la bradipessa

NORVEGIA I PARTE: OSLO


Eccomi già di ritorno. Una settimana è davvero poco... Come bilancio generale, posso dire che Oslo è più emozionante di Stoccolma.DETTAGLI DI VIAGGIOCome arrivare: Ryanair collega comodamente Oslo a MilanoQuando andare: il periodo migliore secondo me va da maggio a settembre, quando le giornate sono lunghe e il tempo stabile. Io sono andata a fine marzo/inizio aprile ed è presto: alcune attrazioni sono chiuse, altre in ristrutturazione. La visita qui descritta richiede 3 giorni, ma Oslo ha molti altri musei oltre a quelli qui suggeriti.Spostarsi: Oslo è relativamente piccola e molto ben servita dai mezzi. La corsa singola costa 30NOK, il giornaliero 90NOK. Una formula interessante è l'Oslopass che dà accesso illimitato sui mezzi e permette l'ingresso gratuito a molti musei.Bibliografia: ho usato la guida della Dumont: compatta, economica, esaurienteI giorno: il centroSi parte dalla piazza della stazione dove a breve distanza sorge il duomo, circondato da portici in stile neoromanico e dall'interno luminoso. Si percorre Karl Johans Gate sbirciando nelle vetrine, ma badando a dove si mettono i piedi visto che nel selciato si trovano citazioni di Ibsen. Si passa nei pressi del parlamento e del teatro nazionale, giungendo al Palazzo reale circondato da un giardino e sorvegliato dalle guardie (cambio della guardia alle 13.30). Piegando a sinistra si raggiunge l'Aker Brygge, dove le imbarcazioni sono state convertite in locali. Camminando lungo il fiordo, si passa dal centro Nobel per la Pace e dal massiccio municipio, in mattoni rossi. Poco oltre si trova la fortezza di Akersus dove è piacevole passeggiare lungo i bastioni medievali che contrastano con l'Opera. Io nn capisco niente di architettura, ma l'Opera merita davvero: in marmo bianco e vetrate azzurre, una rampa permette di salire sul tetto dove è piacevole attendere all'arrivo della sera.II giorno: la penisola di Bygdoy e il parco VigelandLa penisola di Bygdoy è comodamente raggiungibile con l'autobus 30. Scesi al capolinea, si può iniziare con una passeggiata lungo le spiagge per poi portarsi al Kontiki Museet (in  questa stagione 10-17; 90NOK) dove sono esposte le imbarcazioni con cui Thor Heyerdahl compiì le leggendarie traversate. Poco distante sorge il museo delle Navi Vichinghe (in questo periodo 10-16; 60 NOK): anch'esso merita una visita. Nelle vicinanze c'è anche il Folkmuseet (in questo periodo 11-16; 110 NOK): all'aperto, ma meno interessante di quello di Stoccolma, espone una chiesa di legno ricostruita in loco e molte fattorie originarie delle diverse zone del paese; propone anche alcune attività, tra cui è possibile assaggiare una focaccina dolce o il brodo di renna, tipico della tradizione Sami. Da lì, un sentierino costeggia il fiordo e ci riporta sulla strada asfaltata poco disatnte dalla fermata dall'autobus con il quale raggiungeremo il parco Vigeland (sempre aperto). Qui sono esposte oltre 200 statue dell'artista norvegese che ha voluto ricreare una specie di parabola della vita umana. Si inizia con un sentierino che in discesa conduce a uno slargo dove si trovano diverse statue di bambini nella fase precosciente. Poi si prosegue lungo un ponte che sottolinea il rapporto genitori-figli; quello dell'artista nn è stato felice e si riflette nelle sue opere: i bambini raramente ridono. Si raggiunge poi il Fontanen, una fontana retta da figure titaniche, sul cui bordo si trovano degli alberi in bronzo sotto cui si svolge l'intera esistenza umana, dalla nascita alla morte. Una scalinata monumentale conduce al monolito, fatto dal corpi incastrati e circondato da statue in granito curate nei minimi dettagli ma che regalano poca serenità: alcune sono violente, altre sottolineano l'incomunicabilità e la solitudine dell'essere umano. Conclude l'opera una ruota dove umoni, donne e bambini sono ancora una volta intrecciati, nn si capisce se a sostenersi o a sopraffarsi a vicenda. Un'opera pessimistica, ma di grande impatto emotivo.III giorno: l'Akerselva e la pinacotecaOslo è una città dove natura e urbanistica si intrecciano strettamente e questa giornata è stata dedicata in parte a percorrere il corso del fiume Akerselva che parte da un lago raggiungibile con il tram 12 e arriva fino alla stazione. L'ideale sarebbe farlo con le biciclette (esiste un servizio di noleggio, analogo al Bikemi che costa 80NOK al giorno), ma il tempo minacciava pioggia e quindi abbiamo pensato di farlo a piedi partendo dal centro della città e spostandoci verso monte. I primi 2km sono davvero interessanti, poi si attraversano aree più urbanizzate e quindi un po' monotone da fare a piedi; abbiamo pertanto interrotto il percorso a circa 2km dal lago, scegliendo di prendere la metrò alla fermata Nydalen.Si parte dalla fermata di Gronland e ci si port lungo il corso del fiume che qui contrasta con i grattacieli che lo circondano. Camminando verso monte si passa sotto un ponte in granito decorato con statue in bronzo, si incontra la prima rapida vicino alla quale sorge il tempio del jazz Bla e ci si inoltra nel parco Grunerhagen vicino al quale si trova un silos riconvertito in studentato che ha vinto un premio di architettura. Si cambia sponda e ci si allontana leggermente per visitare una fila di pittoresche casette di legno in Telthusbakken, dominate dalla chiesa Gamle Aker Kirke, in stile romanico. Tornati lungo il fiume, si attraversa il kubapark dove si trova il ponte in catene più antico del paese che, sospeso sopra una spumeggiante rapida, regala una bella vista su un grande complesso industriale in laterizi. La passeggiata continua seguendo il corso del fiume.Tornati in centro con i mezzi, avrei voluto visitare il Munch Museet, ma ne era aperto solo una piccola parte, per cui abbiamo optato per la Pinacoteca (11-17; ingresso gratuito la domenica) che conserva diverse opere a partire dall'antichità fino alle avanguardie degli anni 50. Tra i pezzi forti, alcune opere di Tiziano, Rubens, Monet, Manet, ma spt una collezione di dipinti di artisti norvegesi e naturalmente la sala di Munch dove sono esposte una versione di Madonna e una del celeberrimo Urlo.Mangiare e dormire: Oslo è carissima. Fortunatamente con le colazioni in hotel (per lo più a base di cibi salati) si riesce a saltare il pranzo. Per cena abbiamo provato:- l'Hard Rock Cafè: un classico; insalate da 198NOK- Havsmark: ristorante stellato michelin con conto adeguato (70E a testa!), ma cibo davvero buono e curato; porzioni nn abbondanti, ma nn sono uscita con la fame; da provare- Elias Mat & Saant: intimo, semplice e particolare; cibo buono, un po' più economico- Kampen Bistrot: ambiente rustico, menù poco vario ma che cambia ogni giornoPer dormire invece abbiamo scelto:- ParkInn by Radisson: stanza ampia e luminosa; ottima colazione- Anker Hotel: più economico (120€ la tripla), ma cmq confortevole, anche se meno curato