la bradipessa

VIAGGIO NELLA FOLLIA UMANA IN MTB: CONSONNO


Il programma per questa domenica prevedeva un giro in MTB alla panoramica Zegna per vedere la fioritura dei rododendri. Il meteo (incerto) ha ovviamente deciso diversamente. Avevo però voglia di provare a mettere in pratica i consigli di un amico istruttore e così abbiamo optato per un giro vicino a casa che permetteva diverse vie di fuga.Di Consonno nn avevo mai sentito parlare fino a un paio di settimane fa quando sono andata a vedere uno spettacolo teatrale. Il luogo mi ha davvero colpito, un ammasso di costruzioni di stili diversi imbrattate dai graffiti e per lo più distrutte. Mi sono informata sulla sua storia, particolare quanto il luogo. Da borgo agricolo a piccola Las Vegas, da casa di riposo alla devastazione di un rave party. Mi era rimasta la curiosità di tornarci, per curiosare tra i ruderi e le stanze vuote, alla ricerca di qualche rivelazione sulla follia umana che tanto fatico a comprendere. Ieri mi è sembrata l'occasione giusta e così siamo partiti in sella alla nostre MTB per un giro che si è rivelato molto più impegnativo del previsto: 4h30 per 27 km, credo di aver superato qualunque record di lentezza! A Consonno nn ho trovato nessuna risposta, ma il luogo è davvero particolare. E gli insegnamenti del mio amico a qualcosa sono serviti, anche se di strada me ne rimane da fare davvero molta.Lunghezza: 27km con saliscendi per un totale di 1000m di dislivello circaTipo di itinerario: itinerario su asfalto (30%) e sterrato (per lo più mulattiere e sentieri S1-S2)Periodo consigliato: L'itinerario è in genere percorribile tutto l'anno; diciamo che per le zanzare, l'estate nn è la stagione migliore; sconsigliato dopo precipitazioni per il fondo fangoso e scivoloso. Io l'ho fatto domenica 13-7-14Tempi di percorrenza: 4h30Descrizione: parcheggiata l'auto al Barbasport di Perego (v. Statale 56), ci si porta sul retro del negozio e si percorre via Santa caterina fino a imboccare una sterrata sulla sinistra. Questa diviene ben presto una traccia inerbita che supera un corso d'acqua e, attraverso i campi, si riporta sull'asfalto che si imbocca verso destra. Alla rotonda prendere la seconda uscita, poi a sinistra seguendo le indicazioni per Tremonte. Si prende una mulattiera che, passando sopra a un ponte romano (ignorare il bivio a sinistra) conduce nuovamente all'asfalto. Questo tratto, lastricato, è molto ripido e dopo piogge può risultare scivoloso e difficile da pedalare. L'asfalto si imbocca in ripida salita (un brevissimo strappo al 18%!). All'incrocio a destra, poi a sinistra seguendo le indicazioni per S. Genesio. Qui l'asfalto cede posto allo sterrato. Giunti all'eremo (838m), ci si porta alle spalle del ristoro alpini, in discesa lungo il crinale. Ai vari bivi seguire per Galbiate, dapprima con saliscendi, poi con una lunga discesa che sfocia nuovamente su asfalto. Prendere a destra e in breve si raggiunge Consonno (630m). Subito dopo la sbarra, prendere lo sterrato a destra. Al bivio in salita a destra e con saliscendi si raggiunge Dozio (569m). In discesa su asfalto, poi al bivio a destra a raggiungere Biglio. Qui inizia una lunga e difficile risalita, dapprima su ripidissima mulattiera lastricata che conduce a Biglio superiore. Seguono dei brevi saliscendi per raggiungere Campiano (629m), poi di nuovo in salita verso Campsirago. Tralasciato il bivio per s. Genesio, il sentiero si fa invaso dalla vegetazione e profondamente scavato; a noi è risultato impossibile pedalare in questo tratto. Poco prima di raggiungere le case di Campsirago (676m), si prende il sentiero 3 in discesa. Il primo tratto è agevole, poi si fa più complesso, a tratti scavato, a tratti con ostacoli. Si confluisce nel sentiero 2 e le cose nn cambiano molto fino all'arrivo a Mondonico dove si ritrova l'asfalto. Da qui in breve si torna al punto di partenza.