra lunga traversata sino a rimontare su un costone. Si toccano i resti di muri di contenimento, si scende brevemente e si continua a traversare su ampia cengia fino a raggiungere i terrazzamenti dell'alpe Verney (1730m; 2h30). Si continua dritto ad attraversare la poderale, per poi imboccare il segnavia 1 e risalire leggermente al margine del bosco, prima di entrarvi con percorso orizzontale. Si incontra una sorgente a quota 1800m e si raggiunge l'alpe Chantè de Meye (1854m). Il sentiero segue le innumerevoli pieghe delle montagna compiendo un semicerchio in direzione sud ovest. Si continua lungamente nel bosco, passando a monte dell'alpeggio Rond. Trascurando le eventuali deviazioni, si raggiunge l'alpeggio di Praperiaz. Da qui si continua per poderale, in leggera discesa, Quando si confluisce sulla sterrata che risale da Blavy, occorre imboccarla in salita. Seguendo il segnavia 105 si tagliano ove possibile i tornanti e poi la si lascia per un sentiero che sale a svolte nel bosco. Incontrata una sorgente, si confluisce nuovamente sulla sterrata che si lascia ben presto ancora per il sentiero che, per pascoli, raggiunge l'alpe di Viou.Note: in realtà nn volevamo raggiungere l'alpe Praperiaz, ma volevamo seguire il sentiero 22 che rimane in quota. Nonostante sulla Kompass sia segnato come un'autostrada, nn siamo riusciti a trovarlo...MANGIARE E DORMIRE: ovviamente in tenda! L'abbiamo montata davanti alle baite. In estate dovrebbe anche esserci acqua, noi abbiamo sciolto la neve e dunque nn abbiamo avuto problemi. per cena zuppa e uova al burro con purè.II giorno: Alpe di Viou - passo di Viou - vallone di Arpisson - colle Foillou - alpe VerdignolettazLocalità di partenza: alpe di Viou (2078m)Meta: Vernosse (1280m)Dislivello: itinerario con saliscendi per un totale di 1100m circaPunti di appoggio: bivacco Penne Nere (2740m): posto nei pressi del colle di Viou, è stato recentemente inaugurato, è sempre aperto e dispone di 18 posti letto e cucina a gas; no acquaperiodo: io l'ho fatta sab 3-11-12: necessarie le ciaspole per la discesa nel vallone d'arpissonIMPORTANTE: NN mi sento di consigliarlo come itinerario invernale perchè si svolge su terreno a tratti delicato e che necessita un'attenta valutazione del manto nevosotempo di percorrenza: 6hTipo di percorso: traversata su sentieri ben segnatidifficoltà: E Presenza di acqua lungo il percorso: dovrebbero esserci diversi punti acqua, ma forse per la stagione ne abbiamo trovati meno di quelli che ci aspettavamo Itinerario: Salire sopra l'alpeggio verso dx in una macchia di larici, scavalcare un costone e, a svolte tra i prati, raggiungere l'alpe Tsa da Viou (2202m). Si raggiunge il ripiano alla base del Mont Mary che si attraversa in diagonale fino ad affrontare, con ripide serpentine, il pendio che conduce al colle di Viou (2697m; 2h10). Qui abbiamo lasciato il sentiero che scende con lunga diagonale a sinistra, ma siamo scesi direttmanete verso il fondo del vallone di Arpisson, per poi piegare a sinistra e raggiungere l'omonimo lago. Lo abbiamo costeggiato sulla destra orografica, tornando a prendere il sentiero nei pressi dell'emissario. Si scende a lato di questo nel profondo impluvio, puntando a un poggio con ruderi, ma prima di arrivarvi si pega a sinistra ad attraversare il torrente e, con una serie di svolte, ci si abbassa fino alla conca che ospita le baite di Foillou. Sempre sul sentiero 105, si sale in diagonale verso ovest a rimontare una spalla fino a giungere ad un ampio vallone che si attraversa puntando alla fascia rocciosa terminale a destra. La si risale con un paio di svolte e si raggiune il col de Foillou ( 2437m). Scesi pochi metri sul versante opposto, si compie un lungo traverso verso sinistra, per poi portarsi verso il centro del vallone. Si attraversa interamente l'ampia conca fino a un'incrocio con palina dove si prende a sinistra abbassandosi con segnavia 4 fino all'alpe Verdignolaz (1958m). Il sentiero continua a scendere, dapprima dolcemente per prati, poi ripidamente nel bosco. Si sfiorano i ruderi di Curtellet e si torna a  Chez carmin. Da qui all'auto per la strada percorsa il giorno prima.