la bradipessa

IL MIO TERZO GRIGNONE: IN INVERNALE, PER LA CRESTA DI PIANCAFORMIA


E' vero, nn amo mai salire 2 volte sulla stessa montagna. Ma ci sono montagne dove mi capita e mi piace ritornare, sempre per vie diverse e che quindi mi regalano sempre emozioni diverse. Il Grignone è una di queste. Sabato ci sono salita per la terza volta, la prima in invernale lungo la cresta di Piancaformia. Il resto poi sta in come la vedi. Se lo scopo era fare una gita breve, vicino a casa, senza levatacce per riprendersi dall'influenza, abbiamo sbagliato tutto. Se invece lo scopo era provare qualcosa di nuovo realizzando un piccolo sogno che avevo lì da un po', allora l'obiettivo è stato centrato e poco importa essere usciti alla bocchetta del Guzzi per le condizioni nn ottimali.Regione: Lombardia, provincia di LeccoLocalità di partenza: SS36 uscita Bellano, quindi scendere sul lungolago e raggiungere varenna da dove si seguono le indicazioni per Esino Lario. Appena fuori dal paese, prendere a sinistra: indicazioni per il Cainallo (1250m)Meta: Grignone (2410m)Dislivello: itinerario con saliscendo per un totale di 1350m circa Punti di appoggio: rifugio Bogani (1822m): di proprietà del CAI di Monza, dispone di 50 posti letto ed è aperto con servizio di alberghetto da metà giugno a metà settembre e nei we nel resto dell'anno; 348 2831436 Rifugio Brioschi (2410m): eletto rifugio del cuore da meridiani montagna, è di proprietà del CAI Milano e dispone di 36 posti letto; è aperto con servizio di alberghetto continuativamente da metà giugno a metà settembre, nei we e il mercoledì nel resto dell'anno; 0341-910498, 328-8647386Periodo: l'itinerario è percorribile tutto l'anno, con difficoltà diverse a seconda della stagione: in estate si tratta di una semplice camminata, spt se si esce alla bocchetta del Guzzi, mentre in inverno l'itinerario presenta caratteristiche alpinistiche; io l'ho fatto sabato 12-1-13; condizioni nn ottimali: poca neve e inconsistente; i ramponi si calzano in salita alla bocchetta di Piancaformia, mentre in discesa è consigliabile tenerli fino all'auto perchè il sentiero presenta tratti ghiacciati, spesso nascosti dalle foglietempo di percorrenza: 3h30 salita + 2h30 discesa = 6h totTipo di percorso: mistoDifficoltà: F+/PD in base alla quantità di neveEquipaggiamento: normale da alpinismo: ramponi e picozza; possono essere utili uno spezzone di corda e artva, pala e sondaCartografia: KompassItinerario: - Avvicinamento: parcheggiata l'auto nei pressi degli impianti di risalita ove d'inverno la strada diventa nn percorribile, si imbocca una sterrata che passa sotto agli skilifit e si immette sulla rotabile che conduce al Vo di Moncodeno oltre i tornanti. Si attraversa lo spiazzo che d'estate è adibito a parcheggio e si imbocca il sentiero a destra. Si ignora un bivio a destra per il Monte Croce e si compie un ampio semicerchio nel bosco. Si ignora un secondo bivio a sinistra (indicazioni per il rifugio Bogani) e in breve si raggiunge la bocchetta di Prada (1622m). Qui si svolta a sinistra raggiungendo in breve la cappelletta degli alpini (1h).- La via: il primo tratto è ancora su sentiero nel bosco, segue poi un ripido traverso che conduce alla bocchetta di Piancaformia (1804m). Si sale ora più decisamente e, superato uno spiazzo panoramico, si raggiunge la cimetta di Piancaformia (2063m). Si prosegue sempre in cresta con alcuni saliscendi talvolta esposti fino a giungere a un primo breve salto roccioso che conviene salire direttamente (II). La cresta si fa ora più ampia e pianeggiante fino alla bocchetta del Guzzi. Qui ci sono 2 possibilità:1) proseguire lungo la cresta superando un altro breve salto roccioso (III) e altri saliscendi, alcuni con pendenza di 50° e talvolta molto esposti fino ad affrontare un ultimo tratto più semplice;2) abbassarsi leggermente a sinistra immettendosi sulla via della Ganda; si compie un traverso e si affronta il ripido canale (35°) terminale raggiungendo il rifuio Brioschi posto poco sotto la vetta del Grignone.- Discesa: si scende lungo il canale nord, poi si piega a sinistra (direzione nord-ovest) compiendo un lungo traverso; prestare attenzione in questo tratto a seguire le paline che indicano il percorso perchè ci sono delle forre. Giunti nei pressi della bocchetta del Guzzi, proseguire in discesa in direzione nord abbassandosi fino al rifugio Bogani. Subito sotto il rifugio, si ignora un bivio a sinistra raggiungendo la vicina alpe di Moncodeno. Trascurare anche il bivio per la valle dei Mulini a destra e scendere ancora. Segue poi un tratto in salita che ci riconduce nei pressi della Bocchetta di Prada. da qui all'auto per la strada percorsa all'andata.In FOTO (MIA): un tratto delle cresta vista durante la discesa