la bradipessa

AREZZO: STUDIO, SOLITUDINE, MTB


Ancora un we di corso. Questa volta lontano da casa, ad Arezzo. Sarei dovuta andare con C e suo marito e in effetti giovedì seria dopo il lavoro siamo partiti, abbiamo mangiato in autogrill e abbiamo raggiunto l'albergo. La mattina dopo, alle 7.15, è squillato il telefono: nella notte avevano ricoverato la nonna di C, da anni in un cronicario per l'Alzheimer, per un improvviso aggravarsi delle condizioni per l'insorgenza di un problema addominale. C e il marito hanno rifatto le valigie e sono tornati a Milano. All'inizio la cosa mi ha spiazzato: l'albergo, pur essendo un 4 stelle, era abbastanza triste e in una zona periferica, nn conoscevo nessuno. Però il corso era interessante e piano piano me ne sono fatta una ragione. In pausa pranzo mi sono fatta una lunga camminata verso il centro, scoprendo che nn era poi così irraggiungibile e alla sera, camminando per le vie del centro storico deserte, ho scoperto quello che sapevo già: che io da sola ci sto benissimo. Ho messo il naso dentro a chiese poco illuminate, ho esplorato le vie dove hanno girato "La vita è bella", mi sono goduta una magnifica cena a base di filetto di chianina e funghi in silenzio, osservando gli altri avventori, godendomi la compagnia dei miei pensieri. Sabato è andato più o meno allo stesso modo, ma in pausa pranzo ho esplorato i dintorni del centro congressi, scoprendo la presenza di una piccola palestra di arrampicata. Mi hanno prestato le scarpette e ho provato i blocchi boulder, nonostante indossasi una camicia di chiffon e dei jeans di Cavalli. NN che sia riuscita a fare granchè, anche perchè avevo poco tempo, ma davvero nn ho saputo resistere e mi sono divertita. Domenica infine è venuto a prendermi S. Sono stata felice di riabbracciarlo e di fare un giro in bici con lui in zona. Lui era reduce dallo Stelvio fatto il giorno prima, per cui per una volta in salita andavo più veloce di lui. Un'altra piccolissima soddisfazione. Insomma, un bellissimo we, in cui ho unito l'utile al dilettevole.Lunghezza: 26km, 750m di dislivello circaTipo di itinerario: itinerario su asfalto e sterrato (30%; carrarecce MC)Periodo consigliato: L'itinerario è in genere percorribile tutto l'anno, sconsigliato dopo abbondanti piogge o nevicate. Io l'ho fatto domenica 27-10-13Tempi di percorrenza: 2h30Descrizione: si parte dal campo sportivo alla periferia di S. Sepolcro (330m) 3 si prosegue con attenzione lungo la SS Tiberina trafficata fino a S. Giustino. Dal centro del paese, prendere a sinistra passando nei pressi del castello, poi subito a destra fino a incrociare la SP che porta a Bocca Trabaria. La salita è costante, senza pendenze eccessive e regala dei bei panorami. Al km 10,6 (780m) si nota sulla sinistra una strada sterrata chiusa da una sbarra. La si imbocca e in breve si raggiunge Abbadiaccia, fattoria sormontata da una torre di avvistamento longobarda. Si ignora la strada a destra e si scende lungo il sentiero 101a. Il fondo si fa un po' più dissestato. Si passa nei pressi di un altro edificio ove occorre tenere la sinistra. Sempre in discesa ai supera un torrentello, poi una breve ma ripida salita conduce ad un'altra torre. Ancora in salita alcuni tornanti ci conducono a Sportino (873m) ove bisogna tenere a sinistra. Ora si scende lungo una mulattiera dal fondo impegnativo che va a sfociare su una strada sterrata. Tenere la sinistra e in breve si raggiunge l'asfalto nei pressi dell'ostello di Montecasale. Poco oltre si incontra anche il monastero (in FOTO; MIA). Una rapida discesa asfaltata conduce in 5km a uno stop dove dovremo tenere la sinistra. Più avanti confluiremo sulla SS Tiberina: ancora a sinistra e in breve torneremo al punto di partenza.