la bradipessa

GENEROSO DI NOME E DI FATTO


Mercole abbiamo avuto l'ultima lezione del modulo di arrampicata e abbiamo fatto tardi, ma per il primo maggio le previsioni nn erano male e mi sarebbe dispiaciuto passare la giornata a casa, così abbiamo pensato di fare una camminata nn troppo lontano da casa che nn ci obbligasse a levatacce. La scelta è caduta sul Generoso, famosissimo belvedere, mezzo svizzero e mezzo lombardo. La gita è stata davvero ricca: di panorami, di colori col blu del cielo e il verde delle gemme appena sbocciate, di emozioni, di incontri con camosci e caprioli. Peccato che quella che doveva essere una sgambatina, si è rivelata molto più lunga del previsto: oltre 20km! Alla fine ero stanchissima e anche preoccupata, visto che per questo we abbiamo in programma il Cassandra. Invece stamattina sono contenta perchè le gambe mi fanno molto meno male del previsto. E la giornata di ieri è stata davvero piacevo, anche perchè era da tantissimo che nn facevo una camminata solo per il gusto di farla, senza mettermi costantemente alla prova.Regione: Svizzera, Canton TicinoLocalità di partenza:  A9 fino al confine, poi proseguire sull'autostrada svizzera fino a Bissone. Tornare indietro per un breve tratto, poi prendere a destra seguendo le indicazioni per Arogno (586m)Meta: Monte Generoso (1701m)Dislivello: itinerario con nuerosi saliscendi per un totale di 1400m circaPunti di appoggio: sulla vetta del generoso arriva un trenino a cremagliera intorno al quale sono stati costruiti un hotel e un bar; ieri però era tutto chiusoperiodo: l'itinerario è percorribile da maggio a novembre; io l'ho fatta giovedì 1-5-14: ancora un po' di neve, ma itinerario agevoletempo di percorrenza: 6h30 per l'intero giroTipo di percorso: itinerario ad anello su sentieri ben segnaticartografia: Kompassdifficoltà: E/EE (alcuni tratti un po' esposti, brevi passaggi franati richiedono attenzione)Presenza di acqua lungo il percorso: sìItinerario: parcheggiata l'auto all'uscita del paese, si imbocca una strada asfaltata a sinistra subito dopo un ponte. Dopo poco, si imbocca una mulattiera lastricata a sinistra che, superati i pascoli, si inoltra nel bosco di faggi. Si supera una casa isolata e si raggiunge l'alpe Pianca (905m; 30'). Ora il tracciato piega a sinistra e continua a salire nel bosco a svolte, per poi inerpicarsi su di una piccola dorsale e uscire dal bosco in corrispondenza di un casotto delle guardie di confine. Si continua per prati fino a raggiungere la Cima Crocetta (1391m). Ci si mantiene ora sullo spartiacque passando da un punto panoramico e toccando, dopo un tratto più ripido, la cima dei Torrioni (1489m). Una breve discesa e un'erta risalita conducono alla cima della Piancaccia (1610m). Ora il sentiero si fa più dolce e passa sotto i torrioni della cima nord ove è allestita la ferrata Angelino. Ne percorriamo l'ultimo tratto, attrezzato con cavi utili per superare facili passaggi di roccia (kit nn indispensabile) e raggiungendo la vetta (3h). Si scende ora sul versante opposto fino alla stazione del trenino. Seguire le indicazioni per Bellavista. Il sentiero corre parallelo alla lina ferroviaria fino alla stazione intermedia (1221m). Qui occorre prendere a destra e scendere con numerose svolte nel bosco di faggi fino a raggiungere l'Alpe Melano (917m; fontana). Segue un tratto più pianeggiante, poi un'altra ripida discesa conduce a un ponticello su uno spumeggiante torrente. Poco oltre si confluisce su una sterrata che bisogna imboccare a destra in salita. La strada si fa sentiero e ci porta a una bella radura. Trascurato il bivio per S. Agata, si raggiunge un colletto e si scende sul versante opposto nei pressi di una casa. Poco oltre si trova l'asfalto che si segue fino al punto di partenza.