la bradipessa

PERCHE' GLI ITALIANI NN AMANO LA MONTAGNA


Se chiedete a qualcuno dove preferisce andare in vacanza, la maggior parte delle persone risponderà "al mare". Anche se nn sa nuotare. Perchè?Di certo il rapporto dell'uomo col mare è molto più antico, basti pensare ai fenici e a tutti quelli che sono venuti dopo, fino a Cristoforo Colombo e oltre. La scoperta della montagna è invece recente. Nel medioevo nessuno si sarebbe sognato di salire su una montagna per il gusto di farlo. I monti erano presenti nell'immaginario collettivo come luoghi abitati da dei (l'Olimpo, per esempio) e da altre creature fantastiche. E' stato nel '700, con l'Illuminismo e la voglia di capire il mondo che ci circonda, che l'uomo ha iniziato a interessarsi al mondo del verticale: le montagne sono diventate dei musei a cielo aperto, delle palestre per i geologi. Poi il Romanticismo ha rinsaldato questo interesse: le gole e la solitudine ben si accordano con i concetti di sublime e spaventoso che animano questa corrente. Così nell'800 giovani inglesi hanno iniziato a includere la valle di Chamonix nei loro viaggi di formazione e tornavano in patria con racconti fantastici: di un regno dove la neve esiste anche d'estate. Ci si avvicina quindi all'alpinismo moderno, al desiderio di misurarsi con se stessi, la ricerca dell'impresa. La vita in montagna era però una vita povera, fatta di terrazzamenti rubati alle rocce, di alpeggi sperduti. E quindi con l'avvento dell'industrializzazione piano piano questo mondo si è spopolato. la gente è confluita nelle grandi città, attratta dal miraggio di una vita più facile. Infine la diffusione dell'automobile come status symbol e bene di massa ha accentuato questo allontanamento: era il simbolo della comodità, della velocità, del tutto subito. Una vetta invece viene conquistata un passo alla volta, un respiro alla volta e può richiedere qualche sacrificio. Sicuramente una buona dose di sudore, talvolta anche di sopportare la fame e la sete. Eppure la soddisfazione di voltarsi e vedere la strada percorsa e la valle ai nostri piedi secondo me nn ha uguali. E mi piace pensare che "le montagne sono le preghiere di Dio".