la bradipessa

INSALATA DI RISO E AZUKI


Dove lavoro quest'anno sono passati un sacco di tirocinanti, ragazzi del liceo che devono farsi un'idea di come sia il mondo del lavoro. Quelli di quest'anno sono stati una delusione: disinteressati e con poche idee sul loro futuro; la maggior parte nn sa nemmeno se farà l'università. F è un'eccezione: attento, interessato spt al laboratorio e alla citologia. L'altro giorno è arrivato con un libretto che descriveva le varie facoltà e credo di aver capito qualcosa sulla disoccupazione giovanile. Vogliamo parlare dei 5 anni richiesti per enologia e viticoltura? Mio nonno lo faceva con la quinta elementare... E quale ospedale sarà disposto ad assumere un esperto in gestione del team e nel prendere le decisioni? Qualcuno vuole spiegarmi che differenza c'è tra scienze filosofiche e filosofia o tra scienze della terra e geologia? E di quanti laureati in informatica musicale ci sarà bisogno? Quello che voglio dire è che mi sembra che la maggior parte dei corsi di laurea siano fatti per dar lavoro ai professori piuttosto che uno sbocco professionale ai giovani. Capisco la loro disillusione: io mi sentirei abbastanza presa in giro, mi sembrerebbe che mi vengano rubati soldi e tempo, visto che tutte le professioni che una volta necessitavano di corsi professionalizzanti ora richiedono una laurea come minimo triennale.Ingredienti (per 2 persone): 100g di riso, 100g di azuki, 50g di germogli di soia, curcuma, curry, 2 cucchiai di succo di limone, 3 cucchiai d'olio, 1 cucchiaino di senape, sale, pepe, 1 cipollottoPreparazione: lessate gli azuki, precedentemente ammollati, badando che nn si disfino. Scaldare un cucchiaio d'olio con il curry e farvi insaporire gli azuki. Lessare il riso in acqua bollente salata in cui avrete sciolto la curcuma. In un'insalatiera riunire il riso raffreddato sotto l'acqua corrente, gli azuki, i germogli e il cipollotto affettato sottilmente. Fare una vinagrette con il succo di limone, l'olio, la senape, sale e pepe e usarla per condire l'insalata. Lasciar riposare in frigorifero alcune ore prima di servirla.