la bradipessa

NEL CENTRO DI BOLOGNA NN SI PERDE NEANCHE UN BAMBINO


Lolay era rimasta entusiasta della mostra vista a verona a novembre e già allora avevamo parlato di replicare a Bologna per vedere quella che aveva come pezzo forte "La ragazza con l'orecchino di perla" di Vermeer. Ieri m è sembrato il giorno giusto, visto che sulle Alpi le previsioni erano pessime (anche se poi, chi è andato lo stesso, nn ha trovato il tempo orrido previsto), mentre a Bologna nn avrebbe dovuto piovere. In effetti siamo stati fortunati: ha fatto uno scroscio solo mentre mangiavamo nella suggestiva Corte degli Isolani, ma prima e dopo ci ha regalato ampie schiarite, tanto che siamo saliti anche sulla Torre degli Asinelli con i suoi 498 gradini per vedere l'amplissimo panorama. Mirko è davvero una forza: lì in cima ha detto: "Guarda, si vede casa mia. E anche il mare!" E due ragazze: "E' vero, il mare..." Poi si sono accorte che era solo la curvatura dell'orizzonte che sfumava nell'azzurro del cielo e se ne sono andate via mentre noi trattenevamo a stento le risate. La giornata dunque è stata davvero divertente e piacevole, in ottima compagnia, tra tante chiacchiere. Il giro della città nn si discostava molto da quello fatto 6 anni fa (qui), ci abbiamo aggiunto due passi nel ghetto ebraico, la finestrella di via Piella, la biblioteca Salaborsa con il pavimento in plexiglass che dà sui resti romani e qualche vagabondaggio per le corti alla ricerca delle 24 torri rimaste delle 200 edificate in epoca medievale. Ci ha sorpreso S. Petronio con la meridiana più grande d'Europa, trovare in piazza Galvani un signore con una guida del Touring più vecchia della mia e e la torre Prendiparte trasformata in un B&B extralusso. Di cose da vedere ne ho ancora: in primis San Luca e nn mi dispiacerebbe il tour nel sottosuolo, lungo i canali. Tornerò.La mostra nn era grande, era affollatissima e aveva poche opere famose ma erano ben disposte e ben illuminate e alcune erano dei veri capolavori: curate in ogni minimo dettaglio, sembravano quasi delle fotografie. E "la ragazza con l'orecchino di perla" è molto suggestiva; è anche bello pensare che il libro/film raccontino la verità. Deludente invece la mostra associata dei contemporanei: su 6 sale, le opere che trasmettevano qualcosa si contavano sulle dita di una mano.Tornati a casa a tarda ora (la mostra ha il tutto-esaurito: l'unica fascia oraria prenotabile era dopo le 19!), ci siamo ripromesse di andare a Vicenza la prossima volta (con la mia auto!) e chissà che nel frattempo nn ci scappi anche un notturno veneziano... E' davvero nata una preziosa amicizia.