la bradipessa

E' ANCORA INVERNO SUL ROC PEIROUS


Di solito smetto di fare scialp a metà maggio perchè nn amo svegliarmi nel cuore della notte e essere all'auto a mezzogiorno; preferisco fare cose che mi permettono di godermi la giornata in modo più sensato. Perciò nn mi era mai capitato di partire alle 6.15 da Milano per andare a fare scialp a fine maggio. Però la rifugista, chiamata il giorno prima per informarmi sulle condizioni, si era premurata di dirmi: "NN partite presto. E portate da coprirvi". Mi è sembrato strano tirar fuori di nuovo tutta l'attrezzatura invernale, ma aveva ragione lei: siamo tornati all'auto ad un orario vergognoso su neve che nn ha mai mollato. Una bella gita, con un ambiente grandioso.Regione: Piemonte, provincia di TorinoLocalità di partenza: A32 uscita Susa. Prendere la SS24 fino a Exille, poi svoltare a destra e seguire le indicazione per il rifugio Levi Molinari fino a Grange della Valle (1775m)Meta: Roc Peirous (3189m)Dislivello: 1400mPunti di appoggio: rifugio Levi Molinari (1849m): di proprietà del CAI di Torino, è aperto continuativamente con servizio di alberghetto da maggio a metà settembre e nei we fino a metà ottobre. Dispone di 46 posti letto e docce calde.Bivacco Sigot (2900m): di proprietà del CAI di Susa, è sempre aperto e dispone di 9 posti letto e di alcuni generi di prima necessitàDifficoltà: BSApericoli: itinerario che necessita neve sicuraPeriodo consigliato: marzo-maggio; io l'ho fatta domenica 26-5-13: quota neve 2050mTempo di percorrenza: 3h30 solo salitatipo di percorso: A/R per la stessa viaCartografia: IGCItinerario: parcheggiata l'auto dove termina la strada, si prende il sentiero a sinistra che in pochi minuti porta al rifugio Levi Molinari. Si prosegue dietro al rifugio, tra i larici, poi si piega verso sinistra a risalire un ripido pendio passando nei pressi di una cascata e si raggiunge un pianoro dove è posta una croce di legno (2050m). Si continua nella medesima direzione, si supera un altro tratto un po' ripido e, una volta usciti dal bosco, si volge a destra raggiungendo la sommità della Cima delle monache ( 2568m) dove sorge un rudere. Piegare a sinistra, perdendo pochi metri di quota e imboccando l'evidente valloncello che si risale interamente sbucando al pianoro ove si trova il lago Galambra (2900m). Compiere un traverso, poi affrontare l'ultimo ripido pendio che conduce alla breve cresta antecedente alla vetta.Discesa per la via di salita.In FOTO (MIA): il mio arrivo in vetta e dietro il bellissimo panorama sulle alpi francesi.