la bradipessa

MENORCA TREKKING


Minorca è un’isola piccola (solo 40km di lunghezza) e abbastanza pianeggiante (se si escludono alcune colline, l’elevazione maggiore è costituita dai 364m del Monte Toro) e quindi ben si presta ad essere esplorata a piedi anche da chi si accosta per la prima volta alle vacanze con lo zaino.Come arrivare: l'isola è ben collegata all'italia da voli di linea Alitalia e Iberia con scalo a Barcellona; per soggiorni di 7gg e multipli si possono utilizzare i voli charter dei tour operator (columbus e Alpitour).Quando andare: L’itinerario è ovviamente percorribile tutto l’anno, ma sconsiglierei luglio e agosto per la ressa di turisti e la quasi totale assenza di ombra. Se si vuole abbinare al trekking qualche bagno in una delle fantastiche spiagge che si attraverseranno, i mesi migliori sono giugno e settembre. Io sono andata dall’1 all’11-6-06.Come spostarsi: un ottimo servizio di bus collega Mahon e Ciuttadella alla maggior parte delle altre località dell’isola, ma un paio di volte abbiamo preso il taxi che hanno una tariffa chilometrica e sono abbastanza accessibili.Bibliografia: Mi sono trovata molto bene con la guida della Sunflowers "Menorca" che ha anche un'ottima cartografia. Ultimamente però i libri della Sunflower sono difficili da reperire...Il trekking: Itinerario semistanziale (il che ci permette di nn portare l’intero zaino tutti i giorni) abbastanza facile che si snoda su strade sterrate e asfaltate; in genere nn ci sono segnavia, ma il libro della Sunflowers è molto precisio (io nn lo sarò altrettanto, altrimenti diventerebbe una noia mortale da leggere…), per cui orologio alla mano e contando i cancelli che si passano, nn è possibile perdersi. Per i pernottamenti, a Mahon Ciutadella si trovano hostal o hotel a prezzi ragionevoli; più difficile è a St Tomas e cala Sta Caldana perché in genere le prenotazioni sono settimanali e piuttosto care. Fare ogni giorno una buona scorta d'acqua.Primo giorno: il viaggioVolo Iberia da Malpensa  con scalo a Barcellona. Bus per Mahon e visita della città. Si parte da Placa d’Esplanada dove c’è la stazione degli autobus e si percorre Carrer de ses Moreres, svoltando poi a destra in Bastio Costa d’en Deia che ci porta in Placa Reial, zona pedonale e dello shopping. Si prosegue per S’Arravaleta che termina in Placa del carme dove si trova la chiesa omonima il cui chiostro è stato trasformato in un grazioso mercato. Lo si attraversa e ci si trova in Placa Miranda da cui si ha una bella vista sul portico. Passando da Placa del Princep si prosegue lungo Camì d’es castell, viale alberato fiancheggiato da case bianche. Si scende quindi al porto e, camminando tra negozietti e ristoranti, si arriva fino al mol Commercial da dove, con un’elegante scalinata, si sale a placa d’Espanya e alle vicine Placa della Conquesta e Placa de La costitution. Percorrendo quindi Carrer Isabel II si arriva a placa des Monestir dove si trova la chiesa di S. Francesco, una mescolanza di barocco e romanico, e un museo archeologico. Si percorre quindi Carrrer St Jeroni e si svolta a destra in St Antoni giungendo nei pressi di Placa bastio ed entrando nel cuore della città medievale. Cena sul porto al ristorante LA MINERVA che ha una terrazza galleggiante e un buon menù a 15$, anche se quando ci sono tornata alla fine del soggiorno i camerieri mi sono sembrati meno gentili e il riso con meno pesce. Pernottamento alla POSADA ORSI in carrer de l’Infanta; in una casa tipicamente menorchina camere dai colori vivaci; bagno al piano ma buoni standard di pulizia; 35$ la doppia, 40$ se con la doccia in camera; 5,5$ la colazione a buffet a persona, ottima e abbondante.Secondo giorno: intorno a FerreriesLunghezza 13km + 3Tempo di percorrenza 3h30 + 40’Difficoltà T/EDislivello trascurabileAccesso: Bus da MahonItinerario: scesi dal pullman si percorre Carrer Son Granot per poi svoltare a destra e proseguire fino a una scuola; si costeggia il campo sportivo e si svolta a sinistra e, all’incrocio a T ancora a sinistra. Si continua per circa 500m su strada asfaltata per poi imboccare, appena prima di una curva, una sterrata sulla destra che sale alla fattoria Son Mercer de Dalt. (All’inizio di questa strada c’è una scritta che avverte che è accessibile solo il sabato, ma qui i cancelli sono fatti per essere aperti e i muri per essere scavalcati, per cui a piedi si può andare dovunque). Si passa attraverso gli edifici rurali e si svolta poi a sinistra seguendo un tracciato che scende verso il fondo di una valle. Si attraversa un campo e successivamente un frutteto di ciliegie nei pressi di una casina bianca dove si trova un’altra sterrata che ci porta in salita fuori dal Barranco. Qui ci si dirige verso sinistra arrivando alla fattoria Son Mercer de Baix. Si prosegue a sinistra tra 2 muretti a secco fino a raggiungere, dopo 15 minuti, il sito preistorico omonimo, dietro a un cancello di legno sulla sinistra immerso nell’erba e in splendida posizione panoramica sulla valle appena attraversata. Si torna quindi alla fattoria, la si attraversa e lungo una sterrata si torna a Son Mercer de Dalt e da qui a Ferreries. Quindi, se avete ancora voglia di camminare, si può salire alla cappelletaa di Santa maria, posta su un’altura sull’altro versante della valle. Prima di svoltare a sinistra in Carrer Son Granot e tronare alla fermata dell’autobus, si nota sulla destra un ponticello e una rampa di scale sopra le quali si imbocca il sentiero di destra. Questo confluisce su una sterrata che si prende a sinistra sui sassi della quale sono stati scritti gli attribuiti della Madonna. In 25’ si arriva alla cappelletta da cui si gode una splendida vista di quasi tutta l’isola. Discesa per l’itinerario di salita.Pernottamento e cena: Bus per Ciutadella e pernottamento all’hotel ALFONSO III: 35$ la camera con bagno e colazione; cena al ristorante LA GUITARA, discreto il menù da 15$.Terzo giorno: Ciutadela e cala MorellLunghezza 8kmTempo di percorrenza 2h45Difficoltà T/EDislivello trascurabileAccesso: Taxi da CiutadellaItinerario: Fattosi lasciare alla rotonda di Cala Morell, si torna indietro lungo la strada asfaltata per circa 30’; notare in questo tratto le fattorie alla nostra sinistra ma spt a destra la fortificata Torre d’en Quart. Quando si giunge a un’incrocio a T, prendere a sinistra una sterrata tra 2 muretti che ben presto si divide: ignorando il sentiero a destra per Son Seu, si scavalca il cancello di ferro e si prosegue in un campo e poi ancora su sterrata che ben presto scende in un bosco oggi adibito a campeggio. Quando si lascia il bosco, si scavalca un muretto e si prosegue fino a raggiungere il mare a Condolar de Biniatramp, cala rocciosa delimitata da impressionanti scogliere rosse. Se si supera il promontorio, si raggiungono le due successive baie di Cala D’algaiarens. Si torna quindi sui propri passi fino a un’edificio nel bosco delimitato da un muretto oltre il quale si nota una cava di sabbia. Si scavalca il muro e si prosegue lungo la strada nella cava e ben oltre fino a quando terminano i muretti a secco e la strada volge a sinistra. Si attraversa quindi un campo e si arriva all’asfalto a cala Morell. Si passa tra le villette e si raggiunge il mare seguendo un sentiero a mezza costa. Fatto il bagno, si visita l’insediamento preistorico prima di chiamare il taxi e tornare a Ciutadella. La visita della città può iniziare da Placa d’ s’esplananda, dove c’è il deposito dei taxi e la fermata dell’autobus. Ci si sposta nell’adiacente ed elegante Placa d’es Born (obelisco, municipio,palazzo del governatore da cui si ha una bella vista del porto, torre saura e palazzo Salort). Dietro si svolge un dedalo di vicoli che nasconde la cattedrale (un tempo moschea; resta un pezzo di minareto inglobato nel campanile), il palazzo arcivescovile, il mercato della carne, la chiesa di S. Francesco (misto di barocco e gotico), e un mulino in cui è stato ricavato un bar. Piacevole passeggiare lungo il porto e, se ne avete voglia, spingersi attraverso un quartiere più moderno, fino al mare e al castello di S. Nicolao.Cena e pernottamento: Cena a base di tapas in un bar di Placa Nova e pernottamento all’hotel Alfonso IIIQuarto giorno: da Cala n Bosch a Cala Sta GaldanaLunghezza 16kmTempo di percorrenza 4h15Difficoltà T/EDislivello trascurabileAccesso: bus da CiutadellaItinerario: Lasciata la fermata dell’autobus, ci si avvia lungo la costa toccando la successiva spiaggia di Son Xoriguer e Cala parejas dove il sale e il vento hanno eroso gli scogli creando un luogo di grande suggestione. Sempre seguendo la costa si toccano successivamente la caraibica Playa Son Saura, la Cala d’es talayer e Cala en Turcheta dove si trova anche un bar. Si prosegue ora in un rado bosco, si attraversa il promontorio e si scende a Cala macarelleta, paradiso dei nudisti. Si sala una scala scavata nella roccia e si scende a cala Macarella, dove è doverosa una sosta alla caffetteria Susy, prima di affrontare una scala di 214 gradini e la successiva discesa su Cala Sta Galdana.Cena e pernottamento: Cala Sta Galdana è una località di vacanza per famiglie, per cui nn ci sono alberghi ma solo appartamenti. Noi abbiamo dormito in uno studios al Mariflor, 64$ a notte. Per cena ottima paella al “cala Macarella”, ma nn prendete la pizza…Quinto giorno: intorno a Cala Sta GaldanaLunghezza 20kmTempo di percorrenza 5h30Difficoltà E (sviluppo notevole)Dislivello trascurabileAccesso: Cala Sta Galdana è collegata sia a mahon che a ciutadella da un servizio di busItinerario: Si inizia a camminare nei pressi della fermata dell’autobus, sulla destra di un ruscelletto e allontanandosi dal mare. Ben presto la strada diviene sterrata, si aggira un cancello e si prosegue ignorando un primo bivio a sinistra e il successivo a destra. Quando sulla destra si nota un cancello in ferro, proseguire pochi metri e, lasciata la strada, si nota a sinistra un cencelletto di legno seminascosto dalla vegetazione. (Se si va dritti – perché se ne ha voglia o perché nn si trova la deviazione al primo colpo - si arriva in una specie di canyon le cui pareti rocciose sono state elette a luogo di nidificazione di molto uccelli). Lo si scavalca e si sale per un sentiero inerbito (consigliati i pantaloni lunghi!). dopo 15 minuti occorre prestare ancora attenzione: si arriva a uno spiazzo con un ometto al centro; prendere a destra, attraversare un campo e scavalcare il successivo cancelletto arrivando alla fattoria Santa Galdana. Da qui si tiene la fattoria sulla destra e si raggiunge la strada asfaltata che si imbocca sempre verso destra. Si prosegue su questa per più di un’ora fino ad arrivare al sito preistorico di Torre Trecanda, anch’esso nascosto in un campo; c’è anche un bellissimo tavolo in pietra dove fare il pcnic. Si torna quindi indietro lungo la strada asfaltata per poche centinaia di metri, fino a imboccare una sterrata sulla destra chiusa da un cancello. Lo si scavalca e si prosegue dritto fino ad incontrare nuovamente l’asfalto. Si svolta a sinistra e la si segue fino ad arrivare a Cala Macarella; purtroppo quest’ultimo tratto è un po’ noioso anche per il gran numero di auto che scendono alla spiaggia, ma fare il bagno poi è davvero bellissimo. Si rientra a Cala Sta Galdana per la stessa strada del giorno precedente.  Sesto giorno: da cala Sta Galdana a St TomasLunghezza 10kmTempo di percorrenza 3hDifficoltà E (alcuni tratti esposti)Dislivello trascurabileItinerario Attraversata la spiaggia di cala Sta Galdana, si sale su una scala che porta all'afalto. Qui si svolta a sinistra e se ne percorrono circa 300m fino a un piccolo parcheggio sulla destra da dove, varcato un cancello, si entra nell'antico cammino costiero che in breve conduce, attraverso un bosco, alle splendide cala Mitjaneta e cala Mitjana. Le si attraversa e si prosegue valicando il promontorio successivo per scendere dopo circa 45 minuti a cala Trebaluger. L'ultimo tratto richiede un po' di agilità perchè è su roccia, ma la baia, chiusa da un bosco di pini, è davvero incantevole. Si prosegue seguendo dei bolli rossi frequentissimi che ci conducono sulla cima del promontorio successivo da cui si ha una vista splendida sulla cala appena lasciata e si scende a Cala Fustam. Si passa nei pressi di un cartello di divieto d'accesso e si imbocca una sterrata che ci porta a Cala Escorxada. Nei pressi di una vecchia postazione militare riprendono i bolli che ci guidano sulle rocce bianche in un tratto di grande suggestione ma leggermente esposto. Un ultimo tratto nel bosco e si scende alla spiaggia di Binigaus. Si cammina sul bagnasciuga fino all'abitato di St Tomas.Cena e pernottamento: qui la situazione è ancora più tragica che a cala Sta Galdana: gli appartamenti andavano dalle 80$ in su, per cui alla fine ci siamo appoggiati all'hotel Lord Nelson che è la struttura della Columbus: 60$/pax la mezza pensione; cena e colazione a buffet, abbondanti e con cibo di buona qualità; peccato nn ci abbiano rifatto la camera e in una struttura con simili prezzi la cosa nn dovrebbe accadere.Settimo giorno: intorno a St TomasLunghezza 9,5kmtempo di percorrenza 2h40Difficoltà T/EDislivello trascurabileAccesso St Tomas è collegato a Ciutadella e a mahon da un servizio di busItinerario Si percorre la lunga spiaggia fino a quella di Binigaus e nei pressi di un'antica costruzione militare si imbocca una sterrata. Si ingnora una strada sulla destra e si prosegue su sentiero un po' inerbito (consigliati i pantaloni lunghi!) che si mantiene a tratti a mezza costa e a tratti lungo il fondo valle finchè nn la attraversa verso destra e, con un paio di tornanti, ci porta alla Cova des Coloms, bellissima cavità nota anche come "la cattedrale" per le dimensioni. Si torna indietro per un breve tratto e si esce dalla valle sbucando su una sterrata che si percorre verso destra. Si passa la fattoria di Binigaus Vell e si sbocca sull'asfalto nei pressi del cimitero di Es Migjorn. Si continua sulla sterrata che lo fiancheggia, notando sulla destra un antico Talayot (simile ai nuraghi sardi) per sbucare nuovamente sull'asfalto. Si continua verso destra per poche centinaia di metri, imboccando poi una sterrata a sinistra con indicazioni per il depuratore. Quando questa si divide nei pressi di un palo della luce, si va a destra e si arriva ben presto a un cancello in ferro che si scavalca, proseguendo per un breve tratto in un bel bosco fino alla fattoria S. Tomas che si lascia attraverso un cancello sulla destra. L'ultimo tratto è su asfalto e ci conduce di nuovo all'abitato di S. tomas tra ville da sogno.Ottavo giorno: da S. Tomas a Son BouLunghezza 5km tempo di percorrenza 1h30Difficoltà TDislivello percorso totalmente pianeggianteitinerario Si segue la costa, per lo più lungo la spiaggia, fino a Son Bou. La spiaggia di Son Bou è abbastanza vivibile nel tratto più lontano dalle abitazioni, ma quando si raggiunge l'abitato bisogna stare attenti a nn inciampare nei bambini sul bagnasciuga. Se come me siete allergici ai pargoli, vi consiglio questa deviazione: lasciati sulla destra i resti di una chiesa paleocristiana (di cui nn è rimasto praticamente nulla), si sale sul promontorio dove si notano diverse caverne (alcune delle quale sono state riadattate ad abitazioni moderne) e si scende dall'altra parte scavalcando il muro sulla destra. NN è facile seguire il sentiero in mezzo alla folta vegetazione (consigliati i pantaloni lunghi!), ma alla fine si arriva alla piccola cala rocciosa di Llucalari, chisa da due pareti bianche. Fatto il bagno, si torna a Son Bou da dove si prende il bus per Mahon.cena e pernottamento: Cena al ristorante Itake, sul porto: prezzi medi, buona la cucina che reinterpreta i piatti della tradizione spagnola e mediterranea. Pernottamento alla Posada Orsi.Nono giorno: da St Lluis a Punta PrimaLunghezza 12kmTempo di percorrenza 3hDifficoltà T/EDislivello trascurabileAccesso bus d mahon per St LluisItinerario si attraversa St Lluis (di un certo interesse un museo etnologico istituito all'interno di un mulino e la chiesa) percorrendo, da Placa Nova, Carrer de st Lluis e svoltando a sinistra in Carrer de St Antoni. Si prosegue dritto attraversando Pou Nou per circa 15 minuti per poi svoltare a sinistra in una sterrata tra 2 muretti a secco (Cami Vell de Trabaluger) fino a raggiungere l'abitato omonimo. Si svolta poi a sinistra in Camì d'es talayot che ci porta al sito preistorico. Si torna indietro, si svolta a sinistra in Carrer de sa Torre e poi a destra in cami d'es Rafalet che si segue fino a lasciare l'abitato e oltre quando diventa sterrata. Si prosegue sempre dritto fino a quando la strada fa una curva a destra, ma davanti a noi ci sono 2 pilastri bianchi eun cancello che si scavalca e si prosegue passando la fattoria Rafalet Nou. Poco oltre si nota sulla sinistra un vecchio cartello metallico coperto da graffitie, nei pressi un buco nel muro. Ci si passa attraverso e si scende nel bosco fino alla splendida Calò d'es rafalet: un fiordo delimitato da spettacolari pareti di roccia rossa. Si risale quindi il versante destro del promontorio raggiungendo l'abitato di S'Algar. Si cammina su asfalto davanti alle villette e aschiera e lungo la promenade fino al centro di immersioni e a un albergo lussuoso. Si passa attraverso una steccionata bianca e si torna sull'asfalto nei pressi di Alcaufar. Si raggiunge la spiaggia e si prosegue lungo il promontorio, passando nei pressi della minuscola epiuttosto deludente calò Roig e poi a una torre genovese. Continuando lungo la costa, seguendo l'antico cammino costiero, si raggiunge infine Punta prima da dove si prende il bus per tornare a mahon.Cena e pernottamento: Molto buona la cena a base di stuzzichini di pesce al ristorante manolo sul lungomare di Punta Prima; pernottamento alla Posada OrsiDecimo giorno: l'AlbuferaLunghezza 12,5kmTempo di percorrenza 3h15Difficoltà: T/EDislivello trascurabileAccesso Es Grau è collegato da un servizio di pullman a Mahon ma solo in alta stagione, per cui noi l'abbiamo raggiunto in taxiitinerario Si parte dalla spiaggia di Es Grau che si attraversa per imboccare il sentiero che risale il promontorio verso sinistra. Si cammina per un tratto nel bosco, poi su terreno scoperto nella tipica macchia mediterranea con begli scorci sul paese dall'altra parte della baia. Poi il paese scompare e si cammina verso l'isola d'es Colom (volendo la si può raggiungere in canoa noleggiabili a Es Grau). Si segue la costa frastagliata e si scende alla bella spiaggia di sabbia Fondeadero des los Llianes. Si imbocca un sentiero sabbioso che, dopo un muro, confluisce su una sterrata che si segue verso sinistra in direzione sudovest. Ben presto si arriva alla laguna dell'Albufera, nei pressi di un piccolo ricovero per animali dove la strada inizia a salire per giungere infine alla fattoria Sa torreta. Dietro questa si trova un bel sito preistorico, con taula e talayot. per raggiungerlo bisogna aprire il cancello, scavalcare il muro e attraversare l'aia, ma ne vale la pena: da lassù c'è un'ottima vista. Si prosegue quindi verso sinistra scendendo a cala sa torreta, una delle spiagge più protette dell'isola. Girando a destra si segue la costa arrivando alle 2 baie successive e di nuovo a Fondeadero des los Llianes. Si segue il sentiero abbastanza evidente fino a quando si incontra un ometto, il prima di una serie che ci guida verso es grau. raggiunta la spiaggia, si segue la freccia che indica Albufera e si segue il sentiero natura fino a incontrare una passerella gettata sulla laguna. la si percorre salendo poi su una collina da cui si ha un bel panorama sullo specchio d'acqua. Tornati sui propri passi, si raggiunge infine la strada asfaltata a breve distanza dall'abitato.Undicesimo giorno: il rientroPurtroppo la vacanza è finita...