la bradipessa

GRATIN DI PASTA ALLE ZUCCHINE


Sempre più spesso mi fermo a riflettere quanto il nostro modo di vedere modifichi la percezione della realtà. Per es durante la ciaspolaluna MT è andata in crisi. Forse è stata un po' anche colpa mia che ho ritenuto che 700m fossero un dislivello sopportabile da tutti. Fatto sta che, diversamente da me che avrei cominciato a pensare quanto nn fossi all'altezza della situazione e che mi sarei sentita di peso, lai all'arrivo all'auto ha sentenziato: "Come prima ciaspolata credo di essere stata fin troppo brava. E la prossima volta andiamo con gli sci? Allora sì che mi divertirei!" Dopo aver cercato inutilmente di spiegarle che andare con gli è molto più faticoso e difficile senza farle cambiare idea, ho lasciato perdere e ho iniziato a pensare che forse avrei qualcosa da imparare da quell'atteggiamento di sicurezza. Peccato che poi mi scontro sempre con persone molto più brave di me. Per es G. NN importa che lei sia nata in montagna e abbia un'esperienza ben maggiore della mia. Quello che conta è secondo me l'attitudine. E io nn ho il fisico nè la forza della vera alpinista. NN ho nemmeno la testa in realtà: mi scoraggio facilmente. E qui si torna al discorso di prima. Poco importa che S mi dica sempre che nn devo confrontarmi solo con chi è più bravo di me: quante ragazze ci sono in grado di fare quello che faccio io? Forse qui entra in gioco anche la mia educazione: i miei mi hanno sempre spinto all'eccellenza, dicendomi di prendere a modello chi era migliore di me e nn viceversa. Fatto sta che io nn posso confrontarmi con la ragzza media che passa il we al centro commerciale o al cinema. NN perchè penso che sia meno di me ma perchè sarebbe come confrontare un sandalo col tacco 12 con uno scarpone da alpinismo: sono diversi. Cmq G mi piace davvero anche perchè è una ragazza piacevole ed estroversa, che mi ha fatto riflettere anche su un'altra cosa. Io stessa mi sono sempre considerata estroversa, ma in realtà mi rendo conto di come forse fosse solo una facciata. Un modo per evitare che le persone arrivassero davvero al mio io. Vorrei cambiare. Vorrei smettere di aver paura delle emozioni. E' anche vero che conosco troppo poco G per inquadrarla. AC ha commentato: "Mamma mia, quanto parla!" Quindi forse nn c'è modo di andar bene a tutti. Forse l'unico vero segreto è imparare a conoscersi, accettarsi per quello che si è, lavorando sui propri limiti e sulle proprie paure per arrivare ogni volta un po' più in alto, un po' oltre. Ed è quello che vorrei riuscire a fare io, su cui mi sembra di star lavorando.Ingredienti (per 2 persone): 160g di pasta corta, 100g di robiola, 250g di zucchine, 2 cucchiai di pecorino grattuggiato, 2 cucchiai di pinoli, basilico, sale, pepe, olioPreparazione: Tagliare le zucchine a rondelle e cuocerle con un cucchiaio d'olio per 7-8 minuti; frullarle con il basilico, la robiola, metà del pecorino. Lessare la pasta in zcqua bollente salata scolandola molto al dente e condirla con la crema preparata. Disporla in una teglia unta con un filo d'olio, spolverizzare con il pecorino rimasto e con i pinoli e infornara a 180° per 30 minuti.