la bradipessa

QUANDO STIRARE E' UN PIACERE


L'anno scorso, prima dell'estate, il ferro da stiro di mia madre, che aveva all'incirca la mia età, è definitivamente defunto e lei ne ha comprato un altro che aveva associato un we in agriturismo in omaggio. Siccome i miei nn amano spostarsi, l'omaggio è stato ceduto a me. La riscossione del premio in realtà nn è stata così semplice, tanto che mi ero quasi rassegnata al fatto che fosse passato tutto in cavalleria. Invece all'inizio dell'anno la bella sorpresa: ci era stato assegnato un we in Trentino. Lo scorso, per la precisione. Così sab siamo partiti con l'auto carica come quella dei profughi verso la parte d'Italia dove il meteo sarebbe stato piovoso per tutto il we. In realtà il tempo nn è stato così male e il we è stato estremamente piacevole. Mi sono sentita coccolata e rilassata, per cui visto che si avvicina il mio compleanno, se qualcuno nn sapesse cosa regalarmi una smart box sarebbe estremamente gradita.I GIORNO: PEDALANDO NELLE VALTENESILunghezza: 52km con numerosi saliscendi per un totale di 800m di dislivelloTipo di itinerario:itinerario su sterrato facile (strade sterrate) e asfalto, necessaria la MTBPeriodo consigliato: L'itinerario è in genere percorribile tutto l'anno, sconsigliato nel periodo più caldo. Io l'ho fatto sabato 6-4-13Tempi di percorrenza: 4h30Descrizione: si parte da Cunettone dove si parcheggia nei pressi di un centro commerciale. Si percorrono poche centinaia di metri in direzione Salò e, nei pressi di un distributore, si prende una strada asfaltata a sinistra in salita che si inoltra tra i campi. All'incrocio proseguire dritto, poi prendere subito a destra. Si raggiunge quindi Raffa, si attraversa il paese e lo si lascia percorrendo v. Benaco. Svoltare in v. Case Sparse e poi a sinistra in discesa in v. Molaria. Dritto fino a Pieve di manerba. Giunti sulla provinciale svoltare a destra e prima del distributore IP di nuovo a destra. Seguire i segnavia bianco/rossi che ci condurranno fino a Balbiana di Manerba, quindi sempre seguendo i segnavia prendere per Porto Dusiano fino all'incrocio con la SP39 dove si gira a destra per Moniga. proseguire dritto fino a incontrare la SS572. Al semaforo dritto, poi a destra in v. Monte tapino in salita. Seguire per Lonato, poi prendere a sinixtra in v. dell'Artigianato. Raggiungere l'abbazia di Maguzzano, poi a sinistra costeggiandone le mura. Al termine a destra, dritto fino a un ponticello dove occorre tenere la destra su una traccia un po' inerbita: seguirla fino a incontrare l'asfalto dove si svolta a sinistra in salita. Al termine girare a destra seguendo le indicazioni per Fenilia. Attraversare v. Tugurio e proseguire dritto fino a incontrare l'asfalto nei pressi della trattoria Orchidea. Svoltare a destra, attraversare la SP e imboccare v. predaschera a sinistra. Continuare in v. S. Anna. Dopo circa 2km, in discesa, prendere a sinistra v. Calvino e proseguire dritto fino a castello di Drugolo. Costeggiare il borgo, poi prendere a destra raggiungendo in breve Morti della Selva. Qui seguire i segnavia biancor/rossi del sentiero Valtenesi fino a Polpenazze. Qui imboccare a sinistra la ciclabile che porta a salò e seguirla fino ai laghetti di Sovenigo. Ci si porta quindi sulla SP25 che in veloce discesa ci riconduce a Cunettone.Note: percorso molto vario e bello, su sterrato facile ma di soddisfazione per i continui saliscendi.Mangiare e dormire: l'agriturimo in omaggio era l'antica residenza da Poda a Flavon. Stanze standard, ottima colazione. Cena al ristorante Centrale a base di tortei di patate e affettati; nn light ma davvero ottima.II GIORNO, RELAXL'idea era di andare a fare un giro con gli sci, ma quando ci siamo svegliati piovigginava. Così siamo tornati a letto per poi andare a visitare il castello di Thun e trascorrere il pome alle terme di Merano. La zona comune, piena di bambini, è un po' rumorosa. Molto meglio la zona nudista con le saune. Cena a Bolzano in birreria.III GIORNO, COI ROLLER SULL'ADIGE - III PARTELo so, manca la II parte, ma visto che il maltempo arrivava da Sud-ovest, invece di partire da Rovereto dove eravamo arrivati l'altra volta, siamo partiti dalla stazione di Salorno e abbiamo percorso 35km in 3h30 verso nord, tra i meleti, fino a Bolzano. Il percorso, su asfalto un po' granuloso ma cmq sempre ben pattinabile, è paesaggisticamente più interessante di quello percorso l'altra volta, spt l'ultima parte con alcuni saliscendi in ambiente selvaggio. Bella anche la parte di pattinata urbana a Bolzano, tra splendide fioriture primaverili. L'itinerario è semplice, si tratta di seguire la ciclabile lungo gli argini dell'Adige. Si incontrano alcune panchine, spesso con annessa fontanella e a Ora c'è anche un bar che può fungere da punto di ristoro. Direi che il percorso è di media difficoltà, con alcuni saliscendi ma niente di drammatico, anche se io dopo il volo fatto sulla Bellinzona-Locarno ho il terrore di qualunque minima discesa, ma ho sviluppato un'ottima tecnica per scendere in qualche modo. L'unica nota negativa è il volo che ho fatto causa sassolino: avevo le protezioni per cui nn mi sono fatta niente, ma ho distrutto i pantaloni della tuta; erano vecchi, già tutti rammendati, ma mi facevano un bel sedere e quindi sono cmq dispiaciuta.Cena a base di pesce di lago e tartufo del Baldo a Lazise; ottima.In FOTO (MIA): colori e fioriture primaverili in Valtenesi, ma anche lungo l'Adige era lo stesso: piano piano la primavera sta avanzando, nonostante tutto...