la bradipessa

CONVALESCENZA AL MONTE LION


Venerdì ho avuto di nuovo la gastroenterite e sono stata così male che mi sono dimenticata persino dei gatti. Per fortuna ci ha pensato S a dargli da mangiare e pulire le cassette.Sabato stavo già meglio, ma visto che al lavoro si erano organizzati senza di me, ne ho approfittato per stare a casa al calduccio e occuparmi un po' della cura della persona.Domenica però volevo andare a fare un giretto. Niente di lungo o difficile, approfittando anche del fatto che per Massi era la prima uscita. La scelta è caduta sul Monte Lion e si è rivelata azzeccata. Nonostante la stradina un po' monotona di avvicinamento, i pendii superiori regalano una bella sciata e dalla cima si gode un bel panorama che abbraccia nn sono le vette circostanti ma anche parte della pianura (in FOTO; MIA). Io sono salita bene e scesa discretamente, anche se òper evitare parte della stradina S ci ha portati nella boschina fitta e insciabile. Peccato per il vento che ci ha guastato l'ultima parte della salita e nn ci ha fatto godere della vetta. Forse nn sarà la cura che tutti i medici consigliano, ma con me ha funzionato.Regione: Piemonte, provincia di TorinoLocalità di partenza: A5 uscita Ivrea, quindi seguire le indicazioni per la Valchiusella che si risale fin quasi a Fondo, dove si trova il bivio per gli impianti di Palit al momento chiusi (1360m; ieri la strada era chiusa al km 19, a circa 5km da Fondo per pericolo valanghe, ma a nostro rischio e pericolo siamo passati)Meta: Monte Lion (2009m)Dislivello: 950mPunti di appoggio: nessunoDifficoltà: MSpericoli oggettivi: nessunoPeriodo consigliato: dicembre-marzo. Io l'ho fatta domenica 09-2-14: sci dall'auto, neve splendida su tutto il percorso, pochissima gente sul percorso, vento forte in altoTempo di percorrenza: 2h45 solo salitatipo di percorso: A/R per la stessa viaCartografia: IGCItinerario: Parcheggiata l'auto a bordo strada, ci si incammina lungo la strada che porta a Palit, di solito innevata. In corrispondenza del secondo tornante, prendere la sterrata a sinistra chiusa da una sbarra (ieri praticamente sepolta dalla neve). Seguirla lungamente, con andamento praticamente pianeggiante, evitando i vari bivi. A quota 1300m circa, lasciarla per un'altra stradina sulla destra che prende quota con tornanti. Si arriva così a una baita isolata dove si prosegue per prati verso destra fino all'alpe Lion (1700m). Da dietro le baite si attacca il pendio terminale che conduce in cresta. La si segue brevemente verso sinistra raggiungendo la croce di vetta.Discesa per la via di salita (nn fatevi tentare dai bei pendii che scendono verso l'alpe Piana Canur -1488m- perchè poco sotto ci si ficca in una boschina fitta e insciabile)