la bradipessa

INIZIO D'AUTUNNO SUL FERRE'


Visto che quest'inverno ero riuscita a evitare le levatacce, domenica ho dovuto rimediare, giusto per nn perdere l'abitudine. Partenza alle 4a.m.: si va sul Ferrè su suggerimento di LS. Era una cima che avevo un po' snobbato e invece è una gran bella montagna in quanto si rivela un'ascensione completa senza risultare mai troppo difficile o faticosa, ideale per un primo approccio all'alpinismo come in effetti è stato per R e O. Peccato solo per il tempo un po' nebbioso, anche se dalla cima abbiamo potuto godere di un buon panorama, con le cime che spuntavano dalla coltre di nubi come da un mare di panna montata. Molto belle anche le vedute su Montespluga: una manciata di case sperse nell'ampia conca che mi hanno dato la sensazione di viaggiare anche nel tempo, quando le strade nn esistevano e lì la vita doveva essere davvero dura... Una giornata perfetta. Speriamo sia solo la prima avventura che dopo tanta pioggia, ci porterà questo autunno.Regione: Lombardia, provincia di SondrioLocalità di partenza: SS36 fino a Montespluga (1907m). Prendere a sinistra, attraversare il paese e, dopo un breve tratto sterrato, parcheggiare nei pressi del cartello di divieto di transito Meta: Pizzo Ferrè (3103m)Dislivello: itinerario con saliscendi per un totale di 1400mPunti di appoggio: bivacco Cecchini (2750m): ristrutturato di recente, dispone di 9 posti letto e gas per cucinare; acqua di fusione nelle vicinanzePeriodo: l'itinerario è in genere percorribile tutto l'anno in quanto in inverno diviene una gita scialpinistica; io l'ho fatto domenica 28-9-14: ghiacciaio in ottime condizioni con ancora parecchia neve (solo un po' di ghiaccio nella parte più ripida), crepacci piccoli e per lo più chiusi; cresta pulita.tempo di percorrenza: 4h30 solo salitaTipo di percorso: mistoDifficoltà: PD-Equipaggiamento: normale da alpinismo: ramponi e picozza; utile uno spezzone di corda per i neofitiCartografia: KompassItinerario: avviarsi lungo la sterrata che, attraversato un tratto paludoso, diviene sentiero e si inoltra nella pianeggiante Val Loga. Poco prima di raggiungere la testata, si piega a sinistra e il tracciato diviene ripido arrampicandosi lungo un costone dapprima erboso, poi pietroso fino ad arrivare al Bivacco (2h15). Qui si perde dapprima quota seguendo i numerosi ometti e i segni bianco/azzurri, poi si affronta un lungo traverso su terreno instabile e franoso fino a mettere piede sul piccolo apparato glaciale, in corrispondenza del suo margine desto. Lo si rimonta (30-35°) puntando a un'evidente selletta posta tra la cime principale e un'antecima sulla destra. Da qui si sale la cresta che, a tratti aerea ed esposta, con passi di II conduce alla croce di vetta.Discesa per la via di salita