la bradipessa

WE OCCITANO DI FANGO E NEVE


I GIORNO: IL LAGO DI PIANFEINel tentativo di spezzare il lungo viaggio verso la Val Maira, ci siamo trovati tra i boschi di Chiusa di Pesio che nn è proprio un luogo facile da raggiungere. Inoltre nn avevamo cartina nè traccia e quindi credo che abbiamo sbagliato qualcosa: i km da 28 sono diventati 18. Il lago poi è stato una delusione terribile. Pazienza, tra il fango e un po' di ghiaccio mi sono davvero divertita ed è quello che conta.Lunghezza: 18km, 400m di dislivelloTipo di itinerario:itinerario su sterrato (50%, carrarecce MC) e asfalto, necessaria la MTBPeriodo consigliato: L'itinerario è in genere percorribile tutto l'anno, tranne in caso di nevicate a bassa quota. Io l'ho fatto sabato 11-1-14: temperature miti, un po' di ghiaccioTempi di percorrenza: 2hDescrizione: si parte dal centro di Chiusa di Pesio. Si attraversa il paese e all'incrocio a T si prende a destra attraversando il ponte sul Torrente Pesio. Al bivio si pende a sinistra per Pianfei, proseguendo fino alla cappella Madonna della Neve (o dei Barbè). Si svolta a destra su una rotabile, che si sviluppa per breve tratto parallela alla Provinciale, per entrare nella valletta di Fontana Nata.  Ben presto passiamo un ponticello e continuiamo a salire affrontando anche una rampa subito dopo un pilone votivo.  Dopo un breve tratto  in piano la valletta ci costringe a pedalare di fianco al rio. Attenzione perché in breve incontriamo a sinistra una sterrata che sale in direzione opposta al nostro senso di marcia (tacche rosse e bianche).  La imbocchiamo e ci pedaliamo in salita evitando le diramazioni per arrivare a uno slargo dov'è un rimboschimento di conifere. Si prende a sinistra seguendo le indicazioni per MTB 6 e si pedala sempre sul tracciato principale. Si trascura il bivio a sinistra per il lago di Pianfei e ci si immette sulla strada asfaltata che entra in Garavagna. Dalla piazzetta della chiesa si sale fino alle case della parte alta del paese e si svolta a sinistra su sterrato, pedalando sul crinale della collina. Una discesina ci porta a Case Paganotti. Qui si deve prendere a sinistra in direzione contraria al nostro senso di marcia seguendo le indicazioni per Case Rolando e scendere mantenendosi sempre sul tracciato principale. la discesa finisce dall'acquedotto al fondo della valletta. Si prosegue a sinistra con una breve quanto erta salita fino alla strada asfaltata nei pressi di Case Rolando. Si svolta a sinistra e poco dopo a destra dovrete notare una stradina erbosa che scende con un tornante nel bosco. Al successivo tornante si prende a sinistra e si attraversa uno degli affluenti del il Lago di Pianfei portandosi su un'altra sterrata che pianeggiante in breve conduce al lago. Lo si costeggia fino ad un bivio a T dove andiamo a sinistra e al successivo bivio prendiamo a destra in leggera salita seguendo le indicazioni per Chiusa di Pesio.  Dopo una breve discesa seguiamo a sinistra la stradina nel bosco che ci porta a contornare una radura. Poco oltre troviamo un trivio dove svoltiamo a destra e in breve raggiungiamo la strada asfaltata. Scendiamo fino a incrociare la provinciale che attraversiamo e proseguiamo su una rotabile minore nelle campagne. Tornati sulla SP, prendiamo a destra e in breve arriviamo a Chiusa Pesio.Mangiare e dormire: questa volta abbiamo scelto la locanda La Marmu. Un po' cara (64€ la mezza pensione), ma li valeva tutti. Cena ottima (i tagliolini al castelmagno erano davvero deliziosi, entrano nella mia personale top-ten) e la stanza era incredibile: interamente rivestita di legno, aveva un profumo incredibile; originale anche il bagno, fatto con materiali di recupero.II GIORNO: SOLE ALLA PIOVOSADomenica siamo andati alla scoperta di uno dei valloni laterali della val Maira salendo una cima molto facile ma davvero panoramica che ci ha regalato una discesa dapprima su neve quasi primaverile. Poi nel bosco è diventata una cosa tremenda, nn credo di aver mai fatto tanta derapata, ma sono sopravvissuta ed è andata bene così.Regione: Piemonte, provincia di cuneoLocalità di partenza: da Milano nn è semplice arrivarci. A7, poi A21 fino ad Asti, poi A33 fino a Alba; quindi seguire per Bra, poi per Savigliano, Busca e infine imboccare la Val Maira che si risale fino a Ponte Marmora dove si svolta a sinistra risalendo interamente il vallone fino a Tosolano (1520m)Meta: Punta La Piovosa (2601m)Dislivello: 1100mPunti di appoggio: nessunoDifficoltà: MSPericoli: nessunoPeriodo consigliato: dicembre-aprile; io l'ho fatta domenica 12-1-14: sci dall'auto; neve quasi primaverile in alto, poi ancora farinosa priuma di entrare nel bosco, crostosa nel boscoTempo di percorrenza: 3h solo salitaCartografia: IGCItinerario: parcheggiata l'auto ai bordi della strada (dovrebbe esserci un parcheggio ma nn l'abbiamo trovato), ci si incammina lungo la strada che sale al colle dell'Esischie tagliando ove possibile i tornanti. Poco prima di raggiungere la Grange de la Pieccia (1896m), si prende un'altra stradina a sinistra che si inoltra con andamento quasi pianeggiante nel Colombale dell'Oliveto. Si attraversa il torrente e si arriva alle Grange dell'Oliveto (2172m; 2h15). Compiere un ampio semicerchio verso est fino a raggiungere la base del bel pendio finale che conduce in vetta.Discesa: per la via di salita. Noi, invogliati dalla neve all'inizio ancora farinosa e per tagliare un po' della noiosa stradina, abbiamo deciso di scende interamente lungo il Colombale dell'Oliveto; nn è stata una buona idea: la neve era brutta e a mio avviso il bosco fitto era poco sciabile. In FOTO (MIA): il Monviso dalla vettaE visto che siamo arrivati all'auto alle 15, vuoi forse tornare subito a casa? Ovvio che no, si va a Torino a vedere la mostra di Renoir: davvero bellissima!