la bradipessa

PASQUA SULLA CIMA DI PESCIOLA


Quello che amo di più della mia vita è la libertà. Libera da impegni/obblighi famigliari, ho potuto sfruttare la finestra di bel tempo caduta proprio nella giornata di Pasqua andando alla scoperta di un nuovo, selvaggio angolo di Orobie. E' incredibile come ormai conosca bene le valli del Piemonte e le Orobie rescano sempre a regalarmi angoli nuovi e sorprendenti. Il problema è stato che, ferma ormai da più di un mese per quel che riguarda lo scialp, 1340m di dislivello erano davvero troppi. Alla fine ho mandato avanti S. e al grido di "Boia chi molla" sono salita lentamente arrivando in qualche modo in cima, ma gli ultimi 300m sono stati davvero una tortura. La discesa cmq è andata meglio di quel che temevo e anche queste son soddisfazioni. Ora speriamo che arrivi il sole che per questa primavera ho davvero tanti progetti.Regione: Lombardia, provincia di SondrioLocalità di partenza: SS36. Appena entrati nel comune di Ponte in Valtellina, prendere una stradina a destra che, con indicazioni per Arigna e Briotti, si abbassa fino a un ponte e risale sul versante orobico. Giunti a un gruppo di case, prendere a sinistra la strada sterrata di servizio della diga e seguirla fino al suo termine (1041m)Meta: Cima di Pesciola (2368m)Dislivello: 1340mPunti di appoggio: rifugio Pesciola (2005m): ricavato nel 1997 da una vecchia baita ristrutturata e gestita dall'associazione Amici di Briotti, dispone di 20 posti letto con coperte e cucina a gas ed è sempre aperto previo ritiro chiavi presso l'associazione.Difficoltà: MSpericoli: itinerario considerato abbastanza sicuro in ogni condizionePeriodo consigliato: dicembre-marzo; io l'ho fatta domenica 31-3-13: neve dall'auto, un po' di tutti i tipi: un po' crostosa in alto, poi bella farinosa, poi gessosa, infine primaverile, cmq sempre ben sciabileTempo di percorrenza: 3h solo salitatipo di percorso: A/R per la stessa viaCartografia: KompassItinerario: parcheggiata l'auto nel piccolo spiazzo appena a monte della centrale, ci si incammina lungo la stradina che con alcuni tornanti raggiunge i prati di Foppa (1360m). Qui occorre tenere la sinistra (palina segnaletica) proseguendo sempre su sterrata che passa nei pressi delle baita Moretti e poi, con ampio semicerchio verso destra, raggiunge la baita Campei (1647m). Poco oltre si entra in un rado bosco che si attraversa senza percorso obbligato. Giunti ai piedi del pendio sovrastante, lo si rimonta con diagonale verso sinistra portandosi sullo spartiacque tra la Valle Armisa e la Val Malgina dove, a breve distanza, sorge il rifugio Pesciola. Piegare a destra a risalire una valletta a tratti un po' ripida che termina in una piccola conca chiusa tra 2 creste che scendono dalla sovrastante cima del Druet. La vetta della Cima Pesciola è a destra, individuando il punto più alto.Discesa: volendo (e con neve sicura) è possibile scendere anche a destra, direttamente sul vallone soprastante le baite, ma io ero davvero stanchissima e ho preferito scendere per la via di salita. In FOTO (MIA): panorama sulla testata della valle che chiude i prati di Foppa