la bradipessa

FESTA DELLA DONNA SUL TRESERO


L'anno scorso, tra fine aprile e inizio maggio, mi ero tenuta 3 we di 2gg con l'idea di fare Basodino, Tresero e Cassandra; poi causa maltempo, nn ne avevo portato a casa nemmeno uno. Quest'anno sono messa molto peggio, lavorativamente parlando: il we appena passato sarà l'unico di 2gg fino a Pasqua e così, nostante la stagione nn avanzata, nn potevo farmi fuggire l'occasione di tentare il Tresero.Il Tresero è fattibile in giornata (come ha in effetti fatto D che ci ha raggiunti domenica mattina in rifugio), ma il viaggio è lungo e io se posso nn ho voglia di alzarmi in piena notte: sto decisamente invecchiando. Così sabato siamo partiti con calma, ci siamo fatti una bella coda a Morbegno, la pausa-merenda a Tirano, 3 tiri alla falesia dei Bagni vecchi di Bormio e siamo saliti in rifugio con le ultime luci della sera. La festa della donna migliore che potessi immaginare. Domenica partenza con calma e... nn ero in giornata. Sarà stato il lungo sviluppo, sarà stato il vento o il sole, sarà stato lo zaino pesantissimo pieno di cose inutili, ma i 1100m che separano il rifugio dalla vetta mi sono sembrati molti di più. Cmq piano piano siamo arrivati in cima anche noi. Da buoni ultimi, ma ci siamo arrivati. Come sempre una grande soddisfazione e  un grazie ai miei compagni di avventura che nn si sono fatti scoraggiare dalla mia scenata di settimana scorsa e mi hanno accompagnata in questa ennesima avventura.I giorno: salita al rifugio Regione: Lombardia, provincia di SondrioLocalità di partenza: da Milano SS38 fino a Bormio, poi prendere a destra per Sta Caterina Valfurva. Proseguire ancora fino ai Forni (2100m) ove termina la strada (obbligo di catene a bordo anche con pneumatici invernali)Meta: rifugio Branca (2493m)Dislivello: 400mPunti di appoggio: rifugio Branca: di proprietà del Cai Milano, dispone di 100 posti letto in confortevoli camerette ed è aperto da marzo a settembre con servizio di alberghetto; bagni con acqua calda, deposito attrezzatura riscaldato, standard di pulizia molto buoni; 46€ la mezza pensione con ottima cena con frutta e verdura fresche.Difficoltà: MSPericoli: nessuno se nn si fa il sentiero il estivo, altrimenti prestare attenzione al traversoPeriodo consigliato: da inizio marzo a metà maggio; io l'ho fatta l'8-3-2014: sci dall'autoTempo di percorrenza: 1hCartografia: KompassItinerario: dal parcheggio sotto i Forni, si imbocca la stradina che passa nei pressi della diga e, battuta dalle motoslitte, si mantiene lungamente in fondovalle. Piegare poi a sinistra a risalire un breve canalino che conduce al rifugio.II giorno: Tresero Località di partenza: rifugio Branca (2493m)Meta: Tresero (2595m)Dislivello: 1100m+saliscendiPunti di appoggio: nessunoDifficoltà: BSAMateriale supplementare: corda, picozza e ramponi; a noi nn sono serviti ma meglio averli dietro...Pericoli oggettivi: prestare attenzione al traverso subito dopo il rifugio e al pendio finale (35°)Tempo di percorrenza: 4h solo salitaPeriodo consigliato: da inizio marzo a metà maggio; io l'ho fatta il 9-3-14: neve purtroppo nn bellissima, ventata e piena di sastrugi in alto, poi crosta che si alternava a tratti più sciabili; traccia presente; parecchia gente in giro, ma nn molti sul percorsoItinerario: dal rifugio abbassarsi leggermente fino a una palina segnaletica, quindi compiere un lungo e delicato traverso verso sinistra fino a ricongiungersi con il percorso normale che dai Forni si mantiene sempre sulla sinistra orografica della valle. Iniziare a risalire il ghiacciaio in direzione sud per dossi e vallecole con andamento quasi pianeggiante. Mantenendo l'Isola Persa sulla destra, rimontare un pendio più ripido e portarsi a un pianoro glaciale sovrastante. Attraversarlo con direzione Sud-ovest raggiungendo la traccia che sale dal canalino dell'isola Persa. Segue un breve tratto più ripido che conduce al pianoro occidentale dei Forni. Si piega ora in direzione Ovest (sinistra) raggiungendo il punto più basso della cresta Nord Est che scende dal Tresero. La si risale e si affronta un ultimo pendio ripido che conduce ad un colletto che separa il Tresero dalla Punta Pedranzini dove solitamente si lasciano gli sci. Ieri le condizioni di innevamento erano tali che permettevano di raggiungere la vetta con gli sci, seguendo la cresta sul versante sinistro.