la bradipessa

L'ANELLO DEL MONTE MASSONE


Ieri finalmente una bella giornata. Un po' di nubi alte, ma il sole finalmente c'era e le montagne si vedevano. Così, sveglia all'alba, abbiamo fatto un bel giro in Valle Strona, un po' faticoso, ma molto remunerativo dal punto di vista paesaggistico.Regione: Piemonte, provincia di VerbaniaLocalità di partenza: Alpe Quaggione (1167m), raggiungibile in auto da OmegnaMeta: Monte Massone (2161m)Dislivello: 1300m circa a causa di numerosi saliscendiPunti di appoggio: nessunoperiodo: l'itinerario è in genere percorribile da maggio a dicembre, ma data la quasi totale assenza di ombra è sconsigliabile nei mesi più caldi; io l'ho fatta domenica 28-5-06tempo di percorrenza: 5,50 ore per l'intero giroTipo di percorso: itinerario ad anello su sentieri ben segnaticartografia IGC 10difficoltà: E Presenza di acqua lungo il percorso: no (fatene una buona scorta alla partenza!)Itinerario: Parcheggiata l'auto al termine dell'asfalto (scarse possibilità, ma se si parte presto si dovrebbe riuscire), si imbocca un sentiero a destra. Dopo pochi metri si incontra un bivio: ignoriamo quello a sinistra che porta sulla vetta del Monte Zuccaro, e proseguiamo a mezza costa a destra aggirando il rilievo. In breve si raggiunge la Sella di Val Lessa, si ignorano 2 bivi successivi a sinistra per l'Alpe Morello e si inizia a risalire la ripida cresta del Monte Cerano raggiungendone la vetta dopo aver superato 2 dossi (1702m; 1h10). Sempre in cresta si scende leggermente per poi risalire il Poggio Croce (1765m; 1h25). Di nuovo si perde quota raggiungendo la Bocchetta Bagnone (1589m; 1h35) per risalire poi gli scoscesi pendii del Barafet fino a quota 1840m. Qui si segue lo spartiacque, fattosi pianeggiante, fino alla Bocchetta (1904m; 2h40) che mette in comunicazione la Val Strona con Ornavasso. Proseguiamo sempre in direzione ovest su mulattiera che, con tornanti, attraversa il versante sud dell'Eyehorn e, tramite cresta nord est, alla vetta (3h10) su cui è posta una croce metallica con campanella (cassetta di pronto soccorso e libro di vetta). Il panorama è amplissimo, nn solo sul lago Maggiore e d'Orta e sul Rosa e sul Leone, ma lo sguardo si spinge fino ai laghi del varesotto e al Monviso.Dopo la doverosa sosta, si riparte in discesa lungo la cresta sudovest in direzione del colle Frera. Il sentiero a volte è nascosto dall'erba, ma seguendo i bolli bianco/rossi sempre ben visibili si passa nei pressi di un abbevertoio(un cartello ci avverte che l'acqua nn è potabile...) e si raggiunge infine il colle in un fresco bosco di faggi (4h10). Qui si fa più difficoltoso seguire il tracciato che è nascosto dalle foglie e i segnavia nn sono più presenti. Bisogna comunque scendere a sinistra fino a raggiungere il fiume e l'alpe Bagnone (1196m; 4h30). Da qui ricompaiono i segnavia. Ci si dirige verso destra passando tra le baite oggi abbandonate (occhio alle ortiche!) e si prosegue a mezzacosta in falso piano fino all'Alpe Morello (1242m; 5h10). Ci si porta sulla strada asfaltata che si segue per un breve tratto per poi imboccare un sentiero sulla sinistra, dopo un ponte, nn molto visibile che in breve ci conduce nuovamente alla Sella di Val Lessa e di qui all'auto.