la bradipessa

A SCUOLA TRA ZANZARE E TAFANI NELL'OLTREPO


E ovviamente dopo una settimana di tempo splendido, domenica il meteo sulle Alpi era orrido. Così abbiamo optato per un giro nell'Oltrepo dove il meteo doveva essere migliore: è vicino e, pur nn presentando grandi altitudini, regala buoni dislivelli e risulta essere un'ottima scuola tra panorami cmq degni di nota tra vigneti e piccolissimi paesi (in FOTO; MIA). Un giro che si è rivelato più impegnativo del previsto, tanto che sono arrivata all'auto distrutta, ma che mi ha permesso di tornare a Milano di corsa e comprare gli sci nuovi.Lunghezza: Dovevano essere 37, ma tra errori e varianti sono diventati 42km, 1100m di dislivello circa (continui saliscendi)Tipo di itinerario: itinerario su asfalto e sterrato (60%; per lo più carrarecce BC)Periodo consigliato: L'itinerario è in genere tutto l'anno; sconsigliato dopo abbondanti piogge e nella stagione calda per gli insetti. Io l'ho fatto domenica 08-9-13: sono stata letteralmente divorata da zanzare e tafaniTempi di percorrenza: 4h45Descrizione: si parte da Rivanazzano, p.za Cornaggia; si attraversa il ponte sul torrente Staffora e alla rotonda svoltiamo a sx per poi imboccare a dx la via S.Francesco. Proseguire in salita sull’asfalto dapprima con tornanti e poi più pianeggiante per circa 4km, ignorando il bivio in discesa per Retorbido fino a che, giunti in località Cascinetta, si svolta a destra su strada bianca che acquista pendenza; la si segue per qualche centinaio di metri fino ad una curva a destra, ove bisogna lasciarla per proseguire dritto sullo sterrato fra le vigne (cartello di divieto di transito). A questo punto seguire la pista principale; ignorare un bivio a sinistra ma prendere a destra in salita (tratto sconnesso perchè molto scavato dall'acqua) fino a raggiungere l’area del Giardino Botanico; superatolo, si prosegue in piano per poi svoltare a sx in una corta e ripida discesa . Giunti sull’asfalto bisogna proseguire a sx verso la frazione di Buscofà ove all’altezza della prima casa si prende a dx la ripida rampa in cemento per poi, superata una vigna, inoltrarsi nel bosco. Si segue sempre il sentiero principale in costa per giungere, dopo una breve discesa all’incrocio con una sterrata dal fondo pietroso. Si prende a dx in salita, si percorrono i tornanti nel bosco (tratto ostico per il fondo pietroso e le pendenze impegnative) per poi, seguendo sempre la pista principale, giungere in vista dell’abitato di Gomo. In Gomo (fontana) si prende a sx passando vicino ad una casa di mattoni con una torretta e ci si immette in una carrareccia che rimane in costa con una serie di saliscendi fino a giungere ad un crocicchio nei pressi di una cappelletta ove si prosegue dritto in salita. Quando la strada spiana seguire la pista principale e dopo una breve rampetta si giunge nei pressi di una cappella (oratorio S.Rocco) con a sx una fontana. Si lascia la cappella alla nostra dx e si sale su fondo sabbioso passando (a sx) per la località denominata "Mini Moab" (uno strano scenario di rocce, terre rosse, drops, gobbe, onde terrose). Seguendo la pista principale in leggera discesa si giunge all’asfalto. Lo si attraversa per imboccare la mulattiera nel bosco direttamente di fronte che, in alcune centinaia di metri in ripida salita, porta alla sommità del M.Magrera ove, proseguendo dritti, la strada si restringe fino a diventare un sentiero prima pianeggiante, poi in discesa . Lo si segue fino a giungere ad una strada asfaltata (casa con cancello rosso sulla sx) ove si svolta dapprima a dx, poi subito dopo a sx in salita su sterrato. Si prosegue seguendo sempre la pista principale che porta alla cima del M.Terso (bosco a dx e campo con pista motocross a sx). Si costeggia la pista da motocross fino ad arrivare a un quadrivio. Girare a dx nel bosco e seguire la pista principale fino a raggiungere una casa isolata nei pressi di S. Antonino. Si prosegue dritto sull’asfalto e si prende all’esterno del primo tornante passando di fronte ad una casa rurale, superata la quale si imbocca uno stradello dal fondo erboso con pareti di rovi. Si ignorano i sentieri laterali fino a pervenire sull’asfalto e prendere a dx per proseguire fino ad un incrocio ove si svolta a sinistra per seguire la strada asfaltata fino a Nebbiolo. Si passa tra le case, dapprima in lieve discesa e poi in salita al termine della quale bisogna svoltare a sx (muraglione di sassi a dx) per la mulattiera in discesa nel bosco che in pratica aggira il colle. Qui credo che ci siamo persi. La nostra relazione parlava di "una brusca curva a dx dove lasciamo la via principale per la carrareccia a sx sempre nel bosco." Noi abbiamo tenato 2 strade, ma entrambe divenivano abbastanza impraticabili. Cmq in qualehce modo abbiamo conquistato l'asfalto nei pressi della frazione Casarone; giriamo a sx sulla strada di fondovalle in direzione Montebello per poi prendere, all'incrocio, a sx per Torrazza Coste che si raggiunge sempre su afalto. Si attraversa il paese dirigendosi verso il campo sportivo comunale dal quale parte la strada per Codevilla. Giunti a Codevilla, si seguono le indicazioni per Garlassolo. Imboccata la strada per Garlassolo, all’altezza di un ponticello al termine delle case, si prende a dx una larga sterrata (indicazione per il maneggio Le Fonti) che si inoltra nei campi restringendosi. Tra le vigne, in salita, si torna sull'asfalto a breve distanza da Garlassolo che si raggiunge svoltando a destra. Si passa nei pressi delle case, poi si scende a Retorbido. Si attraversa il paese e si va a prendere la SP che ci riporta al punto di partenza.