la bradipessa

4 PASSI IN OLTREPO


In realtà in questo we estivo (lo dicevo io che dopo agostembre veniva settuglio!), volevo andare ad arrampicare in Grigna per chiudere il conto che avevo in sospeso con la Lancia e il Fungo. S invece ha voluto andare in bici per fare le prove generali per la Grecia (venerdì parto!). E bici sia. Tanto più che è settembre, il mese in cui cade sempre il nostro giro annuale in Oltrepo (anche se in realtà sarebbe meglio farlo in primavera per ammirare le fioriture; oppure in autunno inoltrato, quando i boschi si vestono di colori; ma noi andiamo sempre a settembre a farci mangiare dagli insetti). Abbiamo deciso di tornare in un posto dove eravamo già stati (Monte Alpe e Passo Penice) allungando però il giro. Siamo partiti da Varzi, questa volta, e i primi 12 km sono stati davvero duri, anche perchè sono quelli in cui si copre quasi tutto il dislivello, tanto che arrivata in vetta al Monte Alpe, infastidita dagli insetti e stanca, avrei voluto tornare indietro su asfalto e chiuderla lì. S invece mi ha convinto a continuare, in fondo c'erano anche altre vie d'uscita. Come sempre ha avuto ragione lui. Molto bella la strada che taglia a mezza costa il Penice, scorrevole e con bei panorami. Suggestivo anche il tratto che corre lungo il torrente, anche se a tratti poco ciclabile per me. Insomma, come sempre sono soddisfatta.Lunghezza: 45km con saliscendi per un totale di 1100m di dislivello circaTipo di itinerario: itinerario su asfalto e sterrato (50%; per lo più carrarecce e sentieri MC+)Periodo consigliato: L'itinerario è in genere percorribile da marzo a novembre; diciamo che per le zanzare e i tafani, l'estate nn è la stagione migliore; sconsigliato dopo precipitazioni per il fondo fangoso. Io l'ho fatto domenica 7-9-14Tempi di percorrenza: 5h30Descrizione: Il percorso comincia da Varzi (416m), p.za della Fiera, procedendo in direzione passo del Brallo/Penice. Appena ci si è immessi sulla strada statale si prende a sinistra in salita via Verdi che, al termine delle case prosegue diventando sterrata. Ci si mantiene su questa che costeggia la strada asfaltata fino a un agriturismo, dove si piega a destra per raggiungere poco oltre un'altra casa. Qui abbiamo preso a destra, in discesa su asfalto fino a immettersi sulla SP (fontana) che conduce al passo di Pietragavina (I passo; m802). Si prosegue in direzione S.Cristina, si ignora il primo bivio per Casa Fiori, si imbocca il secondo bivio a sinistra in ripida salita su asfalto fino a che, superate alcune case ed edifici rurali, la strada diventa un largo sterrato in salita. Si segue la pista principale fino a raggiungere una fontana (f.dell'Acquafredda) con area attrezzata per pic-nic. Si prosegue dritto nel bosco seguendo l'ampia sterrata ombrosa ignorando i numerosi sentieri laterali e, dopo circa 2,5 km di salita non eccessivamente impegnativa ci si immette sulla strada di cresta che dal M.Calenzone raggiunge il M.Alpe. Si prosegue in direzione sud sulla diritta strada di cresta che dopo un tratto pianeggiante comincia a salire fino raggiungere la sommita del M.Alpe (1254m). Seguendo sempre la pista principale, che ora si immette nella pineta, il percorso diventa discensivo e veloce fino a raggiungere la zona dei Tre Passi. Da località Tre Passi si percorre la ex S.S.461 in leggera salita fino a raggiungere il Passo del Penice (II passo; 1149m), si supera il piazzale con i ristoranti  e, procedendo in discesa, all'altezza del primo tornante verso sx si prende a dx una carrareccia in costa che aggira per buona parte il M.Penice. Per seguire la retta via basterà mantenersi in costa ignorando i viottoli laterali che salgono verso la vetta o scendono in Val Trebbia. (A mezzavia è presente una fontana: proseguire dritto). Al termine di un tratto discensivo si giunge ad incrociare la strada asfaltata. La si imbocca verso destra, in salita, raggiungendo in breve il passo di Scaparina (III passo; 1092m). Qui si prende a sinistra, seguendo le indicazioni per il passo del Brallo. La strada si mantiene spesso lungo il crinale, con alcuni saliscendi e begli scorci sulla Val Trebbia e sulla valle Staffora. Si passano i campi da tennis e all'altezza del cimitero di Pregola si imbocca un sentiero a destra. Quando si ritrova l'asfalto, poco a valle del Passo del Brallo (IV passo; 951m), si imbocca la carrareccia di fronte. Al bivio noi abbiamo tenuto la carrareccia di destra che attraversa un prato e, nei pressi del torrente, diventa mulattiera. Si passa sulla sinistra orografica, poi di nuovo sulla destra con saliscendi, a volte anche molto ripidi. Una volta giunti in vista dell'abitato di Fego, quasi al termine della discesa che porta all'ultimo guado, in un tornante a sx si stacca una carrareccia di costa seguendo la quale, in circa 1km, si arriva sul greto del torrente Staffora e quindi una volta guadatolo si risale alla strada asfaltata che da Fego conduce a Casanova Staffora. Da qui in discesa su asfalto si fa ritorno a Varzi.