la bradipessa

CAPODANNO 2013-2014, II PARTE


Il 28 era di nuovo brutto, così abbiamo optato per una giornata di relax alle terme di Merano. Nonostante il grande affollamento, ci voleva visto che, come direbbe mia nonna, in questi giorni ne abbiamo fatta una più di Bertoldo.Il 29 ci ha raggiunto D e finalmente sulle piste del Dolomiti Superski. Anche qui moltissima gente, ma mi piace sciare in pista, lo trovo rilassante. Certo manca la solitudine e un po' di orgogliosa soddisfazione, ma l'ho fatto davvero volentieri. Sfatiamo però un mito: in Alto Adige nn sono più efficienti che in Val d'Aosta: il Sellaronda era aperto solo in un senso causa guasto a un impianto e questo ha significato code molto lunghe, tanto che nn siamo riusciti a fare il giro completo, perdendo un sacco di tempo a malga Ciapela per salire sulla Marmolada. Il panorama da lassù è davvero incredibile, mi ha fatto venire voglia di tornarci d'estate. Il rientro è stato un po' stressante, con i minuti contati e le code che rallentavano. Bellissimo il tramonto al Passo Sella e particolare finire di sciare al buio. Abbiamo replicato l'1. L'alternativa era lo slittino, ma Fra voleva sciare e io l'ho spalleggiato volentieri. In realtà forse sarebbe stato più sensato, considerato il cenone della sera prima e il fatto che ci aspettava il rientro, ma avevo voglia di percorrere interamente il famoso Sellaronda. Siamo partiti con l'idea di fare solo quello per finire a un'ora decente, poi considerate le poche code siamo tornati sulla Marmolada, perdendo di nuovo un bel po' di tempo. Il risultato? Di nuovo abbiamo finito col buio e io nn stavo nemmeno bene, forse ho tirato un po' troppo la corda. Cmq ne valeva la pena: panorami splendidi e bellissima compagnia.Il 31 invece scialp in val di Funes. Il bollettino valanghe nn era incoraggiante, perciò abbiamo scelto una gita per lo più nel bosco al cospetto delle Odles, forse più adatta alle ciaspole che agli sci, ma il pendio in alto era davvero bello, mi sembrava di danzare nella neve.Regione: Trentino Alto-Adige, provincia di BolzanoLocalità di partenza: A22 uscita Chiusa. Risalire brevemente la valle Isarco, poi prendere a destra e risalire la val di Funes fino a Santa Maddalena. Qui ancora a destra seguendo le indicazioni per il ristorante Waldschenke (1380m)Meta: Laite Va Piz (2285m)Dislivello: 900mPunti di appoggio: nessunoDifficoltà: MSpericoli oggettivi: nessunoPeriodo consigliato: dicembre-marzo. Io l'ho fatta martedì 31-12-13: sci dall'auto, neve polverosaTempo di percorrenza: 2h30 solo salitatipo di percorso: traversataCartografia: KompassItinerario: dal parcheggio del ristorante, iniziare a risalire la pista pedonale (segnavia 28) che costeggia un torrentello. Superatolo su di un ponte, tenere la destra seguendo le indicazioni per la malga Broglesalm. Più sopra a sinistra, superando un altro ponticello. Ignorando i vari bivi, si continua a salire nel fitto bosco seguendo il sentiero estivo. Al suo termine piegare a destra e raggiungere le baite (2054m). Toccare il passo Brogles e risalire l'ampio pendio terminale fino in vetta.Discesa: oltre che per la via di salita, è possibile scendere anche verso Ortisei. Abbiamo scelto questa seconda possibilità nella speranza che fosse un po' più sciabile; in realtà nn cambia nulla, si scia sempre nel bosco fitto, ma se nn altro siamo stati al sole (la salita si svolge con esposizione Nord-est e quindi è quasi interamente all'ombra) e permette cmq di fare un bell'anello. Dunque siamo tornati al passo e da qui siamo scesi a destra in una vallecola. Attraversato il torrente su di un ponticello, si discende lungo uno stretto costone che separa 2 vallette. Lo si segue fino al termine, poi mantenendo la stessa direzione si raggiungono le piste di Ortisei.In FOTO (MIA): l'ultimo tratto prima di raggiungere la vetta: la traccia sembra portare direttamente in cielo.