la bradipessa

CIASPOLALUNA AL RIFUGIO JERVIS


Nonostante l'incazzatura dell'anno scorso, ci sono ricaduta e anche quest'anno ho organizzato la solita ciaspolata in notturna. Delegando molto di più nella fase organizzativa, è andata decisamente meglio: sono riuscita a litigare con una sola persona, decisamente inaffidabile. Ma forse dovevo già saperlo e come al solito incazzarmi nn è servito a nulla. In ogni caso, anche quest'anno eravamo un buon numero (nn so di preciso quanti, credo 26) e anche quest'anno l'evento ha riscosso successo lasciando tutti soddisfatti. Bella la valle, buona la cena in rifugio, di soddisfazione la cima salita l'indomani con una cresta nn proprio banale. L'unico neo è che siamo partiti troppo presto e la luna è riuscita a superare le pareti che chiudevano la valle solo poco prima che arrivassimo in rifugio. Come sempre complimenti a tutti i partecipanti, in particolare a chi ha battuto la traccia (io sono sempre stata nella retrovie controllando di nn perdere pezzi) e agli 11 in vetta e una menzione speciale va a Nevermind che, pur nn essendo in forma, ha tenuto duro ed è arrivato fino in cima.I giorno: salita al rifugioRegione: Piemonte, provincia di TorinoLocalità di partenza: A4 fino a Torino, quindi prendere la tangenziale e poi A55 fino a Pinerolo. da qui seguire le indicazioni per la val Pellice che si risale fino a Villanova (1225m)Meta: RIFUGIO W. JERVIS (1732m): di proprietà del CAI Val Pellice, è sempre aperto e dispone di 90 posti letto in camere e camerate; gestore competente e disponibile, bagni con doccia calda, standard di pulizia molto buoni, 38€ la mezza pensioneDislivello: 500mPunti di appoggio: nessuno periodo: l'itinerario è in genere percorribile da dicembre a inizio aprile; io l'ho fatta sabato 26-1-13: neve dalla partenzatempo di percorrenza: 1h30 Tipo di percorso: traversata su mulattiera strada innevata battutacartografia IGCdifficoltà: T/E  Pericoli oggettivi: la parte bassa dell'itineraio può essere soggetta a caduta valanghe; informarsi presso il rifugio sulla percorribilità dell'itinerarioItinerario: lasciata l'auto nell'apposito spiazzo al termine della strada, ci si incammina tra le case di Villanova ad imboccare la mulattiera. Questa compie un primo traverso, poi acquista quota con alcuni tornanti immettendosi sulla strada sterrata nei pressi della cascata del Pis. Si segue ora la strada che alterna traversi ad alcuni tornanti fino a raggiungere la conca del Pra. Qui si svolta a destra e si raggiunge in breve il rifugio già visibile.II giorno: Cima barantLocalità di partenza: rifugio Jervis (1732m)Meta: Cima Barant (2425m)Dislivello: 700mPunti di appoggio: nessunoperiodo: l'itinerario è in genere percorribile da dicembre a aprile; io l'ho fatta domenica 27-1-12: sulla parte terminale il vento aveva eroso il manto nevoso fin quasi al terrenotempo di percorrenza: 2h30 solo salitaTipo di itinerario: A/R per la stessa viadifficoltà: E Pericoli oggettivi: prestare attenzione da quota 2200mItinerario: dal rifugio ci si abbassa ad attraversare il torrente su di un ponticello di legno, poi si piega a destra fino a individuare la strada militare che sale al colle barant. La si imbocca in salita nel lariceto che si fa più rado man mano che si sale. La si segue fino all'ultimo tornante (2200m circa) dove la si lascia per affrontare un ripido pendio che porta in cresta. Seguirla verso destra fino in vetta.Discesa per la via di salitaIn FOTO (MIA): la conca del Prà inondata dalla luce della luna e il rifugio Jervis